La nuova Volvo EX90

EX90, il futuro dell'auto secondo Volvo. La nuova ammiraglia del brand svedese spicca per design e contenuti tecnologici

di Giampiero Bottino
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Anche Volvo vuole essere protagonista della sfida epocale nella quale è impegnata l’intera industria automobilistica mondiale: l’elettrificazione. E questo non deve stupire, visto che nella strategia di Goteborg la sostenibilità rappresenta è un cardine insostituibile, secondo solo alla sicurezza, settore nel quale il costruttore svedese detiene una leadership riconosciuta dai consumatori e non contestata dai concorrenti.

Il primo segnale concreto della determinazione con cui il marchio svedese acquisito nel 2011 dal colosso cinese Geely – dal quale sembra intenzionato a separarsi, chiudendo un’era pur prodiga di soddisfazioni per riconquistare la piena autonomia – procede sulla strada della mobilità del futuro proviene dalla EX90 che inaugura un nuovo corso destinato a fare di Volvo nel 2030 il primo – e a quell’epoca probabilmente l’unico – a dire addio alla combustione interna per proporre su tutti i mercati in cui è presente esclusivamente modelli 100% elettrici.

Le generose dimensioni del nuovo Suv lungo 5.037 e la disponibilità della configurazione a 7 posti ne fanno l’alter ego a emissioni zero della quasi omonima XC90, con la quale continuerà a convivere fino a quando quest’ultima uscirà di scena senza lasciare un’erede nonostante la versione Recharge ibrida plug-in ne faccia uno dei modelli più eco-friendly dell’attuale listino Volvo.

Caratterizzata da uno stile fluido ed elegante che ne alleggerisce la stazza importante e si inserisce nel solco del linguaggio stilistico dal marchio. Una continuità che qualcuno ritiene persino eccessiva per un’auto destinata a segnare l’inizio di una nuova era, come ha esplicitamente dichiarato il Ceo del brand Jim Rowan nel corso dell’anteprima mondiale celebrata in collegamento streaming con il quartier generale di Goteborg: «La EX90 è una dichiarazione di dove siamo e si dove stiamo andando. È la prima Volvo a essere veramente definita da suo software, in grado di comunicare con la casa e con gli altri dispositivi del proprietario».

In senso lato, questa capacità di dialogare con l’esterno riguarda in senso lato anche la capacità del Suv elettrico di trasformarsi all’occorrenza da consumatore a fornitore di energia: EX90 è infatti il primo modello del costruttore svedese dotato di ricarica bidirezionale, «un’auto – dice il responsabile della divisione Electrification ecosystem Olivier Loedel – la cui batteria può essere utilizzata in molti modi, ad esempio per ricaricare la bicicletta elettrica quando si è in viaggio o per collegare un dispositivo di cottura all'aperto durante il campeggio del fine settimana. Potrebbe persino illuminare la casa nelle costose ore di picco della giornata».

Un’attenzione al portafoglio, oltre che all’ecologia, che trova dimostrazione anche nell’app Volvo per la ricarica intelligente che consentirà di programmare il “rifornimento” dal proprio smartphone, per esempio decidendo di effettuare l’operazione nelle ore in cui l’elettricità costa meno. Il che, con i tempi che corrono, è tutt’altro che poco.

Nell’abitacolo, arredato secondo i canoni dello stile scandinavo nel quale il lusso discreto ed essenziale ben si sposa alla praticità, si ha la conferma che l’attenzione all’ambiente non si limita al sistema di propulsione ma coinvolge l’intera architettura dell’auto. Ne danno conferma i pregiati in legno ricavato dalle sterminate foreste coltivate con metodologie assolutamente green in Svezia e Finlandia, lo ribadisce l’ampio ricorso ai materiali riciclati che rappresentano il 15% dell’acciaio e un quarto dell’alluminio impiegati nella costruzione di una vettura, mentre i 48 kg di plastica riciclata e gli altri materiali a base biologica corrispondono circa al 15% di tutta la plastica utilizzata in ogni vettura. È la percentuale più elevata mai raggiunta da un prodotto del brand.

Se la filosofia “verde” è la chiave di lettura del nuovo Suv svedese a emissioni zero, i contenuti tecnologici non sono da meno, come spiega anche visivamente il grande schermo verticale – in stile tablet – da 14,5 pollici che consente di gestire non soltanto uno dei sistemi di infotainment oggi disponibili, ma anche le numerose funzioni Adas che mettono la EX90 in condizioni di garantire le più evolute funzioni di guida autonoma, almeno quando e solo nei mercati le normative e le infrastrutture stradali si adegueranno a ciò che le auto sono già in grado di fare.

Ma quando si parla di ambiente legato al contesto della mobilità a motore, il powertrain assume una rilevanza fondamentale, e la EX90 può contare su una nuova piattaforma elettrica pura – e non sull’adattamento di un pianale “termico” come le versioni Recharge di XC40 e C40 – che di fatto ne fa la capostipite di una famiglia destinata a diventare sempre più numerosa. 

La gamma prevede due alternative: la Twin Motor da 408 cv e 770 Nm di coppia e la Twin Motor Performance che di cavalli ne ha 517 con un coppia di 910 Nm. Come vuole la “prassi elettrica”, il doppio motore – uno per asse – determina la presenza della trazione integrale. Per quanto riguarda l’autonomia, i dati comunicati da costruttore – ma ancora in corso di omologazione – indicano nel ciclo Wltp 590 km per la Performance e 600 nel caso della versione base.

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Venerdì 16 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 19-12-2022 19:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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