LODI - Un po’ l’ecobonus, un po’ i divieti di circolazione nelle ZTL, un po’ la crescita di una coscienza ambientalista un tempo sconosciuta, anche in Italia si sta muovendo qualcosa a sostegno dell’auto elettrica. I numeri, rispetto ad altri paesi europei nettamente più avanti (la Norvegia su tutti) sono ancora piccoli e ininfluenti, ma qualcosa si sta muovendo. E non mancano iniziative sorprendenti, come la creazione di una filiera europea, operativa anche in Italia, per la vendita dell’usato elettrico, in pratica il primo canale specifico per la gestione dell’auto di seconda mano a emissioni zero. Ne ha annunciato la creazione BCA (British Car Auctions), uno dei più grandi operatori al mondo nel remarketing auto, da quasi vent’anni in prima linea nel campo delle aste online.

Partendo dal Regno Unito (dove la capogruppo BCA Marketplace plc è quotata alla Borsa di Londra) la società ha esteso la sua presenza in 12 Paesi: Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Norvegia, Polonia, Belgio, Svizzera e Italia (la sede italiana si trova in provincia di Lodi). L’attività a suo tempo avviata può vantare numeri record, ovvero 1,4 milioni di veicoli venduti e 17 milioni di digital interactions all’anno, con il valore aggiunto di una attività di supporto alle Case, alle flotte, alle concessionarie e ai car trader.

Nell’ambito del progetto, BCA ha sviluppato una serie di strumenti dedicati, a partire dall’apertura di una nuova filiale in Norvegia, mercato di punta dei veicoli elettrici; ha identificato un “Electric Champion” a livello europeo (con il supporto di specialisti locali) per agevolare le transazioni commerciali dei buyer, e organizza ogni settimana un EV Friday, con aste online riservate sia ai veicoli BEV (full electric alimentati esclusivamente a batteria) sia ibridi plug-in (PHEV).

“Abbiamo deciso di concentrare le nostre aste di veicoli elettrici in un solo giorno: in questo modo semplifichiamo la ricerca per gli acquirenti e rendiamo possibile una rapida vendita dei veicoli che ci vengono forniti dalle flotte e dai concessionari - spiega Barbara Barbieri, amministratore delegato di BCA Italia -. La formula ha successo: i veicoli elettrici in Europa hanno diffusione diversa nei vari Paesi, e questo apre opportunità di prezzo molto interessanti per chi acquista e per chi vende a livello internazionale”.

Il servizio BCA è riservato agli operatori professionali, ma i suoi promotori sostengono con convinzione che “avrà effetti positivi su tutto il mercato, rendendo più fluida la circolazione dell’usato elettrico e aprendo quelle opportunità di trasferimento da Paese e Paese che sono alla base di un remarketing efficiente e redditizio”. In questa ottica BCA si propone di diventare “il partner di riferimento ideale per le flotte nella gestione dell’usato elettrico, e il principale nodo di mercato per i veicoli elettrici in Europa”.

Alla base delle aste ci sono accordi commerciali con i soggetti che più attivamente si stanno muovendo su questo mercato: dai dealer alle società di leasing. “E grazie ai nostri investimenti – fa sapere BCA Italia - oltre 800 buyer EV in tutta Europa stanno già facilitando il ritorno sul mercato dei veicoli elettrici”.

Vale la pena ricordare che BCA Italia gestisce ogni anno oltre 1.200 aste, di cui il 98% digitali, e che il tempo di rotazione medio di un veicolo messo all’asta è, nel 90% dei casi, non superiore a 20 giorni. “Chi vende – informa la filiale italiana dell’organizzazione - ha accesso a un mercato potenziale di 23.000 acquirenti professionali registrati in Italia e all’estero, e chi compra ha la possibilità di scegliere fra circa 6.000 veicoli sempre disponibili online”.