• condividi l'articolo
  • 2

Quando Elisabetta toccava il tema dolente delle sue volontà per il funerale, il principe Filippo troncava la discussione con un lapidario «caricatemi su una Land Rover e portatemi a Windsor». E infatti sarà proprio l’auto preferita del duca di Edimburgo, un modello specialmente modificato secondo le sue indicazioni, a trasportare il feretro nel suo ultimo viaggio, sabato prossimo. 

Principe Filippo, i figli al castello di Windsor. «Voleva morire nel suo letto»

Sarà un funerale regale diverso da qualsiasi altro, con una processione che partirà dell’ingresso del castello di Windsor, per terminare poco distante - otto minuti dopo - davanti alla cappella di San Giorgio. Poi, dopo un minuto di silenzio, inizierà la funzione privata, con soli trenta membri della famiglia reale. Tra questi, anche Harry, che rivedrà per la prima volta dopo tanto tempo il fratello William e gli altri suoi parenti, e che proprio in quella cappella si era sposato nel 2008 con Meghan Markle. Il premier Boris Johnson ha dato forfait per permettere ad altri familiari di unirsi al cordoglio.

Da quando Giorgio VI, il padre dell’attuale regina, si fece vedere a bordo della centesima Land Rover prodotta dalla casa inglese, iniziò una storia d’amore che non conobbe mai interruzioni, tra la famiglia reale e la mitica autovettura a trazione integrale, ispirata ai veicoli militari (che oggi, per una beffa della modernità post-coloniale, fa parte del gruppo Jaguar Land Rover ed è di proprietà dell’indiana Tata Motors). 

Jeremy Clarkson, il noto conduttore del programma specializzato “Top Gear”, disse una volta che la Land Rover andrebbe chiamata come “Principe Filippo”. Con quella stessa auto, il duca ebbe una disavventura, quando si scontrò con un’altra vettura, nei pressi di  Sandringham House, nella contea di Norfolk. Fu allora che Filippo dovette rinunciare a malincuore di guidare, a 97 anni suonati.

Filippo, bufera sulla BBC: spettatori indignati per i programmi cancellati. «Dov'è il rispetto?»

Sabato prossimo la medesima Land Rover, ricoperta con il drappo del suo stemma nobiliari, il suo berretto di ufficiale della Marina e la sua spada, accompagnerà Filippo nel suo ultimo viaggio. Il figlio Carlo e gli altri membri della famiglia reale seguiranno il feretro a piedi. 

La regina ha dovuto abbandonare i piani iniziali, di un funerale in grande stile. Era stato coniato anche un nome per designare le esequie - Operation Forth Bridge – ma il timore di assembramenti ha provocato la cancellazione delle grandi processioni previste inizialmente, tra Londra e Windsor. Quindi, nessun evento pubblico e invitati strettamente limitati ai congiunti del defunto. Proprio come desiderava il principe.

Ciò non toglie che saranno rispettati tutti gli onori previsti. Ci saranno delegazioni dei corpi militari legati a Filippo, ci sarà la banda dei Grenadier Guards, di cui il principe ha fatto parte come colonnello per 42 anni. Sarà suonato l’inno preferito dal marito della regina, “For Those In Peril On The Sea”. E la Troop Royal Horse Artillery sparerà salve di cannone per tutto il percorso. 

 

Filippo amava le macchine, e gli piaceva guidare veloce. Se c’è un reale che da giovane non avrebbe sfigurato in “Fast & Furious”, o in un film di James Bond, questo era proprio lui. Una volta andò a trovare James Hunt - soprannominato The Shunt, “lo schianto” a causa dei suoi frequenti incidenti - a un gran premio di Formula Uno; altre volte è stato visto alla guida di un carro armato Chieftain, e addirittura al volante di un bus a due piani Leyland, così tipicamente inglese.

Tra le macchine della sua collezione, ci fu una Aston Martin Lagonda personalizzata. Il duca aveva fatto installare un telefono, a bordo, che usava per fare scherzi ai figli Carlo e Anna. Quella macchina - in seguito rivenduta per 350mila sterline - sfilò anche alle olimpiadi di Melbourne del 1956. Filippo aveva anche una Alvis Series II Drophead, anche questa personalizzata con la capote motorizzata e un tergicristallo più ampio, che figura ancora nella collezione reale di Sandrigham.

Meghan Markle non andrà sabato ai funerali del principe Filippo: Harry già in partenza dalla California

Molte volte, amava guidare lui stesso durante le visite reali e gli eventi pubblici. Una volta, a Torino, si mise personalmente al volante di una Cinquecento. Nel 1963 volle spremere personalmente la nuova Hillman Imp prodotta dalla Rootes (poi Crysler Uk); e partecipò a una gara a bordo di una Aston Martin, nel 1953.

  • condividi l'articolo
  • 2
Domenica 11 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 14-04-2021 17:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti