La Tesla Model S in versione Plaid

Full electric, gli investimenti poderosi spingono verso questa scelta che è considerata dai più la soluzione finale

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

L'auto elettrica? È una parola. E invece i fatti stanno superando tutte le aspettative e in Europa rappresenta già oltre il 5% dell’intero mercato e quasi il 2% in Italia, ma soprattutto le vendite e l’industria accelerano più di ogni parte del mondo grazie ad investimenti poderosi, incoraggiati anche dalle massime autorità politiche per dare all’Unione un ruolo guida nella mobilità mettendo le basi per raggiungere la neutralità della CO2 entro il 2050. Le nuove normative Euro7, ancora in fase di definizione, la prospettiva che le direttive sui livelli di CO2 diventino ancora più stringenti e che molti paesi vieteranno la vendita di auto con motore a idrocarburi stanno spingendo le case verso decisioni radicali. I più decisi sono sicuramente quelli di Volkswagen. Dopo la ID.3, la casa madre di Wolfsburg sta per presentare la ID.4 e si prepara ad avere 20 modelli elettrici in listino entro il 2025 fino a che raggiungano il 50% delle vendite entro il 2030. Dosi analoghe per Audi che ha appena presentato la E-Tron GT e ha annunciato che non svilupperà più motori endotermici.

Porsche, che ha appena affiancato la sua Taycan con la versione Cross Turismo, venderà 8 auto su 10 elettriche entro il 2030 e per allora Bentley avrà a listino solo spine e nessun pistone. Anche Skoda si è incamminata con la Enyaq e presto lo farà Seat che avrà un ruolo industriale fondamentale per le strategie elettriche dell’intero gruppo. Anche Stellantis spinge. La Fiat 500e è il simbolo di un passato che diventa futuro, mentre Peugeot ha le sue 208 e 2008 la cui base tecnica è condivisa con la nuova Citroën C4, la DS3 Crossback e le Opel Corsa e Mokka. Tutte accomunate dalla loro brava versione elettrica accanto a quelle dotate di motore tradizionale. Strategia simile per BMW che avrà 13 elettriche entro il 2023. Tra queste, ci sono già la iX3 e le nuovissime i4 e iX, ma quel che importa è che dal 2025 in poi ogni nuovo modello sarà pensato primariamente per accogliere un motore ad elettroni. Nel 2030 il 50% delle vendite sarà elettrico e lo saranno al 100% quelle di Mini.

Persino Rolls-Royce per la fine del decennio avrà la sua auto alla spina. Anche la Ferrari avrà per allora la sua elettrica e la McLaren produrrà solo auto ad emissioni zero. E da Oltremanica arriva un altro annuncio clamoroso: Jaguar è destinata a diventare un marchio di lusso solo elettrico e Land Rover inizierà dal 2024 arrivando al 60% delle proprie vendite entro la fine del decennio. Il 2030 è il termine ultimo che si è posta Volvo per disfarsi di tutti i tubi di scarico. L’ultimo tassello in ordine di tempo è la nuova C4 Recharge mentre il marchio Polestar, nato per essere solo alla spina, sta muovendo i primi passi. Maserati è da tempo al lavoro per le sue auto a batteria: si inizierà presto con le versioni Folgore della supersportiva MC20 e della nuova Gran Turismo. Renault, che ha nella Zoe la sua campionessa di elettrica sul mercato, offre un’altra opzione cittadina con la versione ad emissioni zero della Twingo e in tale forma si prepara a far rivivere la R5.

Destino elettrico anche per le sportive con marchio Alpine e persino per Dacia che con la Spring seguirà la propria vocazione proponendo il primo suv elettrico low cost a meno di 20mila euro. Gli alleati di Nissan, pionieri nel 2010 con la Leaf, le daranno finalmente compagnia con il crossover Ariya e produrranno con il partner francese un nuovo mezzo commerciale ad emissioni zero, un segmento nel quale tutti stanno entrando con forza. Tra questi c’è anche Ford che ha raddoppiato gli investimenti (da 11 a 22 miliardi di dollari) e nel 2030 venderà in Europa solo auto elettriche. Anche Mercedes accelera entrando con la EQA nel cuore del mercato e rilancerà ulteriormente a breve con la EQS, prima auto della Stella nata su una piattaforma elettrica dedicata, la EQB, la EQE e altri due grandi suv.

Accelerano verso l’auto elettrica anche i coreani del gruppo Hyundai grazie alla nuova piattaforma E-GMP che, da qui al 2025, farà da base a 11 dei 23 modelli elettrici con i due marchi. La Hyundai Ioniq 5 e la Kia EV6 sono il primo tassello verso il milione di auto a batteria vendute entro il 2025 e l’ambizione di esserne addirittura il leader mondiale. Si avvia verso l’elettrico anche il gruppo Toyota. La Lexus UX 300e è il primo passo, il prossimo si vedrà a breve e sarà il suv elettrico Toyota basato sulla nuova piattaforma e-TNGA, destinata ad accogliere altri 5 modelli entro la metà del decennio.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 16 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 17-06-2021 08:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti