La Volkswagen ID.4

ID.4, la prima Volkswagen 100% elettrica è davvero globale

di Giampiero Bottino
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MILANO - Continua senza pause e a ritmo sostenuto la crescita del sub-brand ID, la famiglia a zero emissioni di casa Volkswagen che, con la recente presentazione dell’ID. Buzz, atteso al debutto commerciale in autunno sul mercato europeo e nel 2024 su quello americano (ritardo dovuto all’attesa della versione a passo lungo), trasferisce al settore del trasporto leggero la strategia di mobilità sostenibile, riproponendo in chiave 100% elettrica l’eredità del mitico Bulli con il minivan ID.Buzz per il trasporto persone, mentre la versione Cargo è riservata alle merci.

Con l’esordio nel mondo dell’impiego professionale, l’evoluta piattaforma elettrica Meb del gruppo di Wolfsburg offre una concreta prova della maturità già ampiamente dimostrata nei confronti della clientela in prevalenza privata sia con la “capostipite” ID.3, berlina compatta (è lunga 4.261 mm) del 2019, sia con il Suv ID.4 lungo 4.584 mm e disponibile in Italia dall’inizio del 2021, seguito alla fine dello stesso anno dal “gemello” ID.5 che ne condivide tutte le caratteristiche (lunghezza compresa), ma “impacchettate” in una carrozzeria da Suv coupé.

Di questo terzetto la ID.4 rappresenta la proposta più globale (anzi la prima “full electric” Volkswagen davvero globale), come testimonia il titolo di “World car of the Year 2021” conquistato al suo esordio, sia per diffusione commerciale, sia per l’inserimento in una categoria – quella dei Suv, meglio se compatti – che appare quasi ovunque la più gettonata dalla clientela. La sua produzione, già iniziata nell’impianto tedesco di Zwickau e in quelli cinesi di Anting e Foshan, procede quest’anno anche nelle fabbriche di Emden, in Germania, e di Chattanooga negli Usa.

Dal punto di vista estetico, linee e proporzioni sono quelle tipiche della categoria di appartenenza, ma interpretate alla luce della maggior libertà che la propulsione elettrica – grazie alla riduzione della complessità e degli ingombri rispetto alle motorizzazione termiche – garantisce agli stilisti, come ricorda il responsabile del design del gruppo Volkswagen Klaus Zyciora quando parla della ID.4 definendola «il sinonimo di evoluzione elettrica del design».

Il frontale fluido e lineare appare studiato per enfatizzare la robustezza dell’auto, mentre i gruppi ottici hanno un ruolo fondamentale nel definirne la personalità. Quasi completamente a Led per tutti gli allestimenti, quando la vettura è equipaggiata con il pacchetto Design evolvono nella sofisticata tecnologia a matrice di Led IQ.Light che li rende “intelligenti”. In questo caso il fascio luminoso è generato per ciascun faro da 18 diodi, 11 dei quali si spengono o modificano l’intensità in base alla situazione del traffico, garantendo sempre la massima visibilità senza mai abbagliare gli altri utenti della strada.

A dare peso al ruolo della luci nel definire il carattere della ID.4 concorrono altri dettagli come la sottile striscia luminosache, ad anabbaglianti accesi, collega i gruppi ottici anteriori. Stesso motivo per la “lama”, ma rossa anziché bianca, cheunisce i proiettori posteriori i quali, in presenza del pacchetto Design, offrono un suggestivo effetto 3D. Altro elemento distintivo, comune a tutta la famiglia ID, è rappresentato dalla conformazione a nido d’ape che caratterizza diversi dettagli tra cui la figura che, a portiera aperta, il piccolo proiettore integrato nel guscio del retrovisore “disegna” sul terreno.

La maggior libertà progettuale consentita dall’architettura elettrica trova espressione nella luminosa ariosità degli interni, capaci di accogliere cinque persone con un comfort degno di modelli di taglia superiore. La “luce” sopra la testa e lo spazio per le ginocchia dei passeggeri posteriori sono paragonabili, se non addirittura superiori, a quelli offerti dalla più grande Tiguan Allspace, lunga 4.723 mm e disponibile anche a 7 posti. I bagagli a loro volta possono contare su un volume di 543 litri che salgono a 1.575 abbattendo, quando l’equipaggio ridotto lo consente, gli schienali dei sediliposteriori.

L’offerta predisposta da Volkswagen Italia prevede la scelta fra quattro versioni preconfigurate di cui una, la City, realizzata sulla base tecnica Pure Perfomance mentre nel caso delle altre tre – denominate Life, Business e Tech – la base è la Pro Performance con batteria da 77 kWh che garantisce al motore da 150 kW (205 cv) fino a 520 km di autonomia nel ciclo Wltp rispetto ai 343 della versione d’attacco City la cui batteria da 52 kWh alimenta un propulsore da 125 kW (160 cv). In ogni caso, la velocità massima è elettronicamente limitata a 160 km orari che salgono a 180 nel caso della versione recentemente arrivata a completare la gamma.

Si tratta della ID.4 Gtx, l’equivalente nel “mondo elettrico” VW delle storiche sigle Gti, Gte e Gtd.  A fare la differenza, a parità di batteria da 77 kWh, è il secondo motore che, oltre a regalare la trazione integrale, porta la potenza complessiva a 299 cv (220 kW) migliorando sia la velocità di punta, sia l’accelerazione come confermano i 6,2 secondi necessari per raggiungere i 100 km orari partendo da fermo. Il tutto per un listino che parte da 56.850 euro rispetto ai 44.950 che rappresentano la base del resto della gamma.

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Giovedì 4 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 06-08-2022 19:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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