In casa Hyundai la sostenibilità è a 360 gradi

In casa Hyundai la sostenibilità è a 360 gradi

di Cesare Cappa
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MILANO - Si potrebbe affermare che ce ne sia una per tutti i gusti. La gamma di prodotti Hyundai sposa a 360 gradi l'esigenza di contenere le emissioni nocive dell'ambiente, con la precisa volontà di impattare il meno possibile sulle tasche dei propri acquirenti. Sempre più confusi quando si tratta di scelta dell'auto, distratti forse più dalla tassazione, che mossi dalle reali esigenze di mobilità.

Il mondo coreano targato Hyundai mette in campo ogni soluzione possibile. Oltre alle tradizionali unità a benzina e gasolio, seguite dalla possibilità del GPL, fanno capo pure l'elettrico (Kona Electric e Ioniq Electric), l'idrogeno (Nexo), l'ibrido (Ioniq), l'ibrido plug-in (Ioniq) e il cosiddetto Mild Hybrid. Una variante di ibrido meno “ibrida” delle altre, ma omologata a tutti gli effetti come Full-Hybrid, con il conseguente vantaggio di godere non solo di particolari privilegi fiscali, ma di avere accesso (in alcune realtà metropolitane) anche al centro città.

Così, dopo l'esperienza di Tucson equipaggiata con due litri turbodiesel CRDi e la rete di bordo a 48 Volt, spetta ad una seconda motorizzazione del celebre Suv Hyundai adeguarsi agli standard del Mild Hybrid: arriva sul mercato l'unità 1.6 CRDi da 136 cv con rete a 48V, disponibile sia con cambio manuale o DCT abbinabili entrambi alla trazione anteriore o integrale.

Questa particolare tecnologia (la stessa presente sulla versione da 2 litri) è formata da una batteria a 48 Volt (collocata nel vano bagagli) ai polimeri di litio da 0,44 kWh, un Mild Hybrid Starter Generator (MHSG) e un convertitore LDC (Low Voltage DC/DC). Presenzia comunque il consueto sistema a 12V, collegato a quello 48V attraverso un convertitore DC/DC. Si tratta in parole più semplici, di un'evoluzione dei modelli Star&Stop. Infatti il Mild Hybrid Hyundai aiuta il motore nelle fasi di accelerazione e lo accende più rapidamente quando si spegne ad esempio al semaforo. La fase di spegnimento, se si tratta di un modello con cambio automatico, più avvenire già a partire da 30 km/h nel caso si stia rallentando. È ovvio che i principali vantaggi di questa tecnica siano rilevabili nella guida in città, dove fermate e ripartenze sono più frequenti.

La nuova versione di Tucson Mild Hybrid ha un prezzo di listino che parte da 31.250 euro. Ma in realtà è prevista un offerta lancio a 27.150. Inoltre è compreso nel prezzo il cosiddetto Techno Pack: ovvero il caricatore wireless e il Krell Premium Sound System a 8 canali con subwoofer e amplificatore esterno.

Questa motorizzazione sarà disponibile anche sulla nuova versione di Tucson, denominata N Line. Un modello dal particolare accento sportivo, che si distingue dal resto della gamma sia per i particolari estetici dedicati, sia per una taratura di assetto e servosterzo elettrico più votata alla sportività.
 

 

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Mercoledì 3 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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