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Parla l’ingegnere Laura Farina: la collaborazione con i designer sulla piattaforma e-CMP2 ha permesso di creare il primo veicolo Jeep compatto a batteria che coniuga la vocazione urbana con le caratteristiche tradizionali offroad del brand americano
Svelata in occasione dell’edizione 2022 del Salone dell’auto di Parigi e premiata come Auto dell’Anno 2023, Jeep Avenger elettrica incarna l’equilibrio tra cuore urbano e spirito di avventura che da sempre caratterizza il brand americano, oggi parte del gruppo Stellantis. In questo debutto full electric nel segmento B-Suv, gli ingegneri di Jeep hanno lavorato su un elemento fondamentale: realizzare un’auto compatta, aerodinamica e dotata di tutte le funzionalità che i clienti Jeep sono abituati ad avere nella loro macchina.
“Per gli ingegneri è stata una sfida lavorare all’interno dei requisiti di prodotto e di design chiesti dal marchio per questo modello”, ci ha raccontato Laura Farina, Vehicle Synthesis Manager South Europe, parte del team di ingegneri Jeep (guidato da Marco Montepeloso, Head of Jeep Product Planning, Enlarged Europe Region Stellantis), che ha lavorato sulla Avenger. “Per questo ci siamo messi allo stesso tavolo con i designer del team di Daniele Calonaci e abbiamo reso possibile una Jeep con tutte le capability del marchio in un veicolo di nuova concezione”.
I miracoli dell’ingegneria. Laura Farina ci ha spiegato come questa collaborazione tra ingegneri e designer sia cruciale in un veicolo elettrico a batteria (Bev) per dare all’auto quell’aerodinamica che garantisce prestazioni ed efficienza energetica. “Con il team di Daniele abbiamo analizzato nel dettaglio tutti i requisiti necessari per l’aerodinamica e realizzato quegli elementi che creano il valore, il prodotto best in class, come gli angoli ridotti o i parafanghi tipici della cifra stilistica del marchio. Abbiamo unito i valori tradizionali e l’innovazione di Jeep”.
La nuova Avenger è stata realizzata sulla piattaforma elettrica modulare e-CMP2, personalizzata con regolazioni specifiche al fine di offrire prestazioni “al vertice della categoria, con più del 60% dei componenti progettati appositamente per Jeep”, ha evidenziato Farina. Nasce così la prima Jeep a trazione anteriore dotata di serie delle funzioni Selec-Terrain e Hill Descent Control che, insieme all’altezza da terra di 200 mm, all’angolo di attacco di 20° e all'angolo di uscita di 32°, rendono Avenger un veicolo con potenzialità offroad inaspettate per il segmento B-Suv.
A partire dalla piattaforma e-CMP2, gli sbalzi anteriori e posteriori sono stati ridotti al minimo creando protezioni frontali completamente nuove, che sono 30 mm più piccole e garantiscono le stesse prestazioni di assorbimento dell’energia. Il veicolo è stato rialzato rispetto al terreno per ottimizzare l’altezza da terra con il punto inferiore rappresentato dalla protezione del motore, e con 209 mm al livello delle sospensioni e fino a 223 mm al livello della piastra della batteria. Il pannello sottoscocca piatto è stato studiato per proteggere batteria e motore da eventuali danni e per migliorare l’efficienza aerodinamica. “È un sottoscocca super-resistente, su cui abbiamo effettuato tutti i test, anche oltre quelli omologativi, per garantire la sicurezza che è sempre l’obiettivo numero uno”, sottolinea Farina.
Prosegue l’ingegnere: “La piattaforma e-CMP2 con le personalizzazioni ci ha consentito anche di sistemare la batteria tra i sedili anteriori e posteriori in modo da avere interni spaziosi, un altro requisito fondamentale per una Jeep”, continua Farina. “Questa è un’auto comoda per 5 adulti, anche sui sedili posteriori, bagagli compresi. Poi, visto che la leva del cambio nella Bev non c’è, abbiamo sistemato al suo posto 4 moduli flessibili per sistemare gli oggetti nel tunnel come più conviene”.
Gli ingegneri hanno lavorato anche sul comfort di guida e la manovrabilità. Per esempio, nella messa a punto delle sospensioni, la forza di ammortizzazione è stata incrementata del 20%. In questo modo sono stati ridotti l’accelerazione verticale del 20%, il rollio della vettura del 12% e l’accelerazione di beccheggio del 18% rendendo Avenger confortevole nella guida fuoristrada, ma anche nell’ammortizzazione degli urti sulle strade ordinarie. L’angolo di sterzata di soli 10,5 metri è l’ideale per i vicoli dei centri storici cittadini così come per i serpeggianti percorsi fuoristrada.
Il gruppo propulsore elettrico di Jeep Avenger. La power unit M3 adottata su Avenger è un motore elettrico da 400 Volt di seconda generazione. Si tratta della prima power unit lanciata da eMotors – joint venture 50/50 di Stellantis con Nidec – ed eroga 115 kW, corrispondenti a 156 CV, e una coppia massima di 260 Nm.
Anche la nuova batteria da 54 kWh di Avenger è prodotta da Stellantis, nello stabilimento di Tychy dove si produce la Avenger, e offre un’ottima densità di energia abbinata a un eccellente rapporto tra energia nominale ed energia utilizzabile, pari a 51 kWh. Il caricatore di bordo di serie offre 100 kW in corrente continua (per caricare la batteria dal 20 all’80% in 24 minuti in modalità ricarica rapida) e 11 kW in corrente alternata (corrispondenti a una ricarica da 0 a 100% in 5 ore e mezzo presso una stazione di ricarica pubblica).
Avenger offre il consumo di energia migliore della categoria con 15,4 kWh per 100 km nel ciclo Wltp. Questo risultato è reso possibile dall’estrema efficienza del nuovo sistema di propulsione, ma anche dalla straordinaria leggerezza del veicolo: solo 1.500 kg.
Il nuovo motore elettrico ha consentito di aumentare l’autonomia del 5%, la nuova batteria offre un ulteriore 12% di vantaggi e un altro 5% è stato ottenuto operando sull’aerodinamica, sul rapporto di trasmissione e sugli pneumatici. Anche la pompa di calore di serie contribuisce, in quanto permette un incremento dell’autonomia fino al 10% in condizioni di caldo e di freddo estremi.