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ROMA - Se vagate alla ricerca di qualcosa o qualcuno che vi spieghi come sarà la mobilità del futuro e cosa vogliono dire parole come “elettrificazione” o “transizione energetica”, ora potete bussare alla Energy House, il negozio temporaneo che Kia ha aperto a Roma e la vedrà almeno fino a giugno come ospite dell’Enel X store di Corso Francia, a Roma. Il costruttore coreano ha infatti siglato con l’azienda italiana, insieme alla business unit Enel X Way dedicata alla mobilità elettrica, un accordo per gli permetterà di esporre la propria visione sul futuro attraverso il modo più concreto: vedere e provare i modelli alla spina della propria gamma e servirsi delle 6 colonnine superveloci (350 kW) che si possono trovare presso il primo dei 15 punti Enel X store. La parola d’ordine è “esperienza” e vuol dire «acquisire familiarità con l’auto elettrica e tutto quello che c’è intorno» come ha detto l’amministratore delegato di Kia Italia, Giuseppe Bitti.
Sono questi infatti i due elementi che compongono il cosiddetto ecosistema che in Italia però fatica a decollare con un mercato che, invece di progredire verso la ricarica, sta facendo passi indietro come dimostrano i dati di immatricolazione: a gennaio l’elettrico è infatti passato dal 3,4% del 2022 al 2,6% mentre l’ibrido ricaricabile è arretrato dal 5,1% al 4,7%. Dati in netta controtendenza rispetto al resto dell’Europa dove lo scorso anno il 12,1% del targato è stato ad emissioni zero e il 9,4% è costituito da ibrido ricaricabile. Colpa forse degli incentivi ad intermittenza e – forse – poco incisivi, ma anche di incertezze e fattori culturali che si sommano alle note carenze infrastrutturali che impediscono al nostro paese di seguire il ritmo degli altri e di avviarsi senza tentennamenti verso gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Unione Europea: vendite al 100% di auto a zero emissioni per il 2035 e neutralità di CO2 per il 2050. Una cosa però è certa: «Il dado è tratto. Tutti i clienti sono d’accordo nel dire che non si torna indietro e i giovani sanno più di tutti che la sostenibilità è ormai un valore che dà valore alla loro vita» come ha detto Augusto Raggi, Responsabile di Enel X Italia.
A questi traguardi la Kia si sta preparando già da tempo con una serie di tecnologie in grado di andare incontro alle diverse esigenze dei mercati mondiali con il suo Plan S che la porterà ad avere entro il 2027 in listino 14 modelli elettrici e a vendere nel 2030 globalmente 4 milioni di unità, dei quali oltre la metà avrà sistemi di propulsione ecosostenibili e il 30% saranno ad emissioni zero. Per quella data Kia avrà abbattuto del 97% la CO2 prodotta per costruire e muovere le proprie vetture e nel 2045 mira alla neutralità carbonica. Un cambio che non riguarda solo prodotti e relativi ecosistemi, ma anche il modo di stare sul mercato con la trasformazione da costruttore di automobili a fornitore di soluzioni di mobilità. Una mutazione resa evidente dal nuovo marchio e soprattutto dallo stile di modelli come la Sportage, la Niro (ibrida, ibrida plug-in ed elettrica) e soprattutto la EV6, Auto dell’Anno 2022, prima Kia basata sulla piattaforma nativa per auto elettrica E-GMP e che ha come fiore all’occhiello la versione GT da 430 kW, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e di ricaricare la propria batteria dal 10% all’80% in 18 minuti proprio dalle colonnine ultrafast come quelle che si trovano presso l’Energy Store di Roma.
Un connubio assolutamente necessario per costruire quell’esperienza e quell’ecosistema per i quali ognuno deve fare la propria parte. «È fondamentale lavorare con produttori di auto e il nostro compito è agevolare questo processo che riguarda la mobilità elettrica» ricorda Federico Caleno, responsabile di Enel X Way Italia che, dopo oltre a rendere disponibile circa 30mila punti di ricarica in Italia, ora punta decisamente alla ricarica rapida: 170 punti sono già operativo e altrettanti sono già pronti ad entrare in azione con l’obiettivo di arrivare a quota 3mila entro il 2025.