Maserati, le future elettriche nascono all’Innovation Lab. Test virtuali con il simulatore più avanzato d’Europa

Maserati, le future elettriche nascono all’Innovation Lab. Test virtuali con il simulatore più avanzato d’Europa

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MODENA - La nuova “vita” di Maserati, quella che è iniziata ieri con il via al rinnovo dello storico stabilimento di viale Ciro Menotti, dove dal 2020 verrà costruita una inedita supersportiva anche elettrica, passa anche per il “segretissimo” Innovation Lab, il centro di ingegneria del Tridente che è stato inaugurato nel settembre del 2015 in via Emilia Ovest a Modena. Per la prima volta Maserati ha condiviso con un gruppo di giornalisti specializzati provenienti da tutto il mondo questa moderna struttura di eccellenza dove si progettano e si mettono a punto tutte le
auto del Tridente di oggi e di domani. Come ha spiegato Joe Grace - Head of Product Development di Alfa Romeo e Maserati nella sua introduzione a questa giornata speciale - nell’Innovation Lab di Modena i processi digitali supportano lo sviluppo del prodotto applicando l’esclusiva ricetta Maserati che, attraverso un approccio integrato, pone l’uomo al centro sin dalle prime fasi: l’attenzione per il cliente è inserita nel mondo della simulazione virtuale con un mix esclusivo tra hardware e software.

Quello che viene definito Simulatore Statico è il punto di partenza di tutta l’esperienza nel mondo della simulazione per Maserati e utilizza un vero cockpit di autovettura (all’interno di un simulacro di abitacolo), tre proiettori e un’elevata potenza computazionale. Questo sistema aiuta gli ingegneri ad avere, nella prima fase del processo di sviluppo, un feedback immediato da parte del guidatore e contribuisce efficacemente al processo di validazione dei nuovi modelli. L’ingegneria Maserati mette al centro il guidatore già durante lo sviluppo virtuale creando un collegamento tra la metodologia Hardware In the Loop (HiL) e il simulatore. Mediante questo approccio è possibile aggiungere sottosistemi reali come sterzo e freno, ABS e ESC per creare dei test che connettono componenti fisici con parti simulate in modo da diventare il banco di prova per lo sviluppo dei nuovi veicoli in tutte le loro caratteristiche. Si possono, infine, sviluppare, sperimentare e validare sistemi di ausilio alla guida in un ambiente sicuro, riproducendo gli scenari complessi che si possono trovare in ogni parte del mondo. All’Innovation Lab viene utilizzato anche un Simulatore Dinamico di ultima generazione DiM (Driver-in-Motion), il più avanzato e moderno esemplare presente in Europa.

Questa complessa apparecchiatura - che ricorda i simulatori per le capsule spaziali - supporta gli ingegneri Maserati nello sviluppo di tutti i nuovi modelli grazie alla presenza di un tecnologia evoluta che permette di sfruttare pienamente l’integrazione dei sistemi, tramite lo sviluppo di strategie di controllo proprietarie, limitando i tempi e i costi di sviluppo. Da notare che il Driving Simulator aiuta a ridurre il numero dei prototipi da utilizzare su strada, arrivando ad una validazione virtuale estremamente vicina al prodotto finale. Con diverse direzioni di movimento, questo strumento sviluppa un’esperienza di guida effettiva ed emula, in un ambiente virtuale, le dinamiche di guida di un veicolo che viaggia su strade e piste reali con una grande varietà di superfici e ambienti, tra cui i più importanti circuiti automobilistici internazionali.

Il Simulatore Dinamico di ultima generazione DiM (Driver-in-Motion) presenta una tecnologia collaudata che permette di ottenere una riduzione del 50% nel time-to-market di nuovi veicoli, di eseguire il 90% dell’intero sviluppo sul simulatore e di ridurre del 40% l’utilizzo complessivo di prototipi fisici. Da diversi mesi questo simulatore è anche impegnato per studiare e sviluppare, in anticipo rispetto alla presenza dei test fisici, le vetture elettrificate ed elettriche previste nel futuro di Maserati, analizzando ed esplorando le opportunità offerte da questo tipo di propulsione ma con l’obiettivo di mantenere intatto il DNA del Tridente. In particolare i test simulati di centinaia di configurazioni diverse relative alle dimensioni e alla collocazione delle batterie, ha permesso di ottimizzare la distribuzione dei pesi e la posizione del baricentro. Ed è stata sviluppata una logica centralizzata che gestisce tutti i contenuti attivi della vettura e la trazione elettrica, allo scopo di massimizzare la performance dinamica della vettura. Particolare cura è stata dedicata allo sfruttamento del grande potenziale che i motori elettrici hanno in termini di potenza e rapidità di risposta.

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Giovedì 14 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 15-11-2019 10:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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