La nuova Mazda CX 60

Mazda CX 60, la nuova ammiraglia è il primo Suv ibrido plug-in della casa di Hiroshima

di Sergio Troise
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E’ in arrivo un’auto destinata a segnare una svolta epocale nel Made in Japan esportato in Europa: parliamo della Mazda CX 60, primo SUV ibrido plug-in della casa di Hiroshima, ma anche prima Mazda con motore in posizione longitudinale, trazione posteriore/integrale, trasmissione automatica a 8 marce di nuova generazione e una serie di altri contenuti innovativi che rendono credibili le ambizioni dichiarate in sede di presentazione dal Ceo di Mazda Europe Martijn ten Brink e dal suo omologo italiano Roberto Pietrantonio.

Pur non dicendolo esplicitamente, la Casa giapponese mira a sfidare i colossi tedeschi che dominano il segmento di mercato medio-alto con modelli d’indiscutibile qualità come quelli di Audi, BMW e Mercedes. Marchi con solidissima reputazione, dai quali la nuova Mazda si distingue però per il listino più accessibile (a partire da 49.950 euro) e per formule di commercializzazione particolarmente interessanti.

Ulteriore prova della “voglia matta” di sfidare senza complessi i panzer germanici è la decisione, già annunciata dai giapponesi, di andare incontro al futuro con tre nuovi modelli full electric da lanciare entro il 2025 su una inedita piattaforma dedicata. Nelle more, la nuova CX-60 sarà proposta, entro il 2023, anche in versione mild-hybrid 48 Volt con motori 6 cilindri: un diesel 3.3 litri (e-Skyactiv D) e un 3.0 litri benzina (e-Skyactiv X).

La nuova CX-60 Plug-in è il SUV più grande mai prodotto dalla Casa di Hiroshima: misura poco più di 4,70 metri, è largo quasi 2 (1.949 mm) e alto 1.680. I posti disponibili sono 5 e il vano bagagli misura 570 litri (1.726 con i sedili posteriori reclinati). I designers giapponesi, come consuetudine, non si sono avventurati in rivoluzioni stilistiche, e le forme dell’auto richiamano gli stilemi della più piccola CX-5, in continuità con i dettami del Kodo, noto “linguaggio” di design giapponese.

Ma le novità principali stanno, come detto, nella meccanica e nella motorizzazione ibrida. Il propulsore termico è il noto 4 cilindri a benzina di 2.5 litri Skyactiv da 192 cv, al quale si aggiunge una unità elettrica con potenza di 136 cv. La potenza complessiva è di ben 327 cv, con coppia di 500 Nm. Ad alimentare la componente a emissioni zero c’è una batteria agli ioni di litio da 17,8 kWh sistemata sotto al divano posteriore. In tal modo non viene sottratto spazio al vano bagagli, ma nulla si è potuto fare per contenere il peso, che incide per 176 kg.

In modalità elettrica l’auto assicura un’autonomia di circa 60 km. Per la ricarica completa, a una presa da 7,2 kW, occorrono 2 ore e 20 minuti. Il cambio, come detto, è l’automatico a 8 rapporti già utilizzato per altri modelli Mazda, ma la Casa assicura che una approfondita rivisitazione (non c’è più il tradizionale convertitore di coppia, rimpiazzato da una frizione multidisco a controllo elettronico) garantisce una maggiore prontezza nella risposta e minori consumi.

La velocità massima dichiarata è di 200 km/h, con accelerazione 0-100 in 5,8 secondi (niente male per un’auto che dichiara un peso in ordine di marcia attorno alle due tonnellate). Da non trascurare, inoltre, la disponibilità della trazione 4x4, grazie alla quale ci si può avventurare anche su percorsi offroad. Di base, comunque, l’auto nasce con trazione posteriore e – secondo i riscontri dei primi collaudi su strada – offre una migliore distribuzione delle forze in fase di accelerazione, frenata, sterzata e in curva. La CX-60 si dimostra dunque in grado di affrontare con disinvoltura anche i percorsi più tormentati e di assorbire bene le asperità dei fondi stradali più sconnessi: un pregio, questo, particolarmente apprezzabile, frutto della scelta progettuale di puntare su sospensioni a quadrilatero alto davanti e a bracci multipli dietro, rinunciando a più costosi supporti elettronici (non disponibili neanche come optional).

Va invece ricordato che la la CX-60 ripropone il Kinematic Posture Control già introdotto sulla MX-5, un sistema che in curva frena leggermente la ruota posteriore interna per contenere il rollio. Per il resto, la lista dei pregi del nuovo SUV della Mazda riguarda le dotazioni introdotte per esaltare la sicurezza e il comfort: un pacchetto di nuove tecnologie mirate a rendere l’esperienza di guida più sicura e confortevole, come il Mazda Driver Personalization System che consente di regolare automaticamente l’ambiente circostante in base alle preferenze del guidatore. Nel pacchetto anche il monitor a 360 gradi che permette una vista a tutto tondo. Ovviamente non manca, in funzione della sicurezza, una adeguata dotazione di sistemi di assistenza alla guida, e completi sono gli equipaggiamenti per infotainment e connettività (di cui leggete nell’articolo a destra).

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Domenica 24 Luglio 2022 - Ultimo aggiornamento: 10:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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