La famiglia di veicoli Concept-i di Toyota svelati al Salone di Tokyo 2017

Mobilità connessa, sicura e pulità: al salone di Tokyo 2017 in scena la fiera delle meraviglie

di Nicola Desiderio
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TOKYO – Il cielo è blu sopra Tokyo e, dopo il passaggio del tifone Lan, tira un’aria pulita sulla capitale del Sol Levante che già respira l’atmosfera dei Giochi Olimpici e Paraolimpici del 2020. E all’interno dei padiglioni della 45a edizione del Salone dell’Automobile di Tokyo tutto parla del futuro e di ciò che farà della grande manifestazione sportiva la vetrina di un paese che ha sempre guardato avanti. Per questo il motto “Beyond Motor” è credibile e indica come l’automobile e la sua industria devono guardare oltre loro stesse per assicurare il futuro di una mobilità connessa, sicura e pulita.
 

 

Ancora una volta, l’auto ad emissioni zero è il tema principe e Toyota lo svolge seguendo il doppio binario dell’elettrico e dell’idrogeno. Così, mentre ribadisce la promessa di mettere su strada 30mila Mirai per la fine del decennio, con la Fine Comfort Ride concept fa vedere come potrebbe essere l’auto fuel cell del futuro: una monovolume a 6 posti piena di spazio ed intelligenza artificiale, con 4 motori da 310 kW complessivi, la trazione integrale e un’autonomia di 1.000 km grazie a sottili serbatoi allineati lungo il tunnel. Per rifornirli a 700 bar di 6 kg di idrogeno bastano 3 minuti. Ma non basta perché è pronto anche il bus a idrogeno: si chiama Sora (Sky Ocean River Air), trasporta 79 persone e per il 2020 ve ne saranno 130 in servizio a Tokyo. Le Tre Ellissi si preparano anche all’auto a batteria e stanno sviluppando una piattaforma con Mazda e Denso che potrebbe dare vita al modello di serie derivato dalla Concept-i. Si parla del 2020, anno nel quale Toyota potrebbe avere pronte anche le batterie allo stato solido che si annunciano più compatte, sicure, dense di energie e veloci da ricaricare rispetto a quelle agli ioni di litio.
 

 

Risponde la Nissan che lancia ufficialmente la Leaf di seconda generazione, con il concept IMx fa capire che il secondo modello elettrico di chi ha Qashqai e Juke in listino non potrà non essere un crossover e annuncia che nel 2018 entrerà nelle Formula E al posto della cugina Renault. Due motori, 320 kW di potenza, trazione integrale, 600 km di autonomia e tanta intelligenza da potersi riprendere il volante all’interno della plancia sono le credenziali della IMx che, una volta diventata “vera”, sarà affiancata anche da altri modelli ad emissioni zero. Nel frattempo, la casa di Yokohama allarga la gamma e-Power e, dopo la Note, anche la Serena avrà l’elettrico ad autonomia estesa, ovvero con un motore a scoppio scollegato dalle ruote che fa solo da generatore. Per ora le versioni e-Power sono un affaire nipponico, ma è in corso una riflessione riguardo agli altri mercati. È ormai della famiglia Nissan-Renault la Mitsubishi che presenta la e-Evolution, un Suv elettrico dalle linee atletiche e dotato di 3 motori dei quali 2 posteriori, per avere una dinamica di marcia sportiva.

Guarda invece al fuoristrada puro la Suzuki e-Survivor: due posti, 4 motori elettrici e tanti centimetri da terra per arrampicarsi ovunque ad emissioni zero e preparare il futuro rimanendo fedeli agli stilemi classici della casa di Hamamatsu. Ma se da questo versante non arrivano dettagli sui piani di lancio di modelli elettrificati, Honda ha invece un calendario ben definito che prevede di vendere nel 2030 il 50% di ibride e ibride plug-in e il 15% ad emissioni zero, sia esso ad idrogeno o elettrica come la Sport EV concept, coupé 2 posti ispirata nello stile alla S500 del 1964 e stretta parente della Urban EV, mostrata a Francoforte e antipasto di un modello che vedremo nel 2019. In tempo per vedere le Olimpiadi di Tokyo, quando il futuro sarà chiaro come il cielo d’autunno nel Sol Levante.

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Sabato 26 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 18:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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