Il drone elettrico SD-03 a 8 rotori che ha fatto la sua prima apparizione fuori dal Giappone, dove è stato pensato e sviluppato da SkyDrive

Mobilità modulare: una base, tanti veicoli. Al CES 2022 le proposte di Citroen, Hyundai, LG e SkyDrive

di Giampiero Bottino
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In un momento in cui l’industria dell’auto è sempre più focalizzata sulla mobilità del futuro (forse perché quella del presente, complice la depressione da Covid-19, lascia poco spazio alla fantasia) la creatività dei progettisti si esprime a briglie sciolte. Ne ha offerto una prova tangibile il Ces di Las Vegas, la più importante rassegna mondiale un tempo riservata all’elettronica di consumo e ora diventata appuntamento irrinunciabile per il mondo dell’auto come conferma l’edizione appena conclusa al punto da “sfrattare” lo storico Naias, il Salone di Detroit che dopo due anni di stop pandemico ritornerà dal 14 al 25 settembre, rinunciando così – per evitare sempre più imbarazzanti sovrapposizioni – alla tradizionale collocazione nel mese di gennaio.

Nella capitale americana del divertimento e del gioco d’azzardo il caleidoscopio di luci che illumina il deserto del Nevada ha fatto da cornice alle numerose novità presentate dai maggiori player del settore, quasi tutte espressione – in omaggio alla vocazione originaria della manifestazione – da tecnologie futuribili, in molti casi anticipatrici di soluzioni di mobilità che sembrano ispirarsi al mondo della fantascienza.
Come non pensare al leggendario “Blade runner”, per esempio, di fronte al drone elettrico SD-03 a 8 rotori che ha fatto la sua prima apparizione fuori dal Giappone, dove è stato pensato e sviluppato da SkyDrive, una startup legata alla Toyota che le ha messo a disposizione il suo centro prove per i testi sul campo condotti nel 2021. 


Questo mezzo di trasporto volante senza pilota, adibito alla consegna di merci in ambito urbano ma anche a operazioni di salvataggio in condizioni di emergenza, non ha ancora iniziato la sua avita operativa che già si sta pensando al suo erede, che appare più orientato alle esigenze degli esseri umani: SkyDrive sta già lavorando al modello SD-05, un taxi volante che verrà svelato in occasione dell’Expo di Osaka del 2025.
Sorprendente e intrigante, anche perché rappresenta un brand come Citroën che negli Usa non è neppure presente (ma non lo sarà ancor per molto, almeno secondo gli ambiziosi piani che il numero uno del gruppo Stellantis Carlos Tavares sta preparando per i marchi europei) è il concept Autonomous Driving Vision, sorta di piattaforma elettrica indipendente che può fornire la base a cabine di diversa configurazione in grado di soddisfare – a ogni ora di ogni giorno dell’anno – le più varie esigenze di trasporto con una flotta di robot interconnessi capace di viaggiare autonomamente su corsie dedicate nell’ambiente urbano.
A Las Vegas gli faceva compagna la Ami, l’originale oggetto di mobilità urbana a emissioni zero che in Europa – dove sta creando una nuova fetta di mercato – si può guidare senza patente a partire da 14 anni e che agli occhi degli americani potrebbe rappresentare il tender ideale per spostarsi in modalità green una volta parcheggiati i monumentali pick-up protagonisti delle loro strade.

Anche la coreana Hyundai ha sposato la filosofia della modularità e della connettività esibendo quattro concept assistiti dalle risorse dell’intelligenza artificiale e basati sulla piattaforma PnD ( “Plug and drive”) dotata di sterzo e freni “intelligenti”, capace di muoversi autonomamente in ogni direzione grazie alle telecamere e ai sensori lidar, fornendo una base di mobilità elettrica a numerosi tipi di sovrastrutture destinate al trasporto di oggetti e persone. A rafforzare la sensazione che la mobilità del futuro non sarà un’esclusiva dei “soliti noti”, ma aprirà le porte a uno stuolo di nuovi player ha provveduto un altro big coreano, il gigante dell’elettronica di consumo LG. Il suo Vision Omnipod è infatti un veicolo su quattro ruote, finalizzato però a limare le differenze esistenti tra mezzo di trasporto e abitazione grazie alla possibilità di riconfigurare in tempo reale l’abitacolo (utilizzando la disponibilità di un “Meta-schermo ambiente”) nel quale anche il volante può esserci, ma non è indispensabile.

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Lunedì 17 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 18:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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