“House of Mini”, per permettere a milanesi e turisti di festeggiare il 65° compleanno della mitica vetturetta

Monte Napoleone s’inchina, Mini ha 65 anni. Di Silvestre: «Conservare il ruolo iconico e proiettarlo nel futuro»

di Giampiero Bottino
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Per oltre due settimane di settembre la prestigiosa ed esclusiva “House of Bmw”, aperta nel 2023 in via Monte Napoleone che è la spina dorsale del quadrilatero milanese della moda, ha cambiato nome e… destinazione d’uso. È stata ribattezzata “House of Mini”, per permettere a milanesi e turisti di festeggiare il 65° compleanno della mitica vetturetta che nel 1959, grazie alla geniale intuizione di Alec Issigonis, britannico di origine greca che ne abbozzò il primo schizzo su un tovagliolo di carta, ha segnato l’inizio di un’epoca nella storia dell’automobile moderna. Fu un’autentica rivoluzione quella rappresentata dalla risposta alla sfida apparentemente impossibile prospettata dalla British Motor Corporation al neo-assunto progettista: realizzare un’auto piccola ed economica, ma capace di trasportare fino a quattro persone con i relativi bagagli per soddisfare le esigenze di mobilità di famiglie alle prese con i rincari petroliferi conseguenti alla crisi di Suez del 1956. 

La scommessa fu vinta con scelte tecniche coraggiose come il motore trasversale (per lasciare più spazio all’abitacolo) sotto il quale era collocato il cambio, abbinato alla trazione anteriore e a un’architettura priva di sbalzi grazie alle ruote collocate ai quattro angoli della scocca e talmente piccole (10 pollici) da costringere la Dunlop a realizzare degli pneumatici su misura. Una vettura spartana e poco costosa, spinta da 37 cv e lunga solo 3,05 metri, ma capace di riservare ai passeggeri un’area pari all’80% dell’impronta lasciata sul terreno. E di proporsi nel tempo in numerose varianti, tra qui quella più muscolosa, realizzata con l’apporto tecnico di John Cooper e protagonista dei Mondiali rally, trionfando tre volte su quattro edizioni, dal 1964 al 1967, nel più prestigioso di tutti, quello di Montecarlo.

Proprio uno di questi esemplari, la Cooper S Works Rally del 1965, ha fatto della mostra di sé all’evento milanese, accompagnata dalla sua lontana erede, la nuova Mini Cooper che dimostra la capacità della marca, entrata nel 2001 nell’orbita del gruppo Bmw che ne ha gestito il fantastico rilancio, di risorgere dalle proprie ceneri, novella Araba Fenice, pronta ad affrontare nuove sfide altrettanto importanti, come ricorda Massimiliano Di Silvestre, presidente e ad di Bmw Group Italia: «Conservare il ruolo iconico e proiettarlo nel futuro per continuare a essere un punto di riferimento nel mercato dell’automobile e del lifestyle». 

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Domenica 10 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 10:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA