La monoposto a guida autonoma del team PoliMOVE del Politecnico di Milano

Nell’Ovale del Nevada una corsa senza piloti. Si è imposta la squadra del Politecnico di Milano che ha preceduto i rivali tedeschi

di Sergio Troise
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Il progresso avanza più velocemente di quanto si possa immaginare. In certi casi questa insospettabile velocità è misurabile in dettaglio: 283 km/h. E’ questa, infatti, la punta massima raggiunta dalla Dallara AV-21, monoposto con motore V8 da 420 cv trasformata in auto a guida autonoma e capace di trionfare nell’Indy Autonomous Challenge, competizione riservata ad auto senza pilota organizzata dall’Energy System Network nell’ambito del CES di Las Vegas. Un successo straordinario di cui può vantarsi l’Italia, ovvero il team PoliMOVE del Politecnico di Milano, che ha progettato, in partnership con l’Università dell’Alabama, le modifiche apportate all’auto costruita nella nostra Motor Valley.

La competizione si è svolta nel Las Vegas Motor Speedway, un ovale simile a quello di Indianapoilis. In lizza c’erano inizialmente nove squadre in rappresentanza di alcune delle più importanti università del mondo (quattro americane, due tedesche, una coreana e due italiane, Milano e Modena). Dopo le fasi preliminari ne sono rimaste cinque, e in finale sono arrivate Italia e Germania, classificatesi nell’ordine dopo un testa a testa da brividi, che ha visto la monoposto tedesca finire fuori pista al termine di un’entusiasmante sfida con tanto di prove libere, qualifiche e corsa.

«La ricerca sulle auto a guida autonoma trarrà sicuramente vantaggio da questo traguardo storico», ha dichiarato il professore Sergio Savaresi, leader del team italiano e docente di automazione e controllo nei veicoli elettrici e ibridi presso il dipartimento di elettronica, informatica e bioingegneria del Politecnico di Milano. Al progetto ha lavorato un team di 15 persone tra studenti di laurea magistrale e dottorandi. Ognuno di loro si è specializzato in un particolare aspetto, come la localizzazione col Gps o il controllo della dinamica del veicolo. Al volante mai nessuno, in azione soltanto fotocamere, sensori e un software in grado di calcolare in tempo reale velocità, posizione, traiettorie. L’intelligenza artificiale ha deciso tutto, facendo anche in modo che tra le auto in corsa ci fossero sempre almeno due metri di distanza. Tutto è andato bene. Ma arriveremo davvero alle auto di tutti i giorni a guida autonoma? I cervelloni del Politecnico di Milano non hanno dubbi: la strada è tracciata. E per avanzare ancora sulla via degli ADAS e dell’automazione investiranno il premio di 150.000 dollari vinto a Las Vegas in nuove attività di ricerca e sviluppo.

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Martedì 18 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 08:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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