xStorage è il sistema che consente di stoccare l energia prodotta da impianti domestici utilizzando le batterie dismesse della Nissan Leaf

Nissan Futures, tutti i futuri della mobilità elettrica: non solo le auto al centro del progetto

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LONDRA - Nissan prosegue il suo cammino verso la piena affermazione dell’auto elettrica e annuncia di aver superato le 50mila Leaf prodotte presso lo stabilimento britannico di Sunderland, un programma di sperimentazione per il (Vehicle-to-Grid) V2G nel Regno Unito, in collaborazione con Enel, il progetto virtuale della stazione di rifornimento del futuro, e xStorage, il sistema di stoccaggio di energia domestico, realizzato in collaborazione con Eaton, azienda con la quale aveva annunciato un accordo in proposito in occasione del COP21 a Parigi.

La campionessa a batteria. La Leaf è l’auto elettrica più diffusa al mondo e, lanciata nel 2010, è costruita in 3 stabilimenti – gli altri sono Oppama in Giappone e Smyrna, nello stato americano del Tennessee – ed è commercializzata in 31 paesi di 4 Continenti dove alla fine del 2015 ha superato le 200mila unità vendute. Recentemente è stata aggiornata con l’aggiunta di una versione dotata di batteria da 30 kWh accanto a quella da 24 kWh portando così l’autonomia massima a 250 km. In questi anni Nissan ha portato avanti centinaia di accordi nel mondo con enti, aziende ed istituzioni per promuovere la diffusione dell’auto elettrica, programma nel quale ha investito, insieme all’alleato Renault, ben 4 miliardi di euro lavorando non solo sul prodotto, ma su un diverso modello di mobilità che vedrà come altre due pilastri la guida autonoma e l’auto connessa, come parte dell’Internet delle cose.

La condivisione dell’energia. Il V2G è un ulteriore passo e vede Enel come partner della casa giapponese per lo sviluppo di una rete di ricarica bidirezionale, capace cioè non solo di erogare l’energia necessaria alla ricarica, ma di riceverne dalla vettura stessa quando è la rete ad aver bisogno di energia. Progetti pilota sono stati già avviati, ma ora la sperimentazione arriva nel Regno Unito, dove la Nissan ha un radicamento storico e circolano ben 18mila Leaf, e prevede l’installazione di 100 punti di ricarica bidirezionale attraverso cui gli utenti di Leaf potranno fare rifornimento o, al contrario, restituire l’energia che in quel momento a loro non serve, ma è invece necessaria alla rete nei momenti di maggiore utilizzo. In questo modo l’utente ha un beneficio economico perché in pratica rivende l’energia che altrimenti rimarrebbe ferma nell’automobile, ma soprattutto la rete si stabilizza e si massimizza l’utilizzo dell’energia prodotta.

Una centrale virtuale su gomma. Tali esigenze sono ancora più sentite con la crescita delle fonti rinnovabili come il vento, il sole e l’acqua che, per loro natura, non sono costanti. Le auto elettriche dunque, grazie al V2G, costituiscono una rete di batterie a 4 ruote o una centrale virtuale che, se tutte le Leaf attualmente in circolazione fossero collegabili tramite V2G, fornirebbero 180 MW. Se invece si immagina un parco circolante completamente a batteria, si sale a 370 GW, abbastanza per rifornire Regno Unito, Francia e Germania tutte insieme. Tale tecnologia dunque offre prospettive enormi perché riduce ulteriormente per l’utente i costi di gestione e, su vasta scala, permette di promuovere al massimo lo sviluppo delle energie rinnovabili rendendole sempre più economicamente convenienti.

L’energia verde conservata in casa. Mira a stabilizzare la rete e favorire le fonti “verdi” anche xStorage, il sistema che consente di stoccare l’energia prodotta da impianti domestici utilizzando le batterie dismesse della Nissan Leaf e facendo vivere loro una seconda vita. Le batterie al litio infatti, dopo anni vedono decadere la propria capacità e quando quest’ultima scende dell’80%, possono essere ritirate e destinate ad altri utilizzi meno impegnativi, come quelli stazionari. In questo modo, si massimizza anche l’utilizzo delle materie prime utilizzate che, quando anche la “seconda vita” sarà conclusa, potranno comunque essere riciclate per il 95%. Si riduce così l’impatto ambientale e si dà al possessore dell’impianto di produzione la possibilità di guadagnare denaro caricando dalla rete quando l’energia costa di meno e rivendendola quando la rete ne ha bisogno. L’xStorage costa 4mila euro, eroga 4,2 kW nominali e Nissan ed Eaton prevedono di venderne 100mila nel giro di 5 anni.

Un pieno di idee per il pieno. Si tratta dunque di un nuovo modo di vivere, un nuovo modello di società e di economia che porta vantaggi, ma è anche necessario per assicurare la sostenibilità e la mobilità stessa. Per questo ci vorrà anche un nuovo modo di fare rifornimento. Nissan sta pensando anche a questo e sta studiando, in collaborazione con lo studio Foster + Partners, la stazione del futuro che sarà alimentata a energia solare, eolica e marina, ma soprattutto sarà diffusa. Si potrà fare rifornimento senza fili negli stalli dopo che la vettura si sarà parcheggiata da sola sotto casa, nei luoghi di lavoro o nei centri commerciali e persino dalle altre auto elettriche stabilendo nuove forme di condivisione per la mobilità e non solo.

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Lunedì 16 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 17-05-2016 10:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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