FE, Volpe (Nissan): «Sorpreso dalla Kiro. Noi vorremo arrivare a Londra e essere in lotta per almeno uno dei tre titoli»
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GINEVRA – Oltre la Qashqai. Il prototipo Imq è la «nuova concezione estetica per la terza generazione di crossover Nissan in Europa», almeno secondo Alfonso Albaisa, senior vice president Design di Nissan. Lo spigoloso e convincente concept di segmento C anticipa la probabile nuova famiglia del modello che ha “salvato” il costruttore giapponese, che nel Vecchio Continente (e non solo) è stato accolto come meglio non avrebbe potuto. Le nuove forme del crossover sono polarizzanti come quelle con le quali era stato anticipato il debutto della nuova Micra. Sono estremamente scolpite, per niente “dolci”: dalla carrozzeria sono spariti sia i montanti centrali sia i retrovisori esterni (sostituiti da telecamere), una caratterizzazione molto futuristica. Il prototipo è lungo 4,558 metri e alto appena 1,56. È largo 194 centimetri, ma sembra ancora più imponente per via dei generosi passaruota e degli pneumatici Bridgestone personalizzati da 22 pollici. In linea con l'impostazione quasi spaziale del concept, le gomme sono "intelligenti", cioè in grado di raccogliere e trasferire informazioni utili a chi sta al volante, ma anche di interagire con il software che adegua la gestione dei dispositivi di controllo e assistenza. Nissan è rimasta piuttosto abbottonata sui dettagli tecnici che riguardano la propulsione. Il costruttore nipponico ha l'ambizione di elettrificare quasi la metà della gamma entro i prossimi tre anni ed il futuro crossover farà parte della flotta “green”. A Ginevra è stato esibito con l'aggiornato sistema di alimentazione e-Power, che in Europa non è stato ancora proposto, ma che in Giappone sta riscuotendo grande interesse sulla Note e sulla Serena. Il concept Imq viaggia sempre in modalità elettrica con una batteria della quale non è stata resa nota la capacità. La potenza dell'unità è significativa, ovvero 340 cavalli (170 per asse), mentre la coppia è ancora più importante: 700 Nm di coppia suddivisa in modo indipendente sulle quattro ruote (85 cavalli ciascuna). Un motore turbo benzina da 1.5 litri ricarica l'accumulatore per estendere l'autonomia.
Il crossover del futuro dalla linee tese offre tanto spazio agli occupanti dell'abitacolo, che almeno nel concpet, possono scegliere fra quattro sedili singoli e possono accedervi attraverso porte che si aprono ad armadio. Una soluzione suggestiva impiegata spesso per i prototipi, ma assai meno per le versioni di serie. La Nissan Imq è un distillato tecnologico che comprende il meglio di quanto la casa di Yokohama abbia attualmente a disposizione. Ad esempio la versione sperimentale del più aggiornato ProPilot che garantisce alcune funzioni della guida autonoma. L'Imq monta anche il sistema Invisible-to-Visible presentata lo scorso gennaio al Ces di Las Vegas, cioè l’interfaccia 3D mediante il quale il “mondo reale” converge con quello virtuale in una nuova dimensione tridimensionale. Questa strumentazione permette a chi sta a bordo di vedere quello che si trova oltre il campo visivo, quasi un film per chi viaggia ed un supporto in più per chi guida. Lo stesso schermo da 84 centimetri richiama a modelli di segmento superiore, per non dire che rimanda direttamente a qualche prototipo cinematografico galattico. Il display non è l'unico grazie al quale chi guida attinge eventuali informazioni. Anche perché il sistema multimediale intercetta ed elabora anche i dati raccolti dalle infrastrutture e dagli altri veicoli per aggiornare il conducente sulle condizioni del traffico.