La Nissan Leaf

Nissan Leaf, il piacere di usare l'elettrica:
chi la guida fa più km degli altri automobilisti

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

MILANO – La Leaf guida la carica dell’auto elettrica. Nonostante lo scetticismo di molti e gli ostacoli tecnico-economici che si frappongono all’affermazione definitiva di questa ricetta di sostenibilità la berlina a batteria della Nissan, la casa che assieme all’alleata Renault appare percorrere questa strada con maggiore convinzione, sta compiendo il proprio dovere al di là delle più rosee aspettative.


I dati raccolti dal costruttore attingendo alle rilevazioni di enti specializzati operanti in sette mercati europei, e cioè i cosiddetti “big five” (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) e due Paesi del Nord ad alta vocazione ecologica come Norvegia e Svezia, dimostrano come sul piano dell’uso concreto la Leaf abbia saputo fare meglio delle vetture a propulsione convenzionale benzina o diesel.

Silenziosa e pulita, la “family car” giapponese viene infatti accreditata di percorrenze reali largamente superiori a quelle registrate dalle automobili a combustione interna. Incrociando la fotografia del comportamento quotidiano degli automobilisti risultante dalle indagini statistiche con i dati puntuali forniti dal sistema di telemetria CarWings di cui tutte le Leaf sono equipaggiate si ottengono risultati davvero sorprendenti.

A livello globale, per esempio, risulta che le 31.000 Leaf consegnate alla clientela europea (sulle oltre 150.000 vendute nel mondo) percorrono annualmente 16.588 km, il 50% in più delle rivali convenzionali il cui dato medio è di 10.818 km. Una differenza eclatante, pur tenendo conto che il dato statistico globale è stato ricavato da Nissan attingendo a fonti statistiche diverse e non sempre perfettamente sovrapponibili.

Certamente a favore della mobilità elettrica gioca un mix di fattori combinati in modo diverso da Paese a Paese, ma tutti concorrenti ad aumentarne l’appetibilità: dagli incentivi pubblici all’acquisto alle agevolazioni fiscali, dalla libertà di circolare anche laddove sono in vigore delle pesanti limitazioni al traffico privato alla possibilità di imboccare le corsie che vengono normalmente riservate al trasporto pubblico.

Nonostante siano limitati (e marginali) gli ingredienti di questa ricetta presenti nel cocktail elettrico italiano (incentivi risibili, scarsità di box privati nei quali l’89% dei proprietari di Leaf è abituato a ricaricare le proprie vetture), il nostro Paese non è il fanalino di coda per quanto riguarda l’uso della Nissan elettrica. Siamo lontani dal podio, occupato nell’ordine da Spagna, con 367 km alla settimana, Svezia (339 km) e Regno Unito (324), ma con 305 km settimanali i “leafisti” di casa nostra precedono i colleghi francesi (303 km) e tedeschi, che chiudono la classifica con 279 km alla settimana rispetto a una media europea di 319 km/settimana, ben superiore ai 208 km di cui sono accreditate le auto a benzina e diesel.

  • condividi l'articolo
Sabato 31 Gennaio 2015 - Ultimo aggiornamento: 05-02-2015 11:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA