Non solo prodotto. Tra le case auto presenti all’ultima Milano Design Week, accanto a chi ha puntato sulle novità non è mancato chi ha preferito allestimenti che privilegiassero la filosofia aziendale e il suo approccio con il design. Emblematico il caso di Kia che, negli ambienti ormai familiari del Museo della Permanente, ha celebrato il proprio linguaggio stilistico “Opposite united” con l’esposizione battezzata “Intersection beyond boundaries” (Intersezione oltre i confini) che ha invitato i visitatori a lasciarsi avvolgere dai coinvolgenti giochi di luce (diversi da stanza a stanza per composizione e autore) che a nostro avviso hanno fatto di questo allestimento il più tecnologicamente affascinante dell’intera settimana.
I “cugini” di Hyundai hanno invece preferito una presenza meno appariscente e più consona al ruolo di main sponsor della manifestazione che ricoprono da 14 anni e che in questa occasione si è concretizzato supportando gli organizzatori negli eventi più legati al tema di quest’anno che, lo ricordiamo, era intitolato “Materia Natura”. Per Mercedes Maybach, invece, il maestro della fotografia David La Chapelle che ha creato tre opere che sottolineano il legame, anche cronologico, esistente tra il marchio e i principali movimenti artistici di primo Novecento (Futurismo, Cubismo e Surrealismo), quando cioè – per la precisione nel 1921 – quello che oggi è il brand di extra-lusso di Stoccarda mise sul mercato la sua prima automobile.
Richiamo alla storia anche per un’altra eccellenza tedesca: la Porsche che con la scultura interattiva “Lines of Flight”, inserita nel programma culturale “L’arte dei sogni”, ha trasformato il cortile dello storico Palazzo Clerici in un paesaggio sospeso, costituito da una delicata rete monocromatica sostenuta da sottili ed eleganti tubi metallici. Un richiamo al tessuto Pepita, nato ufficialmente come rivestimento opzionale per la 911 del 1965 e oggi riproposto dal partner Vitra per una serie limitata di tre sedute – due delle quali firmate dall’architetto e designer milanese Antonio Citterio – svelate al pubblico nella location dell’evento. Tra tante manifestazioni d’autore c’è comunque stato spazio anche per la creatività divertente e ironica come quella esibita di Citroën, che nella “maison” del centro di Milano ha esposto una Ami dalla livrea tappezzata da quadrati colorati che riproducono le “caselle” del cubo di Rubik. Un omaggio per il compleanno di un gioco che in 50 anni non ha perso nulla della capacità di affascinare e sfidare appassionati di ogni età.
Altro esempio “spensierato” è quello di Garage Italia Customs che, non avendo un’installazione propria, ha portato in piazza del Cannone, alle spalle del Castello Sforzesco, la 500 Spiaggina 2024, erede dell’omonimo modello del 1958 oggi proposta con un motore elettrico da 7 cavalli, batteria da 10 kWh, autonomia nell’ordine dei 100 km e la possibilità di richiederne l’omologazione per circolare sulle strade aperte al traffico.