La rinnovata Lancia Ypsilon my 2023

Nuova Ypsilon, il capolavoro Lancia. Elegante, longeva e capace di resistere alle rivoluzioni stilistiche e tecnologiche

di Sergio Troise
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Piccola, elegante, longeva, capace di resistere alle rivoluzioni stilistiche e tecnologiche succedutesi negli ultimi 20 anni e di riproporsi sempre con “qualcosa di nuovo”, aggiornamenti continui che ne hanno decretato il successo senza fine. Parliamo della Ypsilon, ultima erede di un marchio storico qual è Lancia, quasi 120 anni di storia e un’indiscussa capacità d’imporsi, nella sua lunga vita, con modelli inimitabili per eleganza, raffinatezza tecnica, prestazioni, sportività. I sedili in panno, le portiere apribili a libro, il 4 cilindri a V, le inimitabili Aurelia GT e Spider, la Flaminia, la Flavia, la Fulvia, la Delta, la Stratos… una storia di successi senza fine che ha rischiato d’andare perduta, o quantomeno interrotta in attesa del definitivo rilancio.

Prima che i vertici di Stellantis decidessero d’investire sul futuro, il compito di resistere al temuto declino del marchio è stato affidato dunque alla piccola Ypsilon. Un’operazione oggettivamente rischiosa, vista l’età del progetto e l’arrivo sul mercato di concorrenti sempre più agguerrite, aggiornate, moderne nello stile e nei contenuti. E invece la Ypsilon ce l’ha fatta. E i fatti dicono che ce la fa ancora, anche se è stato deciso di sospenderne l’esportazione e puntare tutto sul mercato domestico.

A fine 2022 – incredibile ma vero – la piccola Lancia ha registrato la miglior quota di mercato della sua storia, consolidando la leadership nel segmento B per il quarto anno consecutivo. Sono state 40.970 le immatricolazioni sul mercato italiano: quanto basta per conquistare il secondo posto nella top-ten della categoria, alle spalle di Fiat Panda (prima con 105.384 unità vendute) e davanti a Fiat 500 (33.996), Dacia Sandero (33.922), Citroen C3 (31.879), Jeep Renegade (29.954), Ford Puma (29.479) e Toyota Yaris (27.813).

Grazie all’aggiornamento della motorizzazione, ovvero con l’introduzione dell’ibrido, la “vecchietta” ha resistito alla grande anche alla rivoluzione tecnologica imposta dalla normativa sulle emissioni nocive, e nella classifica delle ibride ha occupato, a fine 2022, un sorprendente terzo gradino del podio, alle spalle di Panda e Yaris Cross, e davanti a Nissan Qashqai, Ford Puma, Fiat 500, Kia Sportage, Hyundai Tucson, Ford Focus, Toyota Yaris. Dopo quattro generazioni, più di tre milioni di unità vendute e 36 serie speciali, ha funzionato dunque anche la conversione tecnologica imposta dai tempi. E tanto basta per consentire a Luca Napolitano, Ceo del marchio Lancia, di ricordare che “design senza tempo e innovazione sono da sempre i valori del marchio, ma ora anche la sostenibilità e la responsabilità sociale sono diventati fondamentali”.

L’ultima generazione della Lancia Ypsilon è equipaggiata dunque con la motorizzazione mild hybrid che abbina il propulsore benzina 1.0 3 cilindri 70 cv/92 Nm della famiglia Firefly ad un motore elettrico BSG da 12 volt e a una batteria al litio. Il cambio è un manuale a 6 marce; per le emissioni nocive la Casa dichiara 100 gr/km di CO2, che salgono a 119 nel caso si opti per la versione alimentata a GPL, proposta come alternativa all’ibrido, ma sulla base del motore 1.2 4 cilindri da 69 cv abbinato a un cambio manuale a 5 marce. In quest’ultimo caso si risparmia sul costo del carburante (secondo la Casa fino a 700 euro l’anno per una percorrenza media di 15.000 km), però il prezzo sale a 20.500 euro, mentre il listino delle ibride oscilla tra un minimo di 17.100 e un massimo di 19.900. In caso di finanziamento, ecobonus statale e rottamazione viene proposta una soluzione con 36 rate da 129 euro, anticipo di 1.802 euro e rata finale di 7.602.

La Ypsilon di ultimissima generazione è stata sottoposta anche ad un leggero restyling che ha interessato i vari allestimenti (Silver, Silver Plus, Ecochic, Gold, Gold Plus e Alberta Ferretti) introducendo una nuova caratterizzazione della calandra e intervenendo sulle cornici del logo e sul paraurti inferiore. Il frontale più “giovanile” è completato dai nuovi fari alogeni e dallo spoiler nero, ora di serie sull’intera gamma. Per gli interni è stata introdotta una nuova nuance denominata “verde rugiada”, che rinvia alla natura e all’innovazione. Nell’abitacolo risaltano il nuovo rivestimento blu per la plancia e i pannelli porta, i raffinati accenni multicolore verde sulla gemma del cambio, sul calice del volante e sulle cornici delle bocchette, ed il cluster strumenti rinnovato nella grafica. Allo stesso modo, sono nuovi i sedili rivestiti nell’ecosostenibile Seaqual Yarn, filato di plastica riciclata proveniente dalla raccolta differenziata (90%) e da quella recuperata in mare (10%). Al top rimane l’esclusiva versione firmata Alberta Ferretti, ora più tecnologica che mai.

Ma al di là dell’estetica e delle personalizzazioni – vale la pena ricordarlo – l’ultima generazione della Ypsilon si segnala anche per le migliorate capacità di connessione: ora la piccola Lancia offre di serie alcune dotazioni tecnologiche che semplificano la vita quotidiana, rendendo l’auto più attuale e contemporanea, come le concorrenti di ultima generazione. La connettività si è evoluta con l’introduzione di un moderno sistema multimediale che prevede il caricatore wireless per lo smartphone posizionato vicino alla leva del cambio, mentre sulla plancia si trova un display touch da 7 pollici completo di Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless. Per la prima volta sul modello debutta la telecamera posteriore, che agevola le manovre di parcheggio, ma le dotazioni di sicurezza sono ridotte al minimo indispensabile e l’auto è priva dei più moderni aiuti elettronici, come la frenata automatica d’emergenza. Bene sapere, inoltre, che il volante può essere regolato in altezza ma non in profondità e che per avere gli airbag laterali anteriori si deve ricorrere alla lista degli optional.

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Mercoledì 10 Maggio 2023 - Ultimo aggiornamento: 12-05-2023 09:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA