La nuova Opel Grandland

Grandland si rinnova nel look e nei contenuti. Evoluzione a 360° per il Suv Opel

di Giampiero Bottino
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«Non vedo l’ora di ammirare a febbraio, nelle vetrine dei nostri concessionari, la nostra nuova ammiraglia a ruote alte, per vederla subito dopo nelle mani dei clienti». La parole con cui il Ceo (in carica da poco più di 4 mesi) della Opel Uwe Hochgeschurtz, il cui auspicio si è appena tramutato in realtà, ha salutato a metà gennaio, nella fabbrica di Eisenach in Turingia, l’avvio della produzione del rinnovato Grandland la dice lunga della fiducia che il marchio tedesco ripone nel restyling del suo Suv più grande. 

In effetti la definizione di restyling può apparire persino riduttiva, visti il numero e l’importanza delle innovazioni di cui ha beneficio. A cominciare dal look, ora più vicino a quella – anch’esso recentemente rivisitato – della più piccola Mokka con cui condivide la perdita della X che ne aveva caratterizzato l’esordio. Gli interventi dei designer hanno regalato al Grandland una silhouette equilibrata e gradevole, valorizzandone le proporzioni eleganti ed enfatizzando anche nella vista laterale la sensazione di un veicolo più importante dei suoi 4,477 mm di lunghezza che lo collocano di diritto nella categoria dei Suv compatti.

Dal punto di vista estetico, il frontale a esibire i segni più evidenti del cambiamento, grazie al nuovo linguaggio stilistico incentrato sull’Opel Vizor che accoglie in un’unica cornice, più sottile di quella del modello precedente, i proiettori full-Led, il badge del fulmine e la griglia il cui pannello nero rivela una lavorazione pulita e precisa, molto tedesca come sottolinea la comunicazione di un brand che rivendica con orgoglio di essere l’unico rappresentante della filosofia automobilistica “made in Germany”, e delle relative sensazioni di guida, all’interno della galassia Stellantis.

Proprio i gruppi ottici, componenti ai quali da tempo Opel riserva un’attenzione particolare al punto da considerarli un autentico vanto, hanno un ruolo importante nel definire il ruolo del rinnovato Grandland: come quelli dell’ammiraglia Insignia, sono del tipo adattivo e sfruttano l’esclusiva tecnologia IntelliLux Led Pixel Light che grazie alla presenza di 168 diodi – 84 per ciascun proiettore – garantiscono un fascio luminoso sempre ottimale per la capacità di adattarsi alle diverse situazioni di guida senza mai abbagliare gli altri utenti della strada.

A favore dalla visibilità (e quindi della sicurezza) gioca poi un altro dispositivo di recente introduzione: il sistema Night Vision che si avvale delle riprese della telecamera a infrarossi per individuare nel buio più profondo, fino a 100 metri di distanza, la presenza di persone e animali, proiettandone l’immagine sul display del “Driver Info Center” la cui dimensione può arrivare a 12 pollici di diagonale rispetto ai 10 di quello del sistema di infotainment che lo affianca. I due schermi costituiscono il Pure Panel interamente digitale che rappresenta un’altra delle più recenti innovazioni introdotte sui modelli della casa tedesca. 

Restando nell’abitacolo, unici nel segmento – e anch’essi un’esclusività di cui Opel va particolarmente orgogliosa – sono i sedili anteriori che hanno ottenuto la certificazione Agr, autorevole istituto indipendente tedesco specializzato nel valutare gli aspetti posturali, e sono caratterizzati da un’ampia gamma di regolazioni. Negli allestimenti che prevedono i rivestimenti in pelle possono essere anche riscaldati e ventilati.

A determinare il salto di qualità di questo Suv compatto entrato in scena nel 2017 in sostituzione della Antara concorre, ovviamente, anche la meccanica imperniata su propulsori di ultima generazione assistiti da una trasmissione automatica a 8 rapporti. Si tratta del benzina 3 cilindri 1.2 a benzina da 130 cv (l’unico disponibile anche con il cambio meccanico a 6 marce), del turbodiesel 1.5 con la medesima “cavalleria” e della motorizzazione ibrida plug-in proposta in due declinazioni di potenza e di trazione: Grandland Hybrid con ruote motrici anteriori e potenza di 225 cv e Hybrid4 da 300 cv a trazione integrale. 

Entrambe le versioni elettrificate, accreditate di emissioni di CO2 nell’ordine di 30 g/km, condividono il 4 cilindri 1.6 a iniezione diretta di benzina da 180 cv, mentre a fare la differenza provvede la componente elettrica: nel caso dell’Hybrid4, infatti, ai 110 cv erogati dal motore elettrico collegato all’asse anteriore si aggiungono i 113 dell’unità che “spinge” le ruote posteriori. 

Il sistema che garantisce una velocità massima di 235 km orari, 10 in più rispetto alla “gemella” a trazione anteriore, che scende però in entrambi i casi a 135 all’ora se si procede con la sola trazione elettrica che regala tra 55 e 65 km (calcolati secondo il ciclo Wltp) di autonomia in assenza di emissioni, raggiungibili sfruttando con oculatezza le modalità di guida a disposizione Ibrida, Elettrica e Sport, alle quali si aggiunge la modalità Trazione integrale nel caso della Hybrid4.

In Italia il rinnovato Grandland, disponibile negli allestimenti Base, Gs Line, Business Elegance e Ultimate, ha un prezzo che parte da 29.350 euro per le motorizzazioni convenzionali, mentre per le due versioni ibride plug-in, non previste con la versione d’accesso, occorre spendere almeno 44.300 e 54.300 euro rispettivamente.

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Venerdì 4 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 05-03-2022 12:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA