La Volkswagen Passat

Nuova Passat, viaggiatrice tutta comfort e tecnologia. La wagon di Volkswagen si rinnova

di Mattia Eccheli
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AMBURGO La regina delle auto destinate alle flotte – in termini di cost of ownership è una delle vetture più competitive del segmento – avrà dispositivi che arrivano direttamente da modelli come la Arteon o la Touareg: sull’aggiornata Passat è disponibile la più avanzata concentrazione fra le auto della Volkswagen. Grazie al nuovo Travel Assist sarà la prima della casa di Wolfsbirg in grado di viaggiare in modo semiautomatizzato a quasi tutte le velocità: «Una pietra miliare sulla strada verso la guida autonoma», assicura il costruttore. Il sistema funziona fino a 210 km/h. L’auto dei grandi viaggiatori è arrivata all’ottava generazione ed è attesa nelle concessionarie dopo l’estate. Dal punto di vista tecnologico offre molto più di prima non solo a chi guida, ma anche a chi è un passeggero.
 

 

Il restyling dell’ottava generazione del modello europeo esibito al Salone di Ginevra è sempre basato sulla nuova piattaforma modulare del gruppo (Mqb), a differenza della variante americana che è stata presentata al Salone di Detroit e che ha caratteristiche tecniche differenti. Esteticamente la versione per il Vecchio Continente guadagna nuovi paraurti ed una calandra inedita, mentre la scritta Passat è stata collocata al centro della coda. I designer sono intervenuti in maniera importante sui fari, che al posteriore sono di serie a Led. A richiesta è possibile avere quelli a matrice Iq.Light all’anteriore per migliorare ulteriormente la visibilità nella guida notturna.
L’aggiornamento stilistico è assai più contenuto rispetto a quello tecnologico, che beneficia delle innovazioni apportate con il marchio Iq.Drive, il brand del gruppo che identifica le funzioni di assistenza che anticipato la guida autonoma. Il nuovo volante capacitivo diventa l’interfaccia tra l’uomo e la macchina perché, ad esempio, rileva se chi guida tiene le mani sul volante quando il Travel Assist è in funzione. Se il conducente le toglie per più di dieci secondi diversi segnali lo sollecitano a riprendere il comando all’auto, altrimenti la vettura si ferma. Questa tecnologia è una delle tante con cui la nuova Passat viene proiettata nel futuro. Altre funzioni sono Emergency Steering Assist, che interviene sui freni per aumentare la sicurezza nelle manovre di scarto per evitare un ostacolo, l’Adaptive Cruise Control predettivo, che con il cambio automatico Dsg diventa anche assistente alla guida quando si precede incolonnati. Poi ci sono l’evoluzione del Lane Assist che riconosce anche le banchine erbose, il Side Assist che aiuta anche l’uscita dal parcheggio (oltre al vero e proprio assistente per infilare l’auto in uno stallo), il Front Assist con riconoscimento pedoni e l’assistente di manovra con rimorchio (Trailer Assist). Il servofreno elettromeccanico (eBkv) diventa di serie sull’intera gamma.

Anche sul fronte dei motori la rivisitata generazione della Passat offre grandi novità. Una riguarda la variante ibrida plug-in, cioè la Gte, e l’altra il nuovo diesel 2.0 litri evo da 150 cavalli. Con 55 chilometri di autonomia a zero emissioni calcolati nel nuovo ciclo Wltp (equivalgono a circa 70 in quello Nedc, solo per avere un termine di paragone), la Passat Gte si presta ad impieghi decisamente urbani. Poiché la percorrenza media quotidiana si aggira attorno ai 40 chilometri, alcuni pendolari trovano perfino una risposta assolutamente sostenibile dal punto di vista ambientale. Ma la Passat è tutto fuorché un’auto destinata agli spostamenti brevi. La nuova batteria della Gte ha una capacità maggiorata del 31% e passa dai precedenti 9,9 kWh ai futuri 13. Oltre all’hardware, per così dire, Volkswagen è intervenuta anche sul software: «La riconfigurazione delle modalità di gestione ha semplificato considerevolmente il modo di mantenere una parte di carica della batteria sufficiente a circolare nell’area di destinazione di una città», informa la casa tedesca.

I vantaggi negli impieghi cittadini sono evidenti, a cominciare dall’accesso (anche gratuito) a determinate zone di molte città. In questa variante, il modello anticipa di due anni i nuovi parametri europei che entreranno in vigore nel 2021: è già Euro 6d. Il sistema ibrido abbina un’unità elettrica da 115 cavalli al turbo benzina da 156 per un totale di 218 di potenza complessiva. A seconda del tipo di presa alla quale è collegata (230 o 360 Volt), il rifornimento di energia alla nuova Passat Gte può venire completato tra 4 e 6 ore e un quarto. Il caricabatterie è da 3,6 kW. L’unità evo da 150 cavalli, già impiegata da Audi, è considerata la base dei futuri motori a gasolio: tra quelli esaminati finora, un organismo indipendente l’ha valutata come quella a gasolio più pulita in assoluto. Il resto della gamma è certificato Euro 6d-Temp. Le unità a benzina (1.5 litri da 150 cavalli, 2.0 da 190 e 272) montano il filtro antiparticolato, mentre quelle a gasolio (1.6 litri da 120 cavalli e 2.0 da 190 e biturbo da 240) anche il catalizzatore SCR.
 

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Venerdì 26 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 11:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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