La nuova 308

Peugeot, la 308 si rifà il trucco per restare al vertice. Sia la berlina che la wagon hanno la capacità di coniugare eleganza e praticità

di Sergio Troise
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I SUV/crossover di media dimensione hanno fatto la fortuna di Peugeot, con i modelli 3008 e 5008 capaci di farsi apprezzare su un mercato sempre più propenso a premiare lo spazio, la guida alta, la versatilità. Ma tutto ciò non ha indotto la Casa francese ad abbandonare il primo amore, ovvero le berline e le station wagon, soprattutto quelle del cosiddetto segmento C, auto di medie dimensioni, tuttora apprezzate da chi privilegia i valori del design, il piacere di guida e il comportamento dinamico. Auto simbolo di questa categoria dura a morire è la Peugeot 308, ovvero uno dei modelli più venduti del segmento in numerosi paesi, Italia compresa. E allora, ecco pronto, dopo quattro anni dall’ultimo aggiornamento, un restyling mirato a tenere alta l’immagine e la forza di questo modello, proposto non solo con le varianti di carrozzeria berlina/station wagon, ma anche con una gamma completa di propulsori, che comprende il benzina mild-hybrid, l’ibrido plug-in, l’immortale Diesel e il full electric.

La nuova gamma della 308 viene prodotta in Francia, nello stabilimento di Mulhouse e sarà disponibile in Italia entro la fine dell’autunno in cinque allestimenti (Style, Allure, GT, Business e GT Exclusive). Il listino parte da 33.140 euro con rincari fin oltre i 45.000 euro per le ibride e l’elettrica (1.000 euro in più per le station wagon), ma sono in arrivo gli incentivi statali, che potrebbero dare una bella spinta agli ordini.

Il restyling estetico, come detto, non comporta rivoluzioni. Sia la berlina che la familiare fondamentalmente conservano l’aspetto del modello che vanno a sostituire, ma si distinguono (a un occhio attento) per qualche affinamento aerodinamico e, soprattutto, per un dettaglio ben visibile sul frontale: un emblema illuminato, una vera e propria firma del marchio posizionata al centro della calandra. Per il resto gli aggiornamenti riguardano dettagli, come le luci sottili collegate da una fascia nera lucida che caratterizzano il posteriore, o i cerchi in lega diamantati (per ora previsti solo negli allestimenti Allure, GT e GT Exclusive) disponibili nelle misure da 17 e 18 pollici, in alternativa a quelli con finitura in alluminio nero previsti per gli allestimenti Style e Business.

Ma al di là di certi ritocchi, sia la berlina che la station wagon si fanno apprezzare per la capacità di coniugare eleganza e praticità. Un valore, quest’ultimo, legato agli spazi per il carico, che per le versioni alla spina si riducono un po’, ma nel migliore dei casi raggiungono, sulla wagon, 608-1.631 litri, ben sfruttabili e modulabili. Ciò grazie anche alla possibilità di ribaltare i sedili della seconda fila divisi in tre parti (40/20/40) e di aprire il portellone sfruttando un comando elettrico.

Gli interni si fanno apprezzare per i materiali di alta qualità, come l’alluminio e l’alcantara (sostanzialmente uguali a quelli del modello uscente) e si confermano ostinatamente legati al famoso Peugeot i-cockpit, che qui raggiunge una delle sue espressioni più raffinate, con un quadro strumenti head-up, il solito volante compatto e un’ergonomia studiata per fare in modo che tutto sia naturalmente posizionato davanti agli occhi del guidatore, a cominciare dal touchscreen centrale da 10 pollici. Le linee sono pulite e integrano perfettamente il quadro strumenti e i comandi principali, compresi quelli situati nella parte centrale del cruscotto, che è leggermente orientato verso chi si trova al volante. Apprezzabili la nuova grafica 3D del quadro strumenti digitale (non di serie su tutte le versioni) e i pulsanti virtuali e personalizzabili che si trovano sotto lo schermo centrale dell’infotainment, permettendo, con un semplice tocco, di accedere rapidamente a funzioni come il climatizzatore, la radio o le applicazioni mobili.

Le motorizzazioni disponibili, come detto, sono 4. La mild-hybrid si fonda sul motore a benzina 1.2 PureTech 3 cilindri da 136 cv, abbinato a un motore elettrico integrato in un nuovo cambio a doppia frizione elettrificato a 6 velocità (e-DCS6). Questo sistema micro-ibrido a 48V recupera energia in decelerazione e supporta il motore a benzina nelle partenze e nei transitori, riducendo i consumi e consentendo anche di guidare in modalità elettrica per oltre il 50% del tempo in città.

Il modello plug-in, ovvero ricaricabile a una presa di corrente, sfrutta l’abbinamento tra l’1.6 turbo da 150 cv e un motore elettrico collegato a una batteria da 17 kWh, per una potenza complessiva di 195 cv. L’autonomia in modalità elettrica è di 85 km (20 km più del modello uscente). In questo caso è nuovo pure il cambio doppia frizione 7 marce al posto del convertitore di coppia.

Per chi proprio non vuole convertirsi al cambio generazionale in atto, Peugeot propone ancora, come detto, il sempreverde Diesel 4 cilindri 1.5 da 131 cv/300 Nm, che abbinato a un cambio automatico a 8 rapporti assicura la capacità di macinare chilometri senza incubi da ricarica (quelli che potrebbero avere coloro che opteranno per la 308 E, di cui leggete in altro articolo).

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lunedì 13 ottobre 2025 - Ultimo aggiornamento: 10:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA