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Concepita per stupire sul ghiaccio e in condizioni estreme, Polestar 2 Arctic Circle è la seconda one-off svelata dal brand svedese su base della berlina a batteria. Alcune finiture della carrozzeria strizzano l’occhio al mondo dei rally, come i fari a LED supplementari nel frontale, oltre alle piastre protettive in fibra di carbonio nel sottoscocca. Completano l’allestimenti i cerchi OZ Racing da 19 pollici e la livrea grigio opaco con grafiche bianche e numero di gara. Sul piano tecnico le modifiche hanno interessato soprattutto l’assetto, rialzato di 30 mm e rivisto con molle più morbide e nuovi ammortizzatori ™hlins con tarature specifiche.
La massima presa sulla neve viene fornita da pneumatici invernali chiodati misura 245/35, mentre l’impianto frenante è firmato Brembo. La potenza è stata elevata a 476 Cv rispetto ai 408 della versione standard, anche per sfruttare al meglio la funzione launch control specifica per la guida sulla neve, attivabile dai paddles al volante. Joakim Rydholm, ingegnere capo del telaio di Polestar, sostiene la massima utilità dei test in ambienti così estremi. «La messa a punto di un telaio su neve e ghiaccio ci consente di sviluppare le nostre auto con la massima precisione. Con livelli di aderenza così bassi - prosegue Rydholm - possiamo perfezionare la dinamica fin nei minimi dettagli. Questo è il mio posto preferito in assoluto per sviluppare le auto».