Fiat mantiene primato volumi nel gruppo Stellantis. Ha quota del 20,9% in Brasile, 11% in Italia, 11,5% in Turchia e 60% in Algeria
Stellantis, la caduta non si arresta: -24,6% a 30.817 immatricolazioni novembre, -9,4% nel 2024
Fiat, versatilità al potere ed uno stile attraente. Pronto il rilancio grazie a modelli in linea con il suo Dna. Inizia la Grande Panda
MILANO - C’è stata un’epoca in cui le auto non erano né connesse, né elettriche, né autonome. Al posto del navigatore satellitare c’erano le cartine del Touring Club, i sistemi di assistenza alla guida erano costituiti dai richiami di spazientiti mariti costretti a sorvegliare le prime donne che si cimentavano al volante e, quanto alla sicurezza, ci si affidava a... San Cristoforo, il santo protettore degli automobilisti, la cui immagine spopolava sui posacenere attaccati con una calamita ai cruscotti dell’epoca. Erano gli anni cinquanta, anni del boom economico, della ritrovata serenità dopo i lutti e le rovine della guerra.
Gli anni della Dolce Vita.
Fu in quelle atmosfere che nacquero le auto fuoriserie, non solo sportive ad alte prestazioni, ma anche originali “variazioni sul tema” delle utilitarie (pardòn, oggi si dice citycar) più diffuse: come la 500, l’auto che dal 1957 ha regalato a tutti la possibilità di muoversi su quattro ruote, l’amica del cuore che ha accompagnato una generazione di italiani (e non solo) verso il primo lavoro, il primo viaggio, il primo amore. Su quella base vennero dunque realizzate vetturette senza portiere, con una tendina al posto del tetto e panchette in vimini al posto dei sedili. La più diffusa si chiamava Jolly, la costruiva la carrozzeria Ghia su licenza Fiat, e la esportò persino negli Usa. Era un’auto balneare e perciò venne soprannominata Spiaggina, nomignolo che le è rimasto appiccicato, fino al punto da convincere la Fiat di oggi a realizzarne una edizione moderna, rievocativa, e chiamarla proprio così: Spiaggina ’58, dove il numero indica l’anno di nascita dell’antenata (poi rimasta in produzione fino al 1969). E 1958 saranno gli esemplari di questa edizione limitata della 500 di nuova generazione, quella nata nel 2007 grazie al genio creativo di Roberto Giolito, impareggiabile designer oggi assegnato all’heritage di FCA.
La Spiaggina degli anni 50/60 costava quasi il doppio della normale ed era l’auto giocattolo di divi, star e vip dell’epoca. Ne hanno posseduta una Aristotele Onassis, Lindon Johnson, Yul Brinner, Enrico Berlinguer, Silvio Berlusconi… la si vedeva girare a Capri, Taormina, Portofino, in Costa Azzurra, mete predilette del jet-set dell’epoca: luoghi simbolo di un’epoca spensierata, nella quale ci si poteva incantare per un’auto da spiaggia, sì, ma anche sognare al cinema con Haudrey Hepburn e Gregory Peck, Jean Paul Belmondo e Brigitte Bardot… nella Tv in bianco e nero spopolavano le Blue Bell e le soubrettine di Carlo Dapporto, nei locali della notte erano familiari le voci di Marino Barreto e Van Wood, Bruno Martino e Renato Carosone, mentre a Sanremo erano di casa Nilla Pizzi e Claudio Villa, Jonny Dorelli e Domenico Modugno.
«Il colore Azzuro Volare della 500 Spiaggina ‘58 intende riportarci proprio a quel Sanremo del ‘58 in cui Modugno cantava per la prima volta, assieme a Dorelli, “Nel blu dipinto di blu”, la famosa canzone da tutti conosciuta come Volare» dice Luca Napolitano, responsabile del marchio Fiat per l’area Emea (Europa, Africa, Medio Oriente). «Questa edizione limitata dei giorni nostri è il regalo che abbiamo voluto fare alla 500 per il suo compleanno, che è caduto il 4 luglio, e per i 60 anni della prima Spiaggina», aggiunge il manager, sottolineando come la nuova serie limitata sia «una macchina del tempo, piena di citazioni della Dolce Vita».
A differenza della Spiaggina del 1958, quella di oggi, comunque, non si discosta molto dal modello di serie: in pratica è una versione speciale della Cabrio, caratterizzata da raffinati elementi di design e da una ricca dotazione in linea con i tempi moderni (navigatore, sensori di parcheggio, climatizzatore, radio Uconnect HD LIVE, touchscreen, predisposizione Apple CarPlay e compatibilità Android, display da 7 pollici).
Ma nell’abitacolo la plancia riprende il colore esterno azzurro, mentre per i sedili è stata adottata una soluzione tipicamente vintage, con seduta grigia a strisce e lunetta superiore in avorio. In casa Fiat, del resto, sono esperti di serie speciali della 500: dal 2007 ne hanno realizzate una trentina. Operazioni di marketing che hanno contribuito al successo commerciale: la 500 è diventata infatti un fenomeno globale, come dimostrano gli oltre due milioni di esemplari venduti in più di cento Paesi del mondo, con l’80% dei volumi realizzati fuori dall’Italia.
Il prezzo della Spiaggina ‘58 non si discosta da quello della 500 Cabrio di serie: il listino parte infatti da 16.750 euro (formula Menomille) per la 1.2 benzina (ma fanno parte della gamma tutte le motorizzazioni già presenti sulle altre 500). Molto di più potrebbe costare la specialissima Spiaggina realizzata dal Garage Italia di Lapo Elkann. Ma questa è un’altra storia.