La Seat Tarraco

Seat Tarraco è sicura e tecnologica: uno spettacolo nel deserto del Sahara

di Cesare Cappa
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ERRACHIDIA - Per quanto la definizione di Suv sia abbastanza chiara sulle reali possibilità di questa tipologia di veicoli, nulla vieta di provare ad impiegarli come fossero fuoristrada. Per una volta la dimostrazione di forza dell’elettronica è tale da non far rimpiangere la meccanica. Allo stesso modo nulla vieta di immaginare Seat Tarraco come l’auto ideale per navigare lungo le dune del deserto. E non un deserto qualsiasi, ma forse quello più celebre al mondo: il Sahara. Caso emblematico in cui tra il dire e il fare c’è di mezzo la sabbia. Dalla teoria alla pratica il passo è stato breve, tanto che Seat ha organizzato un vero e proprio Desert Camp nei pressi della zona di Erfoud. Città del Marocco, nella provincia di Errachidia, nella regione di Draâ-Tafilalet. Pochi i chilometri che la separano dall’Algeria. Un mix di dune e terra che catapulta in una dimensione inedita, sia per Tarraco, sia per chi ha partecipato a questa inusuale esperienza di guida.
 

Tutto di serie, come fabbrica l’ha fatto. Solo un accorgimento di cui tenere nota: le gomme con cui solitamente è equipaggiato il Suv di Casa Seat sono state sostituite con un modello All Season. Una variabile decisamente più affine allo sterrato, utile a “masticare” gli infiniti granelli di sabbia che abbiamo incontrato lungo i sentieri del Sahara. Parlare di vere e proprie strade sarebbe aleatorio. Ci sono piuttosto delle porzioni di deserto battuto. Il vantaggio odierno è dettato dalla presenza di applicazioni che ti consentono di “navigare” in un contesto come questo. Perché come facciano ad orientarsi da queste parti rimane davvero un mistero.

Riflessioni che nulla tolgono al potenziale di Tarraco nel deserto. Al di là di accorgimenti come quello degli pneumatici, ci sono poi alcune peculiarità da considerare quando si è alla guida. Il riferimento all’elettronica di prima, è anche legato al fatto che bisogna saper sfruttare al massimo il potenziale in dote al sistema a quattro ruote motrici 4Drive. E che per una volta le differenze tra le diverse modalità di guida abbiano una finalità utile a questo scopo. Così in primis bisogna settare i parametri del 4Drive sul modo off-road. In questo modo la risposta dell’acceleratore segue una “curva” caratteristica adatta ad un impiego di Tarraco in fuoristrada. Segue a ruota il cambio DSG a 7 marce. L’altezza da terra rimane invece invariata, pari a 201 mm. Mentre l’angolo di attacco di 19,1° e quello di uscita da 21,4° sembrerebbero più utili ad arrampicarsi su di un marciapiede per accaparrarsi un parcheggio, piuttosto che a conquistare una duna. Anche perché tutto dipende dallo stile di guida: motore sempre in presa e marce basse. Costanza è la parola d’ordine, fiducia è invece quella che bisogna riporre nell’elettronica. Una fiducia ripagata dall’esperienza nel Sahara con Seat Tarraco.
 

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Mercoledì 22 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 14:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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