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Nel 2014, quando venne svelata, la Bmw Serie 2 Active Tourer suscitò reazioni contrastanti, ma in prevalenza tutt’altro che entusiastiche. Agli occhi dei più rigorosi appassionati della Casa di Monaco, vedere il badge con l’elica bianca e blu sul cofano di una vettura a trazione anteriore venne interpretato come un tradimento, un delitto di lesa maestà capace di incrinare il mito di una sportività da sempre affidata alla spinta delle ruote posteriori.
Giudizi e pregiudizi oggi dimenticati da una vettura che ha avuto un ruolo pionieristico per il marchio bavarese (introducendolo nel mondo – fino ad allora del tutto inesplorato – delle monovolume e aprendo l’era dei a 3 cilindri, magari meno esaltanti ma più coerenti con l’esigenza di ridurre consumi ed emissioni) e ha saputo conquistare nuovi clienti e diffusi apprezzamenti su molti mercati, in primis quello italiano.
Non è un caso che Massimiliano Di Silvestre, numero uno di Bmw Group Italia, abbia scelto proprio la nuova Active Tourer come testimonial della “House of Bmw”, la prestigiosa location di rappresentanza appena inaugurata nel cuore di Milano con in vetrina un esemplare della new entry che ha fatto in tal modo la prima apparizione pubblica nel nostro Paese.
Nell’intervento del top manager la seconda generazione del Suv è stata salutata come grande protagonista – soprattutto in ottica italiana – dell’offensiva di prodotto che Bmw ha annunciato per il 2022 e che prende il via proprio con la Serie 2 Active Tourer, il cui lancio commerciale è previsto per il 26 febbraio.
Rispetto al modello che si appresta a sostituire, la new entry rappresenta un salto significativo dal punto di vista estetico e per i contenuti tecnologici che la collocano al vertice del segmento. Le nuove proporzioni e il trattamento pulito e lineare delle superfici fanno esplicito riferimento al mondo dei crossover, mentre nel frontale la griglia di dimensioni maggiorate ben si sposa con la sottile cornice dei gruppi ottici full Led di serie, ma disponibili in opzione anche nella versione adattiva che comprende l’illuminazione in curva, la gestione automatica degli abbaglianti e le luci integrate per il maltempo.
A rafforzare visivamente l’impressione di una vettura che esprime un dinamismo superiore a quella che l’ha preceduta concorrono l’accentuata inclinazione del montante anteriore, le maniglie a filo delle portiere e la fluida “parata” dei finestrini laterali suddivisi in quattro sezioni e chiusi posteriormente da un montante particolarmente sottile. Il tutto condito da un Cx di 0,26 che testimonia di un’eccellenza aerodinamica con positive ricadute sia sulle prestazioni, sia sull’efficienza complessiva.
Gli indizi di un’auto completamente nuova si ritrovano, amplificati, nell’abitacolo che non solo ripropone gli elevati standard qualitativi del marchio nella scelta dei materiali e nella cura delle finiture, ma testimonia anche di un’evoluzione tecnologica che colloca questo modello ai vertici della categoria di competenza, con soluzioni e dispositivi spesso ereditati dai modelli superiori del ricco portafoglio prodotti di Monaco. A dare il segnale più evidente di questa vocazione hi-tech sono il grande display curvo e avvolgente nel quale sono integrati i due schermi digitali, quello da 10,25 pollici del quadro strumenti e quello da 10,7 pollici delegato alla gestione del sistema di navigazione e infotainment, oltre che di numerose funzionalità della vettura.
La versatilità degli interni si traduce in un miglioramento dello spazio (e del comfort) a disposizione dei passeggeri grazie ai sedili multi-regolazione di nuova concezione, con quelli anteriori che a richiesta possono essere del tipo sportivo, anche con regolazione elettrica dotata di memoria, supporto lombare e funzione massaggio. La possibilità di far scorrere in avanti di 13 cm i sedili posteriori – frazionabili in proporzione 40-20-40 – aumenta di 90 litri la capacità di carico, che spazia da 406 a 1.455 litri a seconda della consistenza dell’equipaggio.
Nell’offerta 2022 di un brand fortemente orientato all’elettrificazione come presupposto della mobilità del futuro la nuova Serie 2 Active Tourer resta almeno per ora ancorata alla tradizione che sembra ancora rispondere alle preferenze della clientela italiana: al lancio, infatti, sarà disponibile con motorizzazioni termiche di ultima generazione, tutte abbinate alla trasmissione Steptronic doppia frizione a 7 rapporti.
La gamma comprende la 218d con il turbodiesel a due stadi 2.0 da 150 cv, la 218i con il tre cilindri a benzina 1.5 da 136 cv e la 220i che dispone del medesimo propulsore, ma con potenza aumentata a 176 cv. Quest’ultima variante, assieme alla top di gamma 223i con il 4 cilindri 2.0 da 218 cv, rappresenta per il momento l’unica concessione all’elettrificazione rappresentata dalla tecnologia mild-hybrid a 48 V che mette a disposizione 19 cv aggiuntivi erogati dal motore elettrico. Ma solo fino a luglio, quando a completare l’offerta arriveranno le 225e e 230e, ibride plug-in con trazione integrale xDrive, potenze rispettive di 245 e 326 cv, emissioni di CO2 nel ciclo di prova Wltp comprese tra 22 e 30 g/km e la promessa di 80 km di autonomia elettrica.