Barum Rally Zlìn: Stritesky (Skoda) centra il primo successo in casa, Paddon (Hyundai) insegue
Škoda, risultati di vendita solidi nel 1° semestre 2024: +3,8%. E in autunno arriverà il Suv compatto Elroq
Rally d’Estonia: Linnamäe (Toyota) sconfigge Virves (Skoda), Paddon (Hyundai) nuovo leader di campionato
Cambia pelle il Kodiaq, il Suv più grande dell’offerta Skoda che, giunto alla seconda generazione, si propone con un look profondamente rinnovato, spazi più generosi, un livello superiore di sostenibilità e un’ancor più accentuata attenzione alla sicurezza. Sono cambiamenti fondamentali per un modello strategico che, come ricorda il Ceo del marchio Klaus Zellmer, «sin dal lancio nel 2016 è stato un vero punto di svolta per il brand, svolgendo un ruolo cruciale nella sua crescita e riscuotendo un costante successo tra i nostri clienti. La nuova generazione ha tutte le carte in regola per continuare su questa strada».
Un successo testimoniato dagli 866.100 esemplari finora consegnati ai clienti di 60 Paesi del mondo (sul podio dei singoli mercati, nell’ordine, Germania, Regno Unito e Repubblica Ceca) che gli hanno consentito di conquistare oltre 40 significativi riconoscimenti internazionali e diventare il secondo Suv più venduto del marchio, preceduto solo dal più piccolo Kamiq.
Tra gli elementi distintivi che il cambiamento ha portato in dote al nuovo modello c’è senza dubbio l’aspetto esterno che, spiega il responsabile del design Oliver Stefani, introduce numerosi elementi che anticipano il futuro linguaggio stilistico battezzato “Modern Solid” e basato su forme fluide che concorrono al miglioramento dell’aerodinamica, confermato dal relativo Cx sceso a 0,282.
Tra gli elementi estetici distintivi troviamo il frontale dalla calandra esagonale tipica del brand sopra la quale si nota il logo rivisitato con finitura opaca, la stessa che si ritrova nel lettering Skoda posizionato al centro del portellone, tra il lunotto e lo spazio riservato alla targa. Inferiormente la calandra è “sottolineata” da una presa d’aria a nido d’ape, mentre a richiesta è possibile inserire tra gli elementi verticali 14 “fili” luminosi che visivamente formano una suggestiva striscia di luce che collega i gruppi ottici.
A proposito di questi ultimi, sempre in opzione – ma di serie nel caso dell’allestimento top di gamma Style – si può ottenere una novità assoluta per il marchio ceco: i fari Led Matrix di seconda generazione che, grazie ai segmenti luminosi aumentati del 50%, garantiscono un’emissione luminosa più potente. I gruppi ottici sono costituiti da due moduli Bi-Led – abbaglianti e anabbaglianti – disposti uno sopra l’altro, separati da una sottile striscia di Led a forma di freccia che funge da luce diurna, luce di posizione e indicatore di direzione. Verso l’interno, racchiusi nella stessa calotta, ci sono i 36 segmenti luminosi Matrix, responsabili della gestione “intelligente” dell’illuminazione.
La rivisitazione della vettura, sviluppata sulla piattaforma modulare trasversale Mqb Evo, ha riguardato soprattutto gli spazi interni che ora, grazie anche al diverso andamento del volume di coda nonché alla lunghezza cresciuta a 4.758 mm (60 in più del modello precedente), regala ai passeggeri uno spazio e un comfort davvero rimarchevoli. Di queste modifiche beneficia anche la capacità di carico, compresa tra 910 e 2.105 litri nella configurazione a 5 posti e tra 340 e 2.035 litri nel caso di quella a 7 posti, disponibile senza differenza di prezzo.
La ricerca della sostenibilità trova espressione negli interni, dove i tessuti utilizzati per il rivestimento dei sedili e del padiglione, nonché per i tappeti dell’abitacolo e del bagagliaio contengono del poliestere riciclato, mentre tra le Design Selection la Lounge prevede un mix di filati riciclati e lana naturale e la Suite propone la pelle conciata in modo ecologico utilizzando i residui della lavorazione dei chicchi di caffè.
Quando si parla di sensibilità ambientale riferita al mondo dell’auto, non si può ovviamente prescindere dalle motorizzazioni. In quest’ottica, il testimonial più green del Kodiaq di seconda generazione è rappresentato senza dubbio dalla versione iV che abbina il motore 1.5 turbo a benzina da 150 cv a un’unità elettrica, creando un sistema da 204 cv complessivi con trazione anteriore e cambio automatico Dsg doppia frizione a 6 rapporti che promette 100 km di autonomia elettrica con emissioni di CO2 contenute in 9 g/km.
La ricarica dal 10 all’80% della batteria da 27,5 kWh richiede 2,5 ore con una presa da 11 kW collegata a una wallbox domestica o a un punto di ricarica in corrente alternata. Bastano invece 25 minuti per completare la stessa operazioneaffidandosi a una colonnina di ricarica rapida (fino a 50 kW) in corrente continua. Inutile ricordare che – come tutte le ibride – anche il grande Suv ceco rigenera parzialmente la batteria quando si frena o si rilascia l’acceleratore. Tra le informazioni specifiche fornite dal sistema di infotainment ci sono quelle relative a posizione e disponibilità delle stazioni di ricarica.
Il cambio doppia frizione, ma a 7 marce, accompagna le altre motorizzazioni disponibili sul mercato italiano, è cioè il turbo 1.5 a benzina da 150 cv con tecnologia mild-hybrid a 48 V e il turbodiesel 2.0 Tdi Evo declinato nei livelli di potenza di 150 e 193 cv, quest’ultima riservata alle versioni a trazione integrale. Proposto nei livelli di allestimento Selection, Executive e Style, il nuovo Kodiaq si presenta al pubblico italiano con prezzi compresi tra 40.700 e 52.550 euro.