Alpine, il brand sportivo del Gruppo Renault, mette la freccia e imbocca una strada differente rispetto a uella percorsa in precedenza e nell'ultima fase sotto la gestione della capogruppo e del suo ceo Luca de Meo. Non più solo berlinette e city car 'pepate' (anche nella recente versione 100% elettrica) ma anche modelli di maggiori dimensioni, con caratteristiche idonee a competere con il mondo delle varie Amg, M e RS di provenienza tedesca. Lo fa partendo dalla A390_β, la prima Alpine definita 'sport fastback' 100% elettrica - che sarà al centro della presenza all'imminente Salone dell'auto di Parigi - e che a livello di Concept prefigura una nuova dimensione nell'universo sportivo del marchio. Quando il modello di serie che ne deriverà sarà sul mercato (2025) quindi dopo la piccola A290 e prima della futura A110 elettrica Alpine completerà la gamma di tre vetture idealmente ospitate nel Dream Garage del brand, cioè l'offerta di modelli destinati a soddisfare tutti gli appassionati di guida. Il nome A390_β segue la nomenclatura di Alpine, che combina una A seguita da tre numeri. Il 3 si riferisce alle dimensioni del veicolo e il 90 a modelli per l'uso quotidiano.
La lettera greca beta si riferisce alla fase intermedia di sviluppo prima del lancio ufficiale dell'auto di serie. Come è stato sottolineato durante la presentazione in anteprima a Parigi, l'idea di base è stata quella di trasformare una 'bestia' da corsa come l'iconica A110 in una quattro porte cinque posti capace di offrire un'esperienza di guida molto più sportiva rispetto alle altre coupé. «A390_β anticipa la futura nostra sport fastback - Philippe Krief, ceo di Alpine - che abbiamo progettato come una A110 a 5 posti. La dualità tra lo spirito racing e la raffinatezza di questa show car incarna le prestazioni e l'esperienza di guida che offriremo dal 2025 in poi nel nostro veicolo di serie, prodotto in Francia presso la storica Manifattura di Dieppe. Più che la promessa di un'esperienza Alpine al 100%, è un impegno autentico». Anche se non sono stati forniti elementi dettagliati sul sistema propulsivo e sulle prestazioni, se non che l'auto è disegnata sulla piattaforma AmpR Medium, cè da attendersi che la A390 punti a diventare l'ambasciatrice dell'eccellenza tecnologica di Alpine e del Gruppo stesso, con un comportamento dinamico fuori dal comune. Lo dimostra anche la coraggiosa scelta - che difficilmente si ritroverà nel modello di serie - del sedile per il pilota ispirato, assieme al volante, alle monoposto di Formula 1 e trasformabile per mutare il rapporto uomo-veicolo. E' stato anticipato anche che questa fastback sportiva sarà dotata di tre motori elettrici sviluppati espressamente da Alpine - uno davaanti e due dietro - per realizzare un innovativo sistema AWD.
Questo schema di trazione integrale (non permanente) sarà gestito da un sistema intelligente dotato di Active Torque Vectoring interamente sviluppato in azienda. Dalle esperienze di Le Mans arriva invece la speciale attenzione all'aerodinamica con un flying bridge anteriore che migliora il flusso d'aria diretto sulla parte superiore del veicolo. E con la griglia microforata che guida l'aria nel miglior modo possibile, mentre le ampie prese d'aria laterali creano una cortina d'aria per accelerare il flusso naturale. Nella parte posteriore spicca una pinna centrale che pur nelle dimensioni più ridotte è un riferimento alle Alpine della 24 Ore. Questo elemento verticale, spiegano gli esperti della Casa di Dieppe, è destinato in una vettura stradale a migliorare fluidità e stabilità.