Dacia, dal low-cost al value for money in due decenni ha reinventato il proprio modo di essere
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E’ in rampa di lancio un’auto che potrebbe dare una scossa al mercato dei veicoli elettrici. E’ la Spring di nuova generazione, citycar a emissioni zero in arrivo dalla Cina, dove viene costruita dai partner orientali della rumena Dacia, marchio di proprietà della francese Renault specializzato nel proporre modelli con il miglior rapporto qualità/prezzo. E’ stata presentata in primavera, in estate si sono aperti gli ordini, da ottobre il via libera alle prime consegne. Tutto ciò con un preciso obiettivo: dare una scossa al mercato delle auto elettriche, che in tutta Europa, Italia in testa, non decolla, condizionato da prezzi di listino elevati e dall’insufficiente rete di distribuzione dell’energia.
L’arma principale su cui fanno affidamento in casa Dacia è il prezzo: 17.900 euro per l’entry level di una gamma che comprende anche due varianti più dotate (e più costose). Davvero poco se si considera che la Spring è un’auto a 5 porte, con tipica carrozzeria da crossover, sia pure di dimensioni compatte (poco più di 3,70 metri), in grado di soddisfare le esigenze di una famiglia media (purché ci si accontenti dei 4 posti omologati), muovendosi a emissioni zero con un’autonomia di 225 chilometri.
Rispetto alla prima serie del 2021, uscita di produzione dopo essere stata venduta in 150.000 unità nel mondo (nel 2023 la terza elettrica più venduta in Europa), la nuova Spring esibisce un aspetto più accattivante, in virtù di un design esterno e interno completamente rinnovato, che ne fa un esempio di “segmento A” senza complessi. Basti dire che il tetto è l’unico componente della carrozzeria lasciato inalterato rispetto al modello precedente. Per il resto, l’auto ha ora un aspetto più robusto, ispirato alla nuova immagine di Dacia, felicemente sperimentata sull’ultima generazione di Duster, dove linee semplici ed essenziali, in alcune parti scolpite come sul frontale e sul cofano, riescono a conferire comunque un’immagine di forza e di efficienza, sottolineata anche dalle protezioni laterali (ampi fascioni neri antiurto) e dall’esclusione di cromature.
La personalità dello stile è sottolineata, inoltre, dagli sticker con grafica contemporanea che rivestono i paraurti anteriore e posteriore nell’allestimento Extreme. E poi, i cerchi da 15 pollici, ora di serie nelle versioni dotate di motorizzazione da 65 cv e dotati di coprimozzo stilisticamente molto elaborati, contribuiscono a conferire robustezza all’insieme. Stranamente, però, non sono più di serie le barre sul tetto (disponibili solo come optional). Pare che il taglio si spieghi con la necessità di ridurre il peso e guadagnare qualcosa in aerodinamica, a tutto vantaggio dell’autonomia.
In effetti, con una massa a vuoto di 984 kg (nell’allestimento superiore Extreme) la nuova Dacia Spring è l’unica auto 100% elettrica in Europa a non superare la tonnellata. A parità di allestimento, il peso dell’auto aumenta di soli 6 kg (ossia +0,6%) rispetto alla precedente versione. Ma l’autonomia – peso a parte – è legata ovviamente all’alimentazione elettrica. Che non è sempre uguale. Le motorizzazioni e le batterie disponibili sono infatti due: quella da 65 cv/48 kW è la più prestazionale, e viene proposta sia sul primo allestimento Expression, sia sulla versione Extreme, assicurando il passaggio in accelerazione da 0 a 100 km/h in 13,7 secondi. La versione meno potente (45 cv) si adatta di più all’uso urbano ed è disponibile esclusivamente nell’allestimento Expression. In entrambi i casi il consumo energetico è interessante, al di sotto dei 13,5 kWh/100 km (per la versione da 65 cv) e dei 14,1 kWh/100 km (per quella da 45 cv) con costi di gestione assai contenuti.
La batteria compatta da 26,8 kWh è tarata con precisione per rispondere alle esigenze e agli stili di vita degli utenti della nuova Spring, senza compromettere, con un peso eccessivo, le prestazioni complessive. Come detto, l’auto assicura così 225 km di autonomia in tutte le versioni. Un’autonomia più che adeguata per clienti che – non dimentichiamolo – percorrono in media 37 km al giorno, consentendosi quindi di riportare la batteria al 100% di carica semplicemente con una presa domestica durante la notte. L’auto è dotata di serie di caricabatterie in corrente alternata da 7 kW che permette di ridare alla batteria dal 20 al 100% di energia, utilizzando una presa domestica, in meno di 11 ore, In alternativa è possibile anche utilizzare una wallbox da 7 kW, per un “pieno” di energia in 4 ore. Inoltre è disponibile in opzione anche un caricabatterie in corrente continua da 30 kW per una ricarica rapida dal 20 all’80% in 45 minuti. Ad arricchire i contenuti di questa piccola citycar a emissioni zero c’è anche la frenata rigenerativa, che si attiva selezionando la modalità B con il nuovo comando del cambio.
Più pratica che mai, la nuova DACIA Spring offre inoltre, per la prima volta, una funzione di ricarica bidirezionale che contempla la funzionalità V2L (Vehicle to Load, di serie nell’allestimento Extreme). Ciò consente di utilizzarla come fonte energetica per alimentare o ricaricare dispositivi elettrici esterni all’auto, come un monopattino, una bicicletta a pedalata assistita o un barbecue elettrico. Uno specifico adattatore, che si inserisce nel connettore di ricarica dell’auto situato sotto la calandra, fornisce una presa domestica tradizionale.