Subaru, il sesto capitolo della Forester alza ancora l'asticella. Dinamica di guida evoluta e maggiore silenziosità di marcia
Toyota, Mazda e Subaru insieme per motori eco-compatibili. Focus su neutralità carbonica ma rilanciano su propulsori a scoppio
Crosstrek, la nuova frontiera della famiglia XV. Per l'ultima nata di Subaru soluzioni tecniche originali e indiscussa validità
Con una produzione annua che oscilla attorno agli 1,2 milioni di unità, la giapponese Subaru non rientra certo tra i giganti dell’automobile mondiale. Ma rispetto ad altri competitor che la precedono nella classifica vanta alcune caratteristiche – tra cui molte soluzioni tecniche originali e di indiscussa validità – che le hanno guadagnato l’apprezzamento di una clientela esigente, competente e soprattutto fedele: difficilmente chi possiede una vettura con il badge delle Pleiadi sul cofano decide di passare a un altro marchio quando arriva il momento di sostituirla.
L’evoluzione del prodotto è stata costante, ma non ha mai abbandonato il solco di una tradizione nata nel 1966: l’architettura boxer – cioè a cilindri contrapposti – dei propulsori che nei primi cinquant’anni dal lancio hanno equipaggiato oltre 16 milioni di vetture con unità a 4 e 6 cilindri, benzina e diesel (carburante abbandonato nel 2017), turbo e aspirate. Un’autentica “bandiera” tecnologica che non ha mai smesso di sventolare, e che ritroviamo nella sua interpretazione più moderna ed evoluta con il debutto, celebrato nell’anno da poco terminato, di Crosstrek, nome che rappresenta la crasi tra le parole Crossover e Trekking, per evidenziarne da un lato la categoria di appartenenza e dall’altro l’orientamento verso una fascia di clientela particolarmente sensibile alla vita all’aria aperta.
Più che un modello del tutto nuovo, si tratta in realtà della nuova generazione (la quarta) del Suv compatto XV, che ha adottato anche per le unità destinate al Vecchio Continente il nome che negli Usa lo accompagna fin dalla nascita, datata 2011. Quali che siano le sottigliezze “battesimali”, il compito assegnato alla new entry è arduo, perché deve continuare a tener alto il prestigio del prodotto forse più apprezzato del marchio, e non solo da questa parte dell’Atlantico. Lo testimoniano i risultati commerciali che parlano di 2,2 milioni di XV finora vendute nel mondo. Di queste, 127.000 hanno preso la via dell’Europa 27.000 quella del nostro Paese, dove ha costantemente superato la metà di tutte le immatricolazioni di marchio.
La novità pronta a inserirsi in questo filone si caratterizza per le proporzioni equilibrate e le linee piacevoli dettate dalla filosofia stilistica definita “Dynamic x Solid” che si propone di sottolineare la funzionalità della vettura e di evocare – almeno stando alle affermazioni dei designer – il desiderio di mettersi in viaggio e di provare nuove sensazioni di guida.
Quelle che possono sembrare semplici motivazioni di marketing o promesse destinate a restare sulla carta hanno invece trovato conferma nella prova su strada, nella quale Crosstrek ci ha piacevolmente sorpreso, rivelando un livello si comfort davvero rimarchevole per tutti i componenti dell’equipaggio e un comportamento dinamico esemplare in tutte le situazioni. In effetti anche le spiegazioni date in fase di presentazione della vettura, quando si è parlato di un approccio alla guida basato sulla considerazione della struttura del corpo umano e sviluppato in collaborazione con un folto stuolo di specialisti in ortopedia hanno cancellato alla prova dei fatti lo scetticismo iniziale.
Viaggiare sul Crosstrek si è rivelato piacevole sia in termini di postura, davvero impeccabile e gradevolmente rilassante per chi si trova al volante, sia per quanto riguarda la comodità di un abitacolo nel quale il silenzio è palpabile e la capacità di affrontare le asperità del fondo stradale senza quasi avvertire la loro presenza hanno rappresentato davvero una marcia in più per questa intrigante “creatura delle Pleiadi”. Si può dire che la nuova arrivata offra una dimostrazione incontestabile dell’impegno con cui i tecnici della casa nipponica hanno dato concretezza al concetto di “serenità alla guida” da garantire non solo al pilota, ma anche agli altri componenti dell’equipaggio, che può essere composto da cinque persone, tutte “coccolate” con la stessa attenzione e intensità.
Davvero esente da critiche il comportamento stradale garantito dalla motorizzazione mild-hybrid assistita dal cambio automatico Lineatronic Hybrid nella cui scatola è integrato il motore elettrico trifase con 16,7 cv e 65 Nm di coppia. Può essere gestito anche manualmente tramite le due levette posizionate dietro la corona del volante e offre 7 diversi rapporti di trasmissione “virtuale”. Come tutte le trasmissioni a variazione continua, sembra in affanno quando gli si chiede un’accelerazione, ma sa offrire spunti convincenti quando si mette alla frusta il 4 cilindri Boxer 2.0 da 136 cv accreditato di 182 Nm di coppia massima.
Si tratta di un propulsore della famiglia FB20 ibridizzato con opportune modifiche ai principali componenti per determinare un comportamento più “rotondo” e al tempo stesso più sobrio per quanto riguarda consumi ed emissioni. In regime di Start&Stop a farlo ripartire provvede il motore elettrico/alternatore che si occupa anche di gestire il passaggio tra la propulsione esclusivamente elettrica e l’utilizzo combinato dei due motori.
Nel listino italiano Subaru Crosstrek viene proposto in tre livelli di allestimento denominati Style, Style Xtra e Premium, i cui prezzi sono compresi tra 37.900 e 42.150 euro.