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Una base solida. Molte qualità della Forester trovano origine nella Sgp, l’acronimo di “Subaru global plattform” che identifica il pianale su cui è nata la quinta generazione. La rigidità del corpo vettura è raddoppiata, quella torsionale è cresciuta del 70%. Alla sicurezza degli occupanti concorre l’assorbimento dell’energia di un impatto, aumentata del 40%, mentre al dinamismo giova la tendenza al rollio dimezzata.
Garanzia record. Un’idea tutta (e per ora solo) italiana, lanciata in occasione del rinnovamento Forester ma valida per l’intera gamma, una prova di fiducia nel prodotto della filiale nazionale: “Subarsafe8” è una garanzia che copre per 8 anni l’intera vettura “da paraurti a paraurti”. Non prevede limiti di chilometraggio ed è legata al telaio: resta così valida per la durata residua anche in caso di vendita dell’auto.
Strategia controcorrente. In un panorama produttivo che moltiplica l’offerta, la strategia Subaru che coinvolge anche la Forester si potrebbe definire di “rinunce ragionate”. Nel 2017 la casa delle Pleiadi ha dato l’addio al diesel, l’anno successivo nel listino italiano il cambio manuale ha lasciato il posto al solo Lineartronic a variazione continua. Uscite di scena nel 2020 anche la sportiva Brz e la wagon Levorg.