Il frontale della nuova Toyota Mirai

Toyota Mirai e le altre: l'idrogeno si fa strada. Un mondo ancora ristretto, ma in progressiva crescita

di Giampiero Bottino
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Piccoli passi. Un mondo ancora ristretto, ma in progressiva crescita in base all’evoluzione della rete di distribuzione dell’idrogeno. Per ora, oltre alla Mirai, i prodotti “reali” sono la Hyundai Nexo e la Honda Clarity disponibile negli Usa. Alle fuel cell stanno lavorando anche Bmw e Jaguar Land Rover, mentre l’americana Hyperion XP-1 promette (manterrà?) 1.635 km di autonomia, 356 km orari e 0-100 in 2,2 secondi.

Aria pulita. Un esempio di innovazione Toyota è costituito dal filtro catalizzatore incorporato nella presa dell’aria che viene aspirata per alimentare le fuel cell della Mirai. Grazie a una carica elettrica posizionata sull’elemento filtrante, l’aria viene depurata – tra il 90 e il 100% – delle particelle inquinanti (anidride solforosa SO2, protossidi di azoto Nox e particolato) con diametro compreso tra 0 e 2,5 micron.

Specchietto o tv? Nell’allestimento più ricco (Essence+) la nuova Mirai offre la possibilità di commutare il retrovisore interno dalla tradizionale visione ottica a quella digitale. Lo specchietto diventa così una sorta di televisore e proietta in alta risoluzione le immagini riprese dalla telecamera posteriore, aggirando eventuali impedimenti della visuale come i poggiatesta, i bagagli o le teste dei passeggeri posteriori.

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Lunedì 3 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 04-05-2021 20:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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