Brilla in Italia e in Europa, Toyota un fenoneno ibrido. Si rafforza la soluzione plug-in e quella a 48 V su Hilux e Land Cruiser
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Yaris. Non finisce di stupire il “piccolo genio” che 23 anni fa ha sdoganato in Italia la Toyota, svelandone anche al grande pubblico pregi e virtù fino ad allora confinati a un più ristretto numero di conoscitori, e ha scalato la classifica delle vendite fino a a insediarsi più volte nella top ten italiana, conquistando in Europa la prestigiosa corona di “Auto dell’anno” nel 2000 e nel 2021. unica giapponese a concedere il bis.
Oggi, giunta alla quarta generazione, completa l’offerta con un modello che va a inserirsi a pieno titolo nel vivace segmento dei Suv di taglia urbana: la Yaris Cross. Che la scelta sia stata quella giusta, lo dimostrano i fatti: la nuova e avventurosa declinazione della fortunata city car ha dato un contributo importante al buon risultato di Toyota Italia, precedendo spesso la capofamiglia nelle graduatorie mensili di vendita e favorendo la sostanziale tenuta del brand che non solo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno al terzo posto – alle spalle di Fiat e Volkswagen – ma che, pur in calo (-1,18%) rispetto allo stesso periodo del 2021, ha migliorato di oltre un punto (dal 5,71% al 6,74%) la quota in un mercato complessivo arretrato del 16,3%.
Quali sono i motivi che hanno propiziato questa positiva accoglienza? Certo è importante la famiglia di appartenenza, che per molti consumatori europei (sulle cui preferenze – garantisco in Toyota – è tarato il progetto) rappresenta una garanzia. E senza dubbio gioca anche un ruolo anche la propulsione ibrida che per il gigante nipponico è una sorta di biglietto da visita e che in questo caso specifico viene proposta nella sua più evoluta declinazione.
C’è poi una filosofia di prodotto che si richiama esplicitamente, anche per la compattezza delle dimensioni, all’originaria Rav4 a tre porte, il modello da cui trae origine – rivendica il colosso nipponico – la stirpe ormai dominante nel panorama automobilistico globale: quella dei Suv in cui Toyota vanta di avere l’offerta più completa, visto che la new entry di taglia small “chiude” un poker costituito dalla compatta C-Hr, dall’attuale Rav4 di dimensioni intermedie e dal più imponenteHighlander a 7 posti.
Sviluppata sullo stesso pianale della berlina che applica ai segmenti “bassi” (A e B) la filosofia della Tnga (Toyota new global architecture), la Yaris Cross può contare su un’arma in più rispetto alla maggior parte dei concorrenti diretti che pure non mancano: la disponibilità a richiesta della trazione integrale “intelligente” che ne rafforza il carattere di Suv conl’interpretazione “minimalista” di un piccolo motore elettrico di potenza non eccessiva connesso all’asse posteriore. Soluzione efficace sui fondi stradali problematici, un po’ meno nel fuoristrada più impegnativo. La distribuzione della coppia tra gli assi è gestita in modo completamente automatico, e a seconda delle necessità può passare dalla trazione affidata alle sole ruote anteriori alla suddivisione 40:60 tra anteriore e posteriore.
L’abitacolo è comodo e accogliente per quattro persone grazie anche alla generosa altezza di 1.595 mm (95 in più della capofamiglia) e alla lunghezza di 4.180 mm (240 in più) e dalla larghezza aumentata di 20 mm (ora ne misura 1.765), la Yaris Cross consolida l’attitudine “avventurosa” con i 170 mm di luce a terra che la mettono in grado di superare gliostacoli anche quando si abbandona l’asfalto, enfatizzandone in tal modo l’appartenenza al mondo Suv.
È un’applicazione concreta del concetto “Big-Small” al quale si sono ispirati i designer nella realizzazione di una vettura capace di combinare la compattezza delle dimensioni esterne con la generosità degli spazi a disposizione di passeggeri e bagagli. Questi ultimi, per esempio, possono contare su un vano le cui dimensioni spaziano da 397 (con l’equipaggio al completo) a 1.907 litri che si ottengono abbattendo gli schienali posteriori.
Per quanto riguarda l’aspetto dinamico la Yaris Cross ha ereditato dalla berlina, che l’aveva portata al debutto, la quarta generazione della tecnologia ibrida Toyota. La propulsione è affidata al 3 cilindri 1.5 Hybrid Dynamic Force che condivide la struttura di base con il 4 cilindri 2.0 che equipaggia Corolla e C-Hr. Silenzioso in accelerazione, questo propulsore a ciclo Atkinson mette a disposizione 92 cv e 120 Nm di coppia massima disponibile fra i 3.600 e i 4.800 giri. In collaborazione con il motore elettrico da 80 cv contribuisce a creare un sistema da 116 cv che nel ciclo di prova Wltp ha registrato emissioni di CO2 comprese tra 110 e 114 g/km (106-116 nel caso delle versioni a trazione integrale).
Come alternativa all’ibrido, sui mercati meno “sensibili” ai vantaggi dell’elettrificazione la Yaris Cross viene proposta anche con il 4 cilindri 1.5 a benzina da 125 cv che può assere abbinato a una cambio meccanico a 6 rapporti a un automatico Cvt a variazione continua. Questa alternativa non è però presente nel listino italiano, che per la Yaris a ruote alte prevede – a prezzi compresi tra 27.450 e 34.900 euro – i livelli di allestimento Active, Active Eco, Trend, Orange Edition, Lounge e Adventure che si posiziona al vertice della gamma puntando su connotazioni stilistiche specifiche per mettere l’accento sul dinamismo e la sportività.