La Volkswagen Gen.Travel è un concept di auto elettrica con guida autonoma di livello 5, ovvero che esclude l'intervento umano per essere condotta. L'abitacolo modulare permette anche di viaggiare mentre si dorme

Volkswagen Gen.Travel, per viaggiare senza guidare. Anche dormendo

di Nicola Desiderio
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La mobilità del futuro accanto all’epopea dell’automobilismo, il passato che dà ancora più valore ai mezzi con i quali ci muoveremo nel prossimo futuro. È questo probabilmente l’obiettivo di Volkswagen che allo Chantilly Art & Elegance, in corso presso l’omonima località rinomata per il suo castello e la sua crema, ha presentato la Gen.Travel, auto elettrica con guida autonoma di livello 5 che si propone come alternativa ai voli a corto raggio.

La Gen.Travel rappresenta un esempio di MaaS (mobility as a service) “porta-a-porta” che, nel caso di trasferimenti aerei brevi, fa risparmiare il tempo e i mezzi necessari a raggiungere l’aeroporto, passare i controlli, dover sottostare a tutte le limitazioni del caso prima e dopo il viaggio ed infine dover trovare un ulteriore trasferimento dall’aeroporto d’arrivo alla destinazione finale. Con la Gen.Travel invece tutto il tempo di viaggio è tempo utile per tutti gli occupanti anche perché un guidatore non c’è. Il Livello 5 della scala Sae infatti – quello che identifica il grado di automazione del veicolo – corrisponde ad un mezzo che non è provvisto neppure di volante e pedali perché è in grado di guidare da solo escludendo del tutto il contributo umano.

La Gen.Travel dunque può essere chiamata attraverso l’app, arriva di fronte alla nostra porta aprendo la porta ad ala di gabbiano e accoglie nel suo abitacolo a bolla di vetro come una lounge, tutto realizzato in materiali riciclati, naturali ed ecompatibili. La configurazione è variabile e modulare e prevede di viaggiare fino a 4 persone sistemate a file da due frontemarcia, intorno ad un tavolino per lavorare come in un ufficio o anche predisponendone una per gli adulti e l’altra per i bambini che possono godere dell’intrattenimento dei sistemi a realtà aumentata. Il sistema di illuminazione interno inoltre è concepito inoltre per prevenire la kinetosi (volgarmente, il mal di macchina) o stimolare la produzione della melatonina.

Ebbene sì, dalle automobili che prevengono il colpo di sonno passeremo a quelle che il sonno lo inducono e lo assecondano. Una delle configurazioni possibili infatti è quella con due sedili che diventano letti. La Gen.Travel dunque potrà, ad esempio, farci viaggiare di notte e arrivare riposati a destinazione senza obbligarci a prenotare un hotel. E se fosse necessario ricaricare la batteria, la macchina stessa potrà raggiungere una colonnina interamente automatizzata così da operare da sola senza farci perdere neppure un secondo del nostro sonno. Per il comfort, il concept tedesco ha anche un sistema di sospensioni eABC a Intelligenza Artificiale che calcola tutti i movimenti del corpo vettura in anticipo, anche utilizzando i dati del traffico e della navigazione.

Per migliorare ulteriormente il comfort, la sicurezza e anche l’efficienza, la Gen.Travel è in grado anche di operare il cosiddetto platooning, ovvero viaggiare in convoglio a distanza prefissata con altri veicoli e controllata così da armonizzare il traffico e migliorare anche l’aerodinamica, a beneficio dei consumi di tutti i mezzi che fanno parte del convoglio e dunque dei costi e dell’impatto ambientale. Il prototipo Volkswagen dunque raccoglie molte suggestioni che riguardano la guida autonoma in un mezzo dallo stile anche gradevole ed armonioso, ma soprattutto funzionale e neppure troppo distante da quello delle auto attuali. Ma quanto tra quanto vedremo queste idee finalmente realizzate? La Volkswagen pensa che non ci vorranno più di 10 anni. 

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Giovedì 29 Settembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 30-09-2022 09:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA