Un controllo ad un automobilista da parte di un Carabiniere

Rc Auto, niente multa per chi mostra l'assicurazione sullo smartphone

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ROMA - Alle Forze dell'Ordine in sede di controllo, si può esibire il certificato di assicurazione RC Auto anche in formato digitale, ad esempio attraverso lo smartphone, oppure una stampa non originale dello stesso. Questo principio è stato enunciato il Giudice di Pace di Pontremoli nella sentenza n. 168/2018 una delle prime pronunce ad affrontare il tema della validità dell'esibizione in formato elettronico (nel caso di specie foto sullo smartphone) del certificato assicurativo.

Il ricorrente, secondo quanto riportato dal sito studiocataldi.it, era stato sanzionato dai Carabinieri per aver violato l'art. 180, commi 1 lettera D) e 7 lettera 10, del Codice della Strada in quanto trovato a circolare alla guida della sua auto "sprovvisto del prescritto certificato di assicurazione obbligatoria RCA". Tuttavia, impugnando il verbale innanzi al Prefetto, l'automobilista contestava la sanzione evidenziando come, in occasione del controllo effettuato dai Carabinieri, si era offerto di dimostrare che la vettura fosse regolarmente assicurata, attraverso l'esibizione di una copia digitale del certificato di assicurazione, attraverso lo smartphone. Ciononostante, il militare si era rifiutato di prendere atto dell'esibizione, ritenendola inidonea allo scopo, e aveva proceduto alla contestazione dell'illecito redigendo il verbale di cui è causa. Innanzi al Giudice di Pace, il multato agisce in opposizione all'ordinanza di ingiunzione della Prefettura.

In particolare, secondo la difesa, i militari avrebbero disatteso la circolare del Ministero dell'Interno - Direzione Centrale per la Polizia Stradale (Prot. n. 300/A/5931/16/106/15) del 1 settembre 2016. La Circolare, infatti, prescrive che può essere esibito agli organi di polizia stradale anche un certificato di assicurazione in formato digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso dell'originale del certificato di assicurazione obbligatoria ai sensi del combinato disposto dell'art. 180, comma 1, lettera d) e art. 180, comma 7, C.d.S o senza che, ai sensi dell'art. 180, comma 8, C.d.S., possa essere richiesta la successiva esibizione di un certificato originale in formato cartaceo.

Inoltre, sottolinea la difesa del ricorrente, la stessa Circolare fa riferimento anche all'esibizione di una "stampa non originale" quale sufficiente ad adempiere all'obbligo previsto dalla norma; di conseguenza è evidente che la copia digitale possa essere anche non originale e ciò al fine di agevolare il più possibile un corretto rapporto collaborativo tra le forze dell'ordine e il cittadino/utente, semplificandone gli adempimenti. Il Giudice di Pace, accogliendo il ricorso, ritiene che i Militari abbiano disatteso le direttive impartite contestando ugualmente la violazione, nonostante la prassi vigente dal 1° settembre 2016 (anche se l'episodio è avvenuto solo alcuni mesi dopo).

Dalla Circolare prodotta, spiega il giudice, risulta chiaro che gli agenti non avrebbero potuto contestare la violazione del Codice della Strada ove il conducente avesse loro mostrato il certificato assicurativo anche con mezzi informatici. Evidente, infatti, l'esigenza sottesa dalla Circolare considerando gli attuali sistemi di sottoscrizione e pagamento delle polizze RC auto.

Il provvedimento, proveniente dal Ministero dell'Interno, deve intendersi avere efficacia di interpretazione autentica del contestato art. 180 C.d.S. e, pertanto, da assumersi quale condizione legittimane o meno l operato degli agenti.
Non avendo questi ultimi adottato i criteri di accertamento previsti dal Ministero, conclude il magistrato, l'impugnata ordinanza prefettizia e il verbale devono intendersi affetti da illegittimità e dunque da annullare.


 

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Domenica 29 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 01-05-2018 21:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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3 di 3 commenti presenti
2018-04-29 21:37:31
Impreparazione totale con perdita di tempo e soldi !!! Tra poco bisognera’ circolare con il codice della strada in vettura (e con l’articolo del “Messaggero” accuratamente salvato)
2018-04-30 15:30:26
Punto primo: che fare con agenti cosi' palesemente impreparati? Ci sara' pure stato qualche costo per lo Stato a seguito della loro ignoranza? Secondo: la solita pagliacciata italiana della dematerializzazione.Perche' non continuare ad imporre l'esibizione del contrassegno sul parabrezza? Come gia' detto pagliacciate italiane: un passo avanti e due indietro.
2018-04-30 17:21:51
A me volevano elevare un verbale perché trasportavo meteriali vari con un'auto per "trasporto persone"! Mio figlio perché non aveva fatto la revisione biennale dopo tre anni (auto nuova al terzo anno) dall'installazione del gancio di traino con conseguente verifica e prova. Sostenevano che la revisione periodica andava effettuata ogni 2 anni dopo la prima verifica! I Comuni affiggono cartelli illegittimi che vietano la sosta dei camper e i vigili elevano contravvenzioni! Io circolo con il Codice della Strada in auto, così, per evitare la scocciatura di impugnare il verbale...