La nuova Opel Mokka impegnata in fuoristrada: il suo comportamento è ottimo

CitySuv, al volante della Opel Mokka:
sicurezza, efficienza e tanta versatilità

di Sergio Troise
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AMBURGO - Dopo l’anteprima primaverile a Ginevra e la presentazione in pompa magna al recente Salone di Parigi, sta finalmente per arrivare nelle concessionarie la Opel Mokka, primo Suv compatto del marchio europeo di General Motors: una sport utility di 4 metri e 28 centimetri, costruita negli stabilimenti GM della Corea del Sud, che va a collocarsi nel cuore di uno dei pochi segmenti scampati alla crisi del mercato europeo (e italiano). I piccoli Suv – vale la pena ricordarlo – sono infatti in piena salute, tanto da aver guadagnato, negli ultimi cinque anni, sette punti di quota percentuale, passando dal 9% del 2008 al 16% del 2102. Un mini boom contrassegnato, negli ultimi tempi, dal successo della Nissan Juke, sorella minore della Qashqai, con cui condivide la leadership nella top-ten degli sport utility attorno ai quattro metri. Germania, Gran Bretagna, Francia e Russia sono i mercati dove questi Suv in formato ridotto hanno incontrato il maggior gradimento. Ma anche in Italia i dati di vendita indicano un trend in controtendenza rispetto all’andamento del mercato.

La formula vincente sta tutta nella capacità di offrire, in dimensioni compatte, veicoli pratici e versatili, in grado di soddisfare esigenze di mobilità urbana ma anche di assecondare qualche velleità fuoristradistica, possibilmente a costi contenuti e tenendo sotto controllo consumi ed emissioni. Tutti, tra l’altro, propongono l’alternativa fra la trazione 4x4 e la più semplice ed economica trazione anteriore: una formuletta semplice semplice che ha allargato la platea dei potenziali clienti, tenendo in corsa, alle spalle delle succitate giapponesine Nissan, veicoli non di ultima generazione come Daihatsu Terios, e fornendo una discreta spinta a Skoda Yeti e Mitsubishi ASX. Tutte, però, dovranno ora fare i conti con la nuova Opel Mokka, che si segnala come la più moderna del lotto, con un design accattivante, degno interprete del rinnovamento stilistico intrapreso qualche tempo fa a Russelsheim con la Insignia, e dunque con le carte in regola per imporsi come concorrente qualificata. I primi “segnali”, tra l’altro, sono molto incoraggianti: anche se le prime consegne avranno inizio solo a metà novembre, le concessionarie europee di Opel hanno già raccolto oltre 40.000 ordini, 3000 dei quali in Italia.

Il prezzo della Opel Mokka parte da 18.450 euro, ma il listino potrà arrivare a 26.200 per le versioni meglio equipaggiate e dotate della trazione integrale. Tre le motorizzazioni previste, due a benzina e una diesel. Alla base della gamma c’è la Mokka con motore benzina 1,6 litri da 115 cv, abbinato ad un cambio meccanico a 5 marce e disponibile esclusivamente come crossover, ovvero con la sola trazione anteriore. E’ la versione più “tranquilla” della gamma (accelerazione 0-100 km/h in 12,3 secondi, velocità massima di 170 km/h) ma anche meno “attenta” a consumi ed emissioni, con 6,5 l/100 km nel ciclo combinato e 153 g/km di CO2. Più prestazionale il turbo benzina 1,4 litri con potenza di 140 cv/200 Nm. Abbinato ad un cambio manuale a 6 marce, consente una velocità massima di 186 km/h, con accelerazione 0-100 in 9,8 secondi, consumo di 6,4 l/100 km (ciclo combinato) ed emissioni di CO2 a 149 g/km. Quanto al diesel, è il noto 1.7 CDTI 130 cv/300 Nm, in grado di assicurare le migliori prestazioni in accelerazione (0-100 in 9,4 secondi) e di raggiungere una velocità massima di 190 kmh. Il tutto, però, con consumi contenuti, soprattutto nella versione a trazione anteriore: 4,5l/100 km nel ciclo misto, con emissioni di CO2 ridotte a 119 g/km.

Anche con cambio automatico. Sia la versione diesel sia la 1.4 benzina saranno disponibili anche con cambio automatico. Intanto il cambio manuale è stato perfezionato, per migliorare la rapidità degli innesti. A vantaggio di chi guida, anche il “suggeritore di cambiata”, per favorire regimi di rotazione ottimali. Un obiettivo, questo dell’efficienza, perseguito anche con lo Start/Stop, di serie su tutte le versioni con cambio manuale. Provati su strada, i motori 1.4 benzina e 1.7 diesel si sono rivelati adeguati per progressione e prestazioni, ma entrambi un po’ rumorosi, soprattutto agli alti regimi. Purchè non si abbiano velleità sportive, risulta soddisfacente anche il comportamento dinamico, con rollio e beccheggio sotto controllo. Uno sterzo più diretto, però, sarebbe gradito.

Dotazioni complete fanno della Mokka un’auto super equipaggiata, sia in funzione della sicurezza (ci sono 8 airbag di serie) sia del comfort. L’obiettivo dei progettisti, infatti, è stato realizzare un’auto polivalente, degna delle concorrenti di categoria superiore e capace di destreggiarsi nelle condizioni più diverse. Il discorso, se vogliamo, parte dai sedili, disponibili (a richiesta) in un allestimento speciale certificato dalla Associazione dei medici posturali tedeschi. Lo sterzo è regolabile sia in altezza sia in profondità, e la posizione di guida è abbastanza alta, in grado di offrire una rassicurante sensazione di controllo della strada. In sintonia i contenuti di meccanica ed elettronica: il sistema di controllo della stabilità include l’assistenza per le partenze in salita e in discesa; il controllo di trazione (di serie), agisce come un differenziale autobloccante, impedendo lo slittamento delle ruote, a tutto vantaggio della maneggevolezza.

La telecamera anteriore Opel Eye di seconda generazione riconosce i segnali stradali (anche quelli non tradizionali), allerta in caso d’involontario superamento dei limiti di carreggiata e avverte il guidatore con un allarme acustico e con un segnale visivo se l’auto entra in una situazione critica, di possibile collisione con il veicolo che precede. Inutile dire che in questa orgia di “assistenti invisibili” non mancano i “fari intelligenti” (seguono la strada ed evitano di abbagliare) e gli ormai irrinunciabili sensori di parcheggio, integrati (nelle versioni top di gamma) dalla telecamera di retromarcia.

In funzione della sicurezza gioca un ruolo anche il controllo automatico della pressione pneumatici: un accorgimento utile per un’auto che può alternare impieghi molto diversi, con mutamenti radicali di temperatura e di fondo stradale. Una capacità di adattamento – vale la pena sottolinearlo – assicurata essenzialmente dal sistema Intelligent AWD, ovvero la trazione integrale che riconosce automaticamente se è necessario distribuire la coppia su tutte le quattro ruote. I principali componenti della trazione integrale sono il differenziale anteriore, l’albero di trasmissione con giunti cardanici, il sistema di trazione sull’asse posteriore, i moduli di controllo e la frizione elettromagnetica multidisco. I sensori forniscono costantemente dati ai moduli di controllo e in funzione delle condizioni della strada varia la distribuzione della coppia tra asse anteriore e posteriore. Particolare non trascurabile, il sistema pesa appena 65 kg, a tutto vantaggio dell’agilità dell’auto. Che infatti mostra doti di grande maneggevolezza e buone capacità di adattamento alle più diverse condizioni. Il piccolo Suv Opel si lascia guidare in scioltezza, grazie anche ad un servosterzo elettrico che modula l’assistenza in funzione della velocità, e ad un accurato lavoro sulle sospensioni. Peccato che il raggio di sterzata sia un tantino ridotto. Belli e funzionali, invece, i cerchi da 18” (a richiesta persino da 19”), che su un’auto di queste dimensioni sono una rarità.

Una chicca esclusiva è il portabici posteriore integrato di serie (FlexFix). Può portare fino a tre biciclette (peso massimo 60 kg), rendendo la Mokka una perfetta trasformista: da piccola auto per la mobilità urbana a ideale amica di famiglia per il weekend fuori città. Volendo, ci si può portare dietro anche un rimorchio d’un certo peso (fino a 1200 chili) e affrontare senza problemi lunghi trasferimenti autostradali.

I posti omologati sono cinque, e dietro non mancano gli attacchi Isofix per i seggiolini dei bambini. La capacità di carico del vano bagagli è flessibile, va da 362 a 1.372 litri, con sedili posteriori ripiegabili nella conformazione 60/40. Ben curati gli interni, con finiture sorprendenti (pelli pregiate per i sedili, inserti in alluminio) nel più sofisticato allestimento Cosmo, e ben 19 vani portaoggetti sparsi nell’abitacolo. A beneficio del comfort, anche un climatizzatore elettronico che distribuisce automaticamente il flusso dell’aria, consentendo di regolare la temperatura individualmente per guidatore e passeggero. Inutile dire dell’Infotainment: come gran parte delle dotazioni, musica, navigatore e sistemi di connessione sono degni d’un super Suv.

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Mercoledì 17 Ottobre 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 12:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA