Il nuovo Bridgestone Turanza T005 durante un test sul bagnato

Bridgestone svela Turanza T005, il nuovo pneumatico estivo che non teme la pioggia

di Sergio Troise
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ROMA - L’arrivo d’un nuovo pneumatico crea in genere aspettative di tre tipi: miglioramento della tenuta sul bagnato (sicurezza), contributo alla riduzione dei consumi (efficienza), maggiore durata nel tempo (economia). Il discorso vale per i cosiddetti pneumatici generalisti, ma non solo: specifiche ricerche di mercato hanno dimostrato che i clienti indirizzati sulla fascia premium hanno le medesime aspettative, e sono disposti a spendere anche qualcosa in più, pur di ottenere il massimo. A che cosa mirano? A pneumatici che si adattino a vetture compatte, medie, grandi, senza escludere modelli sportivi, capaci anche di regalare divertimento alla guida, purché azzerino i timori di scarso controllo sul bagnato.

Il nuovo arrivato, in questa ampia fascia d’interesse, è il Turanza T005 della Bridgestone: sostituto del T001 EVO, è disponibile per cerchi da 14 a 19 pollici, ma entro il 2019 arriveranno anche misure maggiori, fino a 21 pollici, per un totale di 140 varianti. Come detto, potrà equipaggiare un’ampia gamma di autovetture, dalle piccole del segmento B alle grandi berline di segmento E. Per intendersi, le gomme giapponesi potranno interessare gli acquirenti di un’Audi A1 e di un’Audi TT, ma anche quelli di una VW Golf o di una Mercedes Classe E.

Frutto d’una lunga e laboriosa sperimentazione svolta in gran parte nel TCE, il centro europeo ricerche avanzate che la Bridgestone possiede a Castel Romano, alle porte della Capitale, il nuovo pneumatico del colosso giapponese ha superato test comparativi molto severi eseguiti dal TÜV SÜD, istituto tedesco indipendente all’avanguardia in Europa. I risultati dei test, illustrati dalla Bridgestone in un incontro con la stampa, hanno messo in particolare evidenza la capacità della nuova gomma (estiva) di tenuta sul bagnato, dove la frenata e il controllo in curva incidono in misura decisiva sulla sicurezza.

Documentati da video e dati certificati, i test hanno dimostrato che il nuovo pneumatico Bridgestone si comporta meglio di tutti i concorrenti delle marche più note e diffuse. Le prove comparative sono state eseguite, su fondo bagnato, simulando percorsi e situazioni abituali per l’automobilista medio, dunque simulando l’imbocco o l’uscita da uno svincolo autostradale a 90 km/h; la brusca frenata in città per evitare un pedone a 50 km/h; la sterzata improvvisa a 70 km/h per evitare un ciclista o una moto; la svolta a destra (90°) con frenata simultanea; il rischio aquaplaning in piena velocità durante un sorpasso.

“Tutti i test hanno dimostrato che l’auto equipaggiata con il nuovo Turanza T005 ha fatto meglio dei concorrenti” hanno riferito i tecnici della Bridgestone, mostrando foto, video e dati certificati. Il più significativo, forse, quello sulle reazioni nei bruschi passaggi da 80 a 20 km/h: a una Golf equipaggiata con le nuove Bridgestone sono stati sufficienti 25,1 metri; la medesima auto con gomme dei concorrenti ha richiesto spazi oscillanti tra 26,5 e 28,2 metri.

Abbiamo avuto la possibilità di guidare sulle piste attrezzate della Bridgestone, ad Aprilia, tre auto (Audi TT, Golf e Mercedes Classe E) equipaggiate con il nuovo pneumatico. E, pur senza avere la pretesa di fornire dati “scientifici”, possiamo affermare di aver ricavato sensazioni molto confortanti, in sintonia con i risultati dei test eseguiti dal TUV SUD e illustrati dalla filiazione italiana del colosso della gomma giapponese.

Alcune prove prevedevano infatti veri e propri trabocchetti, con l’improvviso manifestarsi di ostacoli (manichini, birilli) che simulavano situazioni di pericolo. Situazioni dalle quali siamo usciti puntualmente senza danni, sterzando e frenando in curva e sul bagnato. Interessante e convincente anche la prova di steering pad (un largo cerchio d’asfalto reso scivoloso da pioggia artificiale da percorrere ad andatura sostenuta con un’Audi TT), che ha dimostrato l’ottima tenuta sul bagnato della gomma e, dunque, la capacità di ridurre il raggio di sterzata in curva e su asfalto scivoloso: la condizione ideale per sentirsi protetti in una condizione oggettivamente difficile.

Per la prova sull’anello di alta velocità svolta su pista asciutta ci siamo affidati a Stefano Modena, l’ex pilota di Formula 1 che ora lavora come collaudatore alla Bridgestone. A bordo di una Mercedes Classe E (220 D) abbiamo avuto la possibilità, da passeggeri, di testare le capacità della gomma di assicurare sia un gran comfort, sia la stabilità su fondo non uniforme; sia, ancora, la capacità di tenuta nei cambi di direzione repentini a velocità sostenuta: una qualità, quest’ultima, rivelatasi degna di un’auto sportiva, e dunque sorprendente per una pacifica berlina come la Classe E. «Ma con le “scarpe” giuste fai quello che vuoi» ha osservato Modena. E nessuno può dargli torto.

Per ottenere queste prestazioni, in casa Bridgestone sono stati utilizzati materiali di qualità combinati con un design del battistrada particolare, con scanalature studiate per espellere la maggior quantità possibile di acqua, in modo da scongiurare il rischio aquaplaning e assicurare tenuta in curva e frenate efficaci anche sul bagnato. Sulla qualità del prodotto ha inciso in particolare la tecnologia NanoPro-tech, che prevede l’impiego di un’alta percentuale di silice (90%) nella composizione della mescola. Ciò comporta una sensibile riduzione della resistenza al rotolamento e migliora anche la durata della gomma, che nel caso specifico può raggiungere i 40.000 chilometri (la percorrenza media è di 17.000 km/anno). Tutto ciò ha consentito al nuovo pneumatico di fregiarsi dell’etichettatura europea di livello A (la massima possibile) per la frenata su fondo bagnato, e di livello B (comunque ottimo) per la resistenza al rotolamento.


 

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Lunedì 19 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 16:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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