Il battistrada del Michelin Primacy 4

Michelin lancia Primacy 4, si allunga la vita del pneumatico

di Sergio Troise
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ROMA - Dal 15 aprile, com’è noto, è scaduto l’obbligo di adottare pneumatici invernali ed è scattato il via libera per le coperture estive. Una pratica ormai molto diffusa, che aiuta gli automobilisti a distribuire in un tempo più lungo l’usura delle gomme, con vantaggi oggettivi anche sulla sicurezza, sui consumi di carburante e sulle emissioni nocive. Ciò detto, sono però ancora molti gli automobilisti che al momento del cambio stagionale si lasciano condizionare da dubbi (spesso infondati) sull’efficienza della gomma da rimontare: il battistrada è ancora alto? La tenuta in curva e gli spazi di frenata saranno ancora buoni? E in caso di pioggia non correrò rischi? Suggestionati da pubblicità ingannevoli, e magari anche mal consigliati, molti ricorrono dunque al cambio anticipato del treno di gomme, sobbarcandosi una spesa che avrebbero potuto evitare.

Lo ha rilevato Valerio Sonvilla, responsabile prodotto di Michelin Italia, in occasione della presentazione del Primacy 4, pneumatico di nuova generazione disponibile in 60 dimensioni, da 15 a 18 pollici, destinato a vetture di vario tipo, dalle citycar al segmento E, e anche ad alcuni Suv compatti. «Molti automobilisti – afferma l’esperto del colosso francese della gomma - cambiano i pneumatici quando il battistrada ha ancora 3 o addirittura 4 millimetri di spessore, mentre la legge prevede che il livello minimo tollerato è di 1,6. E vi assicuro – aggiunge - che al di là delle normative, gomme con battistrada a 1,6 mm di spessore assicurano prestazioni eccellenti e massima sicurezza, e sarebbe uno spreco sostituirle prima».

E ancora: «Un pneumatico premium con una scultura del battistrada a 1,6 mm può essere più performante di un pneumatico economico, nuovo o quasi nuovo, e può regalare un gran piacere di guida». Secondo gli esperti Michelin, insomma, la sicurezza non dipende dalla profondità del battistrada, ma da altri fattori, come le condizioni del fondo stradale, la temperatura, l’umidità, lo stile di guida, tant’è vero che nessuna statistica permette di stabilire la relazione tra un aumento degli incidenti e il fatto che lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 o 4 mm.

Insomma, sostituire in anticipo un pneumatico è come gettare una bottiglia di minerale mezza piena o buttare un pennarello che scrive ancora. «Pratiche riconducibili alla cosiddetta obsolescenza programmata, ovvero la scadenza di un prodotto stabilita a prescindere dal suo funzionamento» osserva ancora Sonvilla, rivendicando la scelta di campo della Michelin, che da un lato mira ad evitare speculazioni suggerite da chi vuole favorire la vendita di pneumatici a basso costo, e dall’altro punta a difendere l’ambiente, evitando sprechi e inutili immissioni di sostanze nocive nell’atmosfera.

Liberarsi d’un pneumatico in anticipo, infatti, non giova neanche all’ambiente. E proprio in questa ottica Michelin esclude pratiche commerciali mirate alla sostituzione frequente, e assicura anzi, per il Primacy 4, percorrenze di 18.000 km in più rispetto ai concorrenti. Frutto di tre anni di sperimentazione, e grazie all’impiego di elastometri di nuova generazione e a un inedito disegno del battistrada, il nuovo pneumatico riesce – sempre secondo la Casa del Bibendum - ad assicurare anche un ottimo grip sul bagnato, dal primo all’ultimo chilometro, senza compromessi sulla durata. Primacy 4 è stato già adottato da molti costruttori per vetture di classi diverse, ma l’obiettivo dichiarato di Michelin è battere il record di 120 assegnazioni come primo equipaggiamento.
 

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Venerdì 27 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 12:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA