Il nodo, per il gip di Genova Paola Faggioni è il pericolo di reiterazione del reato. In particolare per il governatore ligure Giovanni Toti, finito ai domiciliari per i contributi ai suoi comitati elettorali anche se contabilizzati: in tutto 74mila euro. Soldi ricevuti, secondo l’accusa, in cambio di atti amministrativi che avrebbero favorito alcuni imprenditori. Per l’avvocato del governatore della Liguria, Stefano Savi, si è trattato soltanto «di una legittima attività di amministrazione per l'interesse pubblico». Ma il pericolo di reiterazione è l’esigenza cautelare anche per gli altri indagati, come Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, attuale ad di Iren, in carcere per corruzione, e Aldo Spinelli, l’uomo d’affari ex patron del Genoa e del Livorno, manager della logistica portuale che avrebbe dispensato regali e finanziamenti ai partiti e soprattutto a Signorini avrebbe pagato soggiorni a Montecarlo e Saint Vincent, saldando anche il conto delle nozze della figlia. Dazioni andate avanti fino al 2024. Ma al telefono diceva «Finanzio i partiti perché è legittimo».
I REGALI
In base a quanto messo in luce dagli inquirenti, in poco meno di un anno e tre mesi - dal 31 dicembre del 2021 al 12 marzo del 2023 - l'ex presidente del porto avrebbe ottenuto da Spinelli 22 soggiorni di lusso a Montecarlo all'Hotel de Paris, per un totale di 42 notti.
LE INTERCETTAZIONI
Significativa per il gip è un’intercettazione del 15 febbraio 2023 Toti chiederebbe denaro in vista delle elezioni ad Aldo Spinelli in cambio della risoluzione di una pratica per il figlio. «Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa a Celle...ora facciamo la pratica, si può costruire...l'abbiamo risolto stamattina. Quando mi inviti in barca? Che... così parliamo un po’, ora che ci sono le elezioni... C'abbiam bisogno di una mano».
I FINANZIAMENTI
Ma Spinelli finanziava anche altri partiti. «Abbiamo già (atto un bonifico anche a loro alla Lega. A questo punto Spinelli subito ribatteva di aver effettuato due erogazioni liberali di 15.000 euro ciascuna nei confronti del "partito" e di "Toti». Anche in questo caso dazioni lecite. Si legge nell’ordinanza: «Effettivamente il 25 maggio 2022 l'impresa Spinelli srl risulta aver eseguito due erogazioni liberali dell'importo di 15mila euro cadauna nei confronti della Lega Liguria per Salvini premier e del Comitato Giovanni Toti Liguria, così come si evince dalla consultazione dei registri dei soggetti erogatori di contributi pubblicati nell'area "Trasparenza" dei rispettivi siti internet. L'erogazione alla Lega Liguria per sal vini premier è stata seguita da un analogo contributo, sempre di 15mila euro erogato dalla Spinelli srl ad agosto».
TUTTO REGOLARE
Così se in due occasioni, il figlio di Spinelli, Roberto, ha tentato di “schermare” i finanziamenti al Comitato Toti, una volta attraverso Fondo di private equity britannico e un’altra attraverso una ditta di costruzioni, sui finanziamenti elettorali, il padre la pensava diversamente e riteneva tutto regolare: «Non vuole che faccio i finanziamenti ai partiti, ma io li devo fare... scusa ti sembra? È ufficiale è regolare, è tutto regolare». Diceva al telefono ad Augusto Cosulich, noto imprenditore nel settore navale. Nel dialogo intercettato Cosulich, si legge nell'atto, «concordava sulla linea di condotta espressa da Spinelli - scrive il gip - chiarendo peraltro come fosse una consuetudine a cui anch'egli era solito ricorrere». «Lo faccio anch'io..lo facciamo tutti!», spiegava l'armatore di origini triestine (non indagato).