Audi, tecnologia al top. I Quattro Anelli lanciano due piattaforme, la PPE elettrica e la PPC che è il massimo della termica
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Audi A4 per la sua generazione numero 6 riparte dalla A5. Sembra un gioco di parole – e di numeri – ma è la realtà: quella che dal 1994 abbiamo chiamato Audi A4 e ha venduto circa 450mila unità solo in Italia d’ora in poi si chiamerà A5 perché ad Ingolstadt hanno deciso che i numeri pari indicheranno i modelli E-tron elettrici mentre quelli dispari avranno ancora nel cofano un motore endotermico. Dunque, se tanto ci dà tanto, la prossima A4 sarà una berlina elettrica oppure quella coupé che la A5 una volta era. Ma bando alle speculazioni e vediamo in che cosa questa nuova A5 è diversa dalla A4. Prima di tutto, per le dimensioni che crescono in ogni senso, in particolare in lunghezza (4.829 mm, +67 mm) e nel passo che raggiunge 2.892 mm (+72 mm). E poi ci sono lo stile e l’impostazione.
La A5 berlina ora ha il portellone (con vano di carico da 445-1.229 litri) dunque è virtualmente una Sportback mentre la Avant ha un andamento più slanciato, quasi da shooting brake. In questo caso il bagagliaio ha un volume che va da 476 a 1.424 litri. Il tutto con parafanghi ispirati alla Quattro da rally degli anni ’80, una calandra ottagonale, che ha sostituito il tradizionale single frame, e un cofano anteriore leggermente adunco. Sono un vero capolavoro di illuminotecnica i fari anteriori, con tecnologia a matrice di Led, e il gruppo ottico unico posteriore OLED formato da 364 segmenti ripartiti in 6 pannelli per effetti che danno spettacolo e servono anche per comunicare con l’ambiente circostante migliorando la sicurezza. Si può scegliere tra 8 firme luminose mentre all’interno dell’abitacolo ci sono una raffinata illuminazione ambiente e il tetto panoramico elettrocromatico.
Notevole la cura costruttiva con plastiche, metalli e stoffe di qualità.
La nuova A5 è il secondo modello Audi basato sulla PPC (Premium Performance Combustion) che altro non è se non l’alter ego termico della PPE (Premium Platform Electric) mutuandone in toto l’architettura elettronica definita da software, denominata E3-1.2 e composta da 5 centraline ad alta potenza aggiornabili over-the-air. Per questo l’interfaccia uomo macchina, governata da un processore Qualcomm e software basato su Android Automotive, è la stessa della Q6 E-tron ed è formata da uno schermo OLED da 11,9” come cruscotto, uno centrale da 14,5” rivolto verso il guidatore, che può contare anche sull’head-up display, e uno da 10,9” solo per il passeggero. L’Audi Assistant comprende circa 800 comandi vocali e, se la domanda supera le proprie competenze, interpella l’intelligenza artificiale di ChatGPT. Anche i dispositivi di sicurezza sono più potenti e precisi. Migliorata anche l’abitabilità interna con 5 cm in più per le spalle mentre, per la prima volta su una A4-A5, la regolazione del piantone di sterzo è elettrica.
La parte tecnica vede sospensioni ancora più evolute (doppio braccio oscillante anteriore e multi-link posteriore) con 3 assetti diversi: standard, sportivo (-20 mm) e a controllo elettronico. Lo sterzo è a rapporto progressivo e, attraverso frenate mirate, la vettura migliora il proprio inserimento in curva. Al capitolo motori, tutti con cambio doppia frizione a 7 rapporti, troviamo un 2 litri a benzina da 150 cv o 204 cv e un diesel di pari cilindrata e potenza, anch’esso disponibile con la trazione integrale. Quest’ultima è una scelta obbligata per la S5 dotata di V6 3 litri a benzina da 367 cv (0-100 km/h in 4,5 s.) dove è arricchita dal differenziale posteriore attivo. Il V6 e il 2.0 TDI da 204 cv sono anche dotati del sistema MHEV+, un ibrido che, più che essere Mild, potrebbe essere definito “Mid” perché è a 48 Volt, ma la batteria è una LFP da 1,7 kWh e il suo motore elettrico da 18 kW e 230 Nm all’uscita della trasmissione permette di viaggiare a bassissime velocità in elettrico migliorando lo spunto e tagliando i consumi e le emissioni di circa il 10%.
L’impianto frenante elettroidraulico by-wire gestisce i dischi e anche il recupero di energia con potenza fino a 25 kW. Provata sulle strade di Roma e dintorni, la A5 trova nel 2.0 TDI da 204 cv il suo motore d’elezione visto che permette sulla carta consumi contenuti e ottime prestazioni (241 km/h, 0-100 km/h in 6,9 s.) anche se ci saremmo aspettati un carattere più frizzante. La massa di quasi 2 tonnellate non toglie invece nulla al comfort e alle qualità stradali di un’auto che sa mettersi immediatamente in mano del suo guidatore infondendo quella confidenza e sicurezza irrinunciabili per un’Audi e un’auto nata per le flotte e le lunghe percorrenze. La nuova Audi A5 è disponibile in tre allestimenti (Business, Business Advanced e S-Line edition) a partire da 50.150 euro, mentre ci vogliono altri 2.400 euro per la Avant, che peserà per l’85% delle vendite.