La Citroen C3 ora anche con il cambio automatico

C3 sfoggia l’automatico: un’ammiraglia in città. Citroen propone la versione con la raffinata trasmissione

di Giampiero Bottino
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MILANO - È la ciliegina su una torta già di per sé molto appetitosa. E che la nuova Citroën C3 appetitosa lo sia lo dicono i 13.000 italiani che tra gennaio e aprile ne hanno acquistato un esemplare, facendo del nostro il suo secondo mercati dopo quello francese. Su una base già così solida si innesta ora la versione equipaggiata con il cambio automatico, che a nostro avviso rappresenta la soluzione ideale proprio per le vetture destinate prevalentemente all’impiego nel traffico urbano, ma che la clientela di casa nostra sembra restia ad accettare. Anche perché i costruttori fanno poco o nulla per promuoverne le diffusione soprattutto nei segmenti bassi del mercato, al punto che spesso non lo rendono neppure disponibile per le city car. Adesso, finalmente, qualcosa comincia a muoversi.
 

 

Qualcuno storcerà il naso, visti i sentimenti di “affetto condizionato” che ci legano ai cugini d’Oltralpe, ma questa volta i francesi dimostrano di avere una... marcia in più: dopo la Renault, che ha appena presentato la versione automatica della sua baby Twingo (tra l’altro offrendola senza sovrapprezzo), e adesso è la volta di Citroën. E un modello come la nuova C3, che sta già scalando la classifica delle vendite insediandosi stabilmente nella top ten italiana potrebbe anche fare scuola, inducendo molti clienti a vincere la diffidenza e a rendersi conto di quanto diventi più facile e meno snervante la guida – specialmente in città – rinunciando al pedale della frizione. Perché chi vive questa esperienza, raramente torna indietro.

Tra l’altro, la C3 automatica potrebbe diventare in questo senso una convincente testimonial. Durante la prova condotta nei dintorni del capoluogo lombardo, infatti, questa nuova versione della piccola Citroën si è rivelata più che convincente. Il cambio Eat6 (acronimo di Efficient automatic transmission) ha confermato le positive sensazioni suscitate su altri modelli del gruppo Psa: fluido nei passaggi di marcia, morbido negli innesti, molto rapido, ha mostrato un’intesa esemplare con il motore più potente della gamma C3, il 3 cilindri 1.2 PureTech a benzina da 110 cv che ha ribadito di meritare pienamente il titolo di “Engine of the Year” conquistato per due anni di seguito nella categoria da 1.0 a 1.4 di cilindrata.

Il cambio è stato capace di valorizzare le doti del motore, sia sotto l’aspetto dell’efficienza sia per quanto riguarda il piacere della guida, sfruttandone la meglio la spinta in basso assicurata dalla coppia massima disponibile già a 1.500 giri grazie anche alla possibilità di effettuare la “doppietta” in scalata. Peccato che la gestione sequenziale sia affidata solamente alla leva centrale, e non anche all’intonazione più sportiva dei paddle al volante.

Per il resto, la C3 Eat6 – che costa 17.300 euro nell’allestimento Feel e 18.550 nel più ricco Shine – condivide con il resto della famiglia quella sensazione di benessere a bordo che – identificata con il claim “Feel good” – esprime la nuova filosofia Citroën. A seconda delle versioni, legge i segnali stradali, controlla il mantenimento della corsia, facilita le partenze in salita, monitora l’angolo cieco, aiuta a parcheggiare grazie alla retrocamera e gestisce la navigazione con i comandi vocali. Senza dimenticare la ConnectedCam, la telecamera grandangolare integrata e connessa con cui riprendere in alta definizione alcuni momenti della vita di bordo, da conservare o condividere online come è frequente oggi. Irrinunciabile per i nativi digitali. Categoria alla quale non apparteniamo.
 

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Lunedì 12 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 11:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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