La nuova Kia Ceed

Ceed, eleganza e tecnologia. Arriva la 3^ generazione, il modello Kia progettato e sviluppato per l’Europa

di Giampiero Bottino
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FARO - La quasi perfetta coincidenza di date tra la presentazione internazionale della nuova Kia Ceed e l’inizio degli esami di maturità è stata del tutto casuale. Perché la terza generazione della compatta coreana il suo “diploma” lo aveva già meritatamente conquistato sul campo. O più precisamente sul percorso di prova. Sulle strade che si snodano tra le suggestive colline dell’Algarve, la più meridionale (e anche più turistica, tutta falesie, resort di lusso e campi da golf) regione del Portogallo la Ceed ha esibito un comportamento esemplare in tutte le fasi del lungo e articolato percorso. Merito di un assetto impeccabile ed equilibrato, che ha poco da invidiare alle più acclamate protagoniste del segmento C, il cuore del mercato europeo nel quale si danno battaglia autentici “pezzi da novanta” come la mitica e inossidabile Golf e la Peugeot 308, la sua rivale più qualificata.
 

 

Autentica cartina di tornasole della costante e rapida evoluzione qualitativa, stilistica e tecnologica di cui è protagonista il marchio coreano, la Ceed 3 sembra avere raggiunto il top in termini di comportamento dinamico e piacere di guida, grazie a un’architettura solida ed efficiente che ne rivela le indiscutibili origini europee. La Ceed (e prima di lei la Cee’d) è infatti la prima Kia pensata, progettata, ingegnerizzata, prodotta (a Zilina, in Slovacchia) e venduta esclusivamente nel Vecchio Continente, dove nella classifica delle vendite di marca è seconda soltanto allo Sportage che vale la metà del totale. Ed è anche l’unica vettura dedicata all’Europa anche nel nome, che la comunicazione Kia presenta come l’acronimo di Community Europe & European Design.

Al raggiungimento della maturità (e della relativa, sorprendente guidabilità) ha dato un rilevante contributo l’innovazione profusa a piene mani, a cominciare dal powertain che riconferma, con qualche aggiunta, le novità portate al debutto nel listino del costruttore coreano dalla precedente generazione: il cambio doppia frizione a 7 rapporti e i motori turbo a benzina della famiglia T-Gdi. In particolare, la nuova Ceed adotta per la prima volta il T-Gdi 1.4 da 140 cv che su strada si è dimostrato il partner ideale per il cambio Dct, garantendo anche più contenute emissioni di CO2 (125 g/km contro i 130 della stessa unità abbinata alla trasmissione manuale). Questo propulsore si aggiunge all’unità d’ingresso 1.4 Mpi da 100 cv e al 3 cilindri 1.0 T-Gdi da 120 cv. Nuovo è anche l’unico turbodiesel della gamma, il Crdi 1.6 declinato nelle potenze di 115 e 136 cv che può essere abbinato al cambio manuale a 6 marce o al doppia frizione a 7.

Nel 2019 è previsto l’arrivo di una versione mild hybrid con tecnologia a 48 Volt, mentre è allo studio anche un’ibrida plug-in ma non è prevista una variante al 100% elettrica.
Sviluppata sulla nuova piattaforma K2, la Ceed 3 conferma con i numeri la validità dell’architettura: pur essendo lunga 4.130 mm, esattamente come la Cee’d, rispetto alla quale è però più larga di 20 mm e più bassa di 23, a vantaggio del look più sportivo, si caratterizza per la migliore abitabilità e per l’aumento di 15 litri della capacità del bagagliaio.

Nel cambio di generazione la Ceed non ha perso soltanto un accento, ma anche un membro della famiglia: sparisce infatti la carrozzeria a tre porte, che sarà sostituita sul finire del 2018 dalla Shooting brake. Rimane invece in gamma la versione Sportswagon che arriverà a ottobre e che a differenza della 5 porte è cresciuta nelle dimensioni, allungandosi di 9 cm a 4,6 metri, e soprattutto nella capacità di carico, passata da 528 a 625 litri, un volume superiore a quello di molte station wagon del segmento D.

Per quanto riguarda l’aspetto, le nuove proporzioni hanno reso la Ceed più sportiva, mentre nel frontale spiccano le luci diurne a forma di “cubetto di ghiaccio”. Una soluzione in precedenza adottata solo dalle aggressive versioni Gt e Gt Line. Non mancano neppure, e non è un caso, alcuni stilemi ispirati alla Stinger, la vettura che cui il marchio bussa – con discrezione – al raffinato e rarefatto mondo delle granturismo.

Inutile dire che su una vettura di concezione così moderna non possono mancare – di serie o in opzione – i più evoluti dispositivi al servizio della sicurezza, dell’assistenza alla guida e della connettività. In tutto questo ricco panorama manca un dettaglio, magari piccolo ma importante per una reale valutazione del posizionamento rispetto alla concorrenza: il prezzo. «Il listino – spiega l’amministratore delegato di Kia Motors Italia Giuseppe Bitti – verrà definito solo a ottobre, perché per avviare la commercializzazione attendiamo la Sportswagon, cioè la versione di gran lunga più apprezzata dalla clientela italiana».
 

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Martedì 10 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 17:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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