La nuova Dacia Duster

Duster, una Dacia autorevole. l Suv amplifica le ambizioni mantenendo lo scettro nel rapporto qualità-prezzo

di Giampiero Bottino
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PARIGI - La strategia di riposizionamento Dacia finalizzata a svincolare l’immagine di marca dal concetto di “low cost” che ne ha accompagnato il debutto come “costola” della Renault, ma che ora appare riduttivo, ha registrato una decisa accelerazione da quando Luca de Meo ha preso le redini dell’Alleanza franco-giapponese. Al nuovo corso, annunciato dal badge più elegante e lineare, si adegua il Duster, fresco reduce da un restyling di mezza vita che sotto molti aspetti assomiglia più a un cambio di generazione, visti il numero e il peso della modifiche apportate al modello attuale che nel 2017 ha sostituito il capostipite del 2010, diventato subito protagonista di una storia di successo testimoniata dai quasi 2 milioni di unità consegnate (250.000 in Italia) a tutto agosto 2021. Numeri che dal 2019 gli hanno permesso di diventare il Suv di segmento C più venduto ai privati sia in Europa, sia nel nostro Paese dove pesa per il 42% delle immatricolazioni di marca, preceduto solo dalla Sandero Stepway che vale la metà del totale.

Un primato che proprio il rinnovato Duster potrebbe a nostro avviso insidiare, visto che dal restyling è uscita una vettura con le carte in regola per soddisfare i gusti e le esigenze della clientela italiana, giocando anche la carta del design in aggiunta ai tradizionali punti di forza come robustezza e versatilità. Lo stile è più personale e incisivo, persino ricercato in alcuni dettagli come il nuovo spoiler posteriore, le finiture nere della parte inferiore e dei sostegni delle barre porta-tutto e soprattutto il frontale coerente con il nuovo linguaggio stilistico del marchio che vede un’unica fascia orizzontale racchiudere la calandra e i gruppi ottici eco-Led con le luci diurne a forma di Y, una firma luminosa replicata anche posteriormente. 

Nell’abitacolo si parla il linguaggio della concretezza, non quello della povertà: buona la qualità dei materiali, lavorazioni accurate, nuove sellerie, poggiatesta ergonomici che migliorano la visibilità, un largo e comodo bracciolo tra i sedili anteriori sotto il quale si cela un vano da un litro e nel quale sono inserite due prese Usb a disposizione dei passeggeri posteriori. Nuovo è il display da 8 pollici che nella versione più completa Media Nav offre navigazione, compatibilità Android Auto e Apple CarPlay e informazioni specifiche per l’impiego off–road. Terreno nel quale, sull’impegnativo percorso di prova, il Duster 4x4 ha dimostrato di avere poco da invidiare ai più acclamati specialisti del settore, grazie anche a opzioni come il MultiView le cui quattro telecamere consentono la visione perimetrale, nonché il dettaglio sul posizionamento delle ruote anteriori, molto utile proprio in fuoristrada . La versione con trazione integrale, disponibile per i livelli di allestimento Comfort e Prestige che costano rispettivamente 20.700 e 21.600 euro, viene proposta in Italia con il turbodiesel 1.5 Blue dCi da 115 cv e si colloca al vertice di una gamma comprendente la stessa motorizzazione abbinata alle due ruote motrici, il 3 cilindri 1.0 Tce turbo a benzina da 90 cv ed Eco-G bi-fuel a Gpl che con 10 cv in più è accreditato di un’autonomia di 1.235 km attingendo a entrambi i serbatoi, e il Tce 1.5 da 150 cv che nella prova su strada ha esibito un buon temperamento e un eccellente equilibrio dinamico.

Merito anche della buona intesa con la trasmissione Edc a doppia frizione a 6 marce esclusiva per questa versione, mentre tutte le altre sono dotate di cambio manuale con lo stesso numero di rapporti. Nel caso delle versioni a due ruote motrici il listino oscilla tra 12.950 e 22.150 euro per gli allestimenti Access, Essential, Comfort e Prestige (l’unico previsto per il benzina da 150 cv). Prezzi che se non saranno più “low cost” in senso stretto, riaffermano comunque che il “value for money” è sempre un elemento irrinunciabile in casa Dacia.

A conferma del suo ruolo strategico, nuovo Duster tiene a battesimo un’inedita offerta commerciale destinata a migrare presto sull’intera gamma. Si chiama Up&Go e trova espressione nel livello di equipaggiamento Prestige Up previsto soltanto con le motorizzazioni Eco-G e Blue dCi da 115 cv due ruote motrici. Rispetto al livello Prestige da cui prende le mosse disegna, a fronte di un esborso supplementare di 300 e 500 euro rispettivamente, una vettura praticamente full optional: comprende infatti la videocamera MultiView, l’avviamento senza chiave e – ma solo con il turbodiesel – la ruota di scorta, a cui si aggiunge il servizio di consegna in tempi più rapidi e garantiti. Un ulteriore passo avanti verso la “customer satisfaction” dell’ex marchio low cost.

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Lunedì 27 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 30-09-2021 14:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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