La nuova Range Rover Evoque

Evoque, l'evoluzione continua. Al volante della baby Range per l’impegnativo test sulle strade greche

di Sergio Troise
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ATENE - Stile rivisitato ma non rivoluzionato, nuovo pianale in acciaio e alluminio, motori ibridi, costruzione certificata “carbon neutral”, materiali ecologici per sedili e rivestimenti, dettagli qualificanti come le maniglie a scomparsa, chicche hi-tech come il “cofano invisibile” (ideale per l’off road), specchietto retrovisore trasformato in teleschermo, infotainment all’avanguardia, qualità fuoristradistiche migliorate grazie alla seconda generazione del Terrain Response, abolizione del modello 3 porte. E’ questa la nuova Range Rover Evoque, erede del modello nato nove anni fa e venduto in quasi 800.000 unità collezionando, tra l’altro, la bellezza di 217 premi. La nuova Baby Range è già disponibile in Italia con prezzi tra 44.500 e 73.000 euro (optional esclusi): parliamo dunque – nonostante le dimensioni compatte (4,37 metri) - di un Suv di fascia alta, qualificato esponente della classe premium.
 

Non è stato facile migliorare l’auto che nel 2010 rivoluzionò il concetto di fuoristrada. Per centrare l’obiettivo è stato investito un miliardo di sterline, in parte dedicati all’innovazione in materia di eco compatibilità. E in questa ottica va inquadrata la scelta radicale fatta per le motorizzazioni: inizialmente tutte mild-hybrid, in seguito anche ibride plug-in, ovvero con ricarica alla spina e capacità di marcia a emissioni zero per qualche decina di km (in preparazione c’è un ibrido benzina-elettrico su base 3 cilindri 1,5 litri tutto da scoprire). In questa prima fase i motori disponibili sono dunque sei (in Italia cinque), tutti 4 cilindri 2.0 litri della famiglia Ingenium, tre a benzina e tre diesel, tutti montati in posizione anteriore trasversale: i primi con potenze di 200, 249 e 300 cv; gli altri di 150, 179 e 241 cv. La turbodiesel da 150 cv è l’unica con trazione anteriore e cambio manuale a 6 marce: è proposta a 39.250 euro, ma per ora non è disponibile nel nostro paese, dove invece sono già ordinabili le altre cinque, tutte 4x4 e con cambio automatico ZF a 9 marce. Tutte adottano, come detto, il sistema mild-hybrid a 48 Volt che si avvale d’un motorino di avviamento da 15 cv collegato all’albero motore e fornisce un supplemento di spinta fino a 140 Nm, mentre nei rallentamenti viene trascinato dalle ruote e genera corrente per ricaricare la batteria da 0,2 kWh alloggiata sotto al pianale.
Motori virtuosi a parte, la nuova baby Range poggia sulla PTA (Premium Transverse Architecture), struttura in acciaio e alluminio che assicura robustezza e buone capacità dinamiche, nonostante il peso vicino ai 2000 kg. Lo stile, invece, non è stato stravolto: «L’approccio riduzionista del design è ripartito dalla semplicità» spiega Gerry McGovern, responsabile dello stile di Land Rover. E Massimo Frascella, direttore creativo degli esterni, aggiunge: «L’importante era salvaguardare le proporzioni compatte, perciò le abbiamo mantenute simili alle originali, conservando gli sbalzi corti ma allungando il passo per ottenere maggiore praticità, miglior comfort e più spazio per i bagagli». Obiettivi centrati, visto che dietro i cm in più sono 21 e che la capacità del bagagliaio è aumentata del 10% (591 litri), con possibilità di arrivare a 1.383 con sedili posteriori ripiegati. A impreziosire l’insieme i sottili fari a Led e le maniglie a filo in stile Velar che si integrano nelle linee di fiancata.
 

 

Gli interni rispettano i canoni Range, ma con una novità sostanziale: l’introduzione, in alternativa alle classiche pelli pregiate (optional) di materiali ecologici, in parte naturali, cioè prodotti con fibre ricavate da piante, e in parte frutto del riciclaggio di plastiche (in ogni Evoque vengono impiegati fino a 33 kg di materiali naturali o riciclati). Provata in Grecia - 450 km nel cuore del Peloponneso, tra strade asfaltate, sentieri, guadi e dirupi, compreso il suggestivo attraversamento dello stretto di Corinto - la nuova Evoque ha dimostrato di poter rispettare tutte le promesse: su asfalto si fanno apprezzare le sospensioni a controllo elettronico e in modalità Dynamic il comportamento si rivela vicino a quello di una berlina sportiva; in fuoristrada spiccano le capacità di passaggio su fondi accidentati e infangati, compresi gli attraversamenti di guadi impegnativi (la profondità è passata da 500 a 600 mm). Tutto ciò grazie alle qualità di base, ma anche ai supporti elettronici e, soprattutto, alla 2^ generazione del Terrain Response, che si avvale anche del differenziale elettronico dotato di torque vectoring sull’assale posteriore. Se non bastasse, l’auto dispone del Ground View, rivoluzionaria diavoleria che rende il cofano invisibile consentendo di vedere sul display dove poggiano le ruote anteriori. Fantastico! Altra innovazione hi-tech è lo specchietto retrovisore trasformato in schermo video ad alta risoluzione in grado di trasmettere immagini riprese in diretta da una telecamera.
 

 

 

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Sabato 30 Marzo 2019 - Ultimo aggiornamento: 14:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2019-04-06 19:42:15
range rovesc !!