Ford Puma Gen-E

Ford Puma Gen-E, com’è e come va il piccolo crossover dell’Ovale Blu diventato elettrico

di Nicola Desiderio
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BARCELLONA – La Ford Puma elettrica è finalmente arrivata e si chiama Gen-E in assonanza con la Mustang Mach-E, non solo nella denominazione, ma anche visiva. Il frontale infatti assomiglia a quello della sorella più grande con la griglia delle versioni a motore termico sostituita da una calandra chiusa, con al centro il marchio dell’Ovale Blu e la cornice che ripercorre il perimetro superiore della griglia che invece troviamo sulle Puma dotate di motore termico.

Anche i paraurti sono diversi, con una presa d’aria inferiore che si allarga al centro e ai lati due deflettori che guidano i flussi in modo inviarli ai passaruota e, da lì, ai fianchi della vettura. Altre migliorie aerodinamiche sono costituite dai cerchi e dallo spoiler alla sommità del portellone più lungo. Il resto non si discosta dalle altre versioni se non per la scritta bianca sul portellone che dovrebbe diventare uno dei tratti identificanti delle Ford elettriche. Del resto, anche il restyling intervenuto lo scorso anno non ha cambiato di molto la fisionomia di un modello che solo in Italia ha trovato oltre 150mila clienti dalla nascita.

Certo, le concorrenti sono cresciute in numero e in qualità e, per quanto la Puma mantenga la propria personalità, avverte un po’ il peso degli anni. Tra i suoi pregi, oltre al carattere sportivo, la compattezza che le permette di contenere la lunghezza in 4 metri e 21. Tra quello che non convince c’è invece il piazzamento della batteria il cui involucro andava nascosto meglio dai brancardi e la cui presenza ha comportato un rialzo del pavimento nella parte posteriore dell’abitacolo. La distanza con gli schienali anteriori è identica, ma le ginocchia rimangono più alte e questo vuol dire minor comfort. Almeno in Ford hanno pensato bene a dedicare due prese USB-C ai passeggeri posteriori.

Lo spazio per i bagagli, tradizionale punto di forza della Puma, è invece addirittura cresciuto sulla Gen-E grazie ad un MegaBox sotto il piano di carico che diventa ancora più grande portando la volumetria totale viaggiando in 5 persone a 574 litri. Un record e, grazie al marcato sviluppo verticale del vano, la possibilità di trovare soluzioni di carico davvero imprevedibili. Ben studiata anche la console centrale a ponte, con piano in gomma per tenere fermi gli oggetti e fare in modo che non producano rumorini molesti. Piuttosto morbidi i materiali, con plastiche, tessuti e pelle sintetica cucita a vista che risultano gradevoli.

La plancia è completamente digitale con uno schermo da 12,8” per la strumentazione, sulla cui sommità è sistemata la soundbar dell’impianto audio, e uno da 12” per il sistema infotelematico Sync 4 che sfrutta Alexa come agente vocale e dunque abbisogna di un account Amazon per essere operativo. Entrambi i display sono ben leggibili anche con la luce intensa e quello centrale risulta anche piuttosto fluido sotto il polpastrello. Pochi i comandi fisici, con soli tre tasti e la manopola del volante al centro. Sportivo il volante la cui corona ottagonoide permette una presa salda, avere una buona visibilità di fronte e più libertà di movimento per le gambe.

La dotazione di sicurezza prevede l’allerta per il guidatore, l’assistenza al mantenimento della corsia, il sistema pre-collisione, il riconoscimento dei segnali di limite della velocità e l’indicazione di senso vietato mentre occorre acquistare il pacchetto da 1.250 euro per avere il cruise control adattivo, l’assistenza predittiva, il sensore per l’angolo cieco con allerta per il cambio corsia, l’allerta per gli incroci e il sistema di visione perimetrica. Sull’allestimento Premium troviamo anche i fari a matrice di led e a richiesta si può avere il tetto panoramico.

Quanto alla parte tecnica, la Puma Gen-E monta un motore sincrono a magneti permanenti da 123,5 kW e 290 Nm mentre la batteria sfrutta celle NMC ed è ricaricabile fino a 11 kW in corrente alternata e a 100 kW in corrente continua così che il classico passaggio dal 10% all’80% si completa in 23 minuti. La capacità di 43 kWh e un consumo dichiarato di 13,7 kWh di avere un’autonomia combinata WLTP di 347-376 km. La velocità massima è di 160 km/h mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 8 secondi. La massa dichiarata è di 1.563 kg, ma con un baricentro evidentemente più basso, anche se il corpo vettura è posizionato 5 mm più alto delle altre versioni.

Guidata tra Barcellona e l’entroterra della Catalogna, la Puma Gen-E ha dimostrato di essere maneggevole e gradevole da condurre. I tecnici Ford hanno scelto un assetto con avantreno morbido, per migliorare la motricità, e un retrotreno più rigido, per avere più agilità, esaltata da uno sterzo diretto e piuttosto comunicativo. Questo fa sentire un po’ il rollio in ingresso e riduce l’assorbimento delle ruote posteriori sullo sconnesso, ma permette una guida gradevole, accompagnata tra l’altro da una buona silenziosità di marcia e da un’erogazione progressiva.

Quest’ultima è esaltata da un sound artificiale che può essere disinserito sullo schermo premendo prima il pulsante per la selezione delle modalità di guida. Allo stesso modo si può attivare la guida con un solo pedale mentre poteva essere pensata meglio e resa più solida la levetta di selezione della marcia dove si trova anche il pulsante che permette di intensificare il recupero dell’energia in rilascio. Una nota in merito alla presenza del frunk – non scontata su una vettura nata non elettrica – da 43 litri che permette di riporre il cavo di ricarica e dunque di non rubare spazio al bagagliaio.

Un’altra nota di merito va al consumo: 14-15 kWh adottando una guida disinvolta e senza cautele particolari. La Ford Puma Gen-E è offerta in due allestimenti: base che costa 32.950 euro e il Premium che invece costa 35.200 euro

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venerdì 18 aprile 2025 - Ultimo aggiornamento: 10:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA