La rinnovata Seat Arona

Seat, l'evoluzione della Arona. Al volante della versione da 150 cv del Suv compatto spagnolo

di Mattia Eccheli
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BILBAO – Giovane, bella e di successo. Lanciata nel 2017, la Seat Arona ha già sfiorato le 400.000 unità commercializzate: un bel numero (nel 2020 è stato il secondo modello più venduto della casa catalana) anche considerando che il segmento dei Suv continua a crescere. Con il restyling il costruttore spagnolo ha conferito al modello da poco più di 415 centimetri di lunghezza un'impostazione estetica ancora più fuoristradistica. Niente di eccessivo, naturalmente, ma solo un pizzico di personalità in più, perché gli usi continuano ad essere prevalentemente urbani.

La rivisitazione degli interni è stata più significativa: esattamente come per la Ibiza la plancia è stata ridisegnata, gli schermi ingranditi (quello centrale è stato anche sistemato più in alto), le bocchette dell'areazione modificate e la tecnologia arricchita. La connettività è stata amplificata grazie al Seat Connect, all'accesso wireless per Apple CarPlay e Android Auto e al riconoscimento vocale che scatta quando si pronunciano le parole magiche “Hola Hola”. Per Seat, la Arona è il nuovo fiore all'occhiello perché è stata non solo progettata, ma anche sviluppata e prodotta presso il quartier generale di Martorell, a due passi da Barcellona. Le prime Arona frutto del restyling arriveranno nei saloni del Belpaese prima della fine dell'estate.

Esteticamente il Suv compatto esibisce paraurti ridisegnati che includono i nuovi fendinebbia, inseriti in una posizione più alta rispetto a prima. Inediti sono anche spoiler e diffusori posteriori. La gamma è stata aggiornata con l'allestimento Xperience (le luci a Led sono di serie), il top alternativo alla versione più sportiva Fr. Sulla Arona, così come sulla Ibiza, la guida semi-automatica diventa una realtà anche nel segmento B grazie al Travel Assist e a funzioni come il Lane Assist, il Side Assist, il Traffic Sign Recognition, l'assistenza per le luci abbaglianti e perfino il Park Assist.

Dimenticato dal gruppo, che ha deciso di tagliare gli investimenti sullo sviluppo di futuri nuovi motori “dedicati”, il metano viene ancora offerto da Seat in Italia, dove esiste una rete di 1.500 distributori e dove le vetture equipaggiate con questa alimentazioni beneficiano di alcune forme di incentivo. Sulla Arona il sistema Tgi è basato su un turbo benzina da 1.0 litri che vale 90 cavalli e 160 Nm di coppia a gas naturale: con poco poco più di 4 euro si possono percorrere 100 chilometri. Un soluzione più sostenibile, insomma: per il portafoglio e per l'ambiente. Le altre unità sono EcoTsi, ossia sovralimentate e a benzina: i mille da 95 cavalli con cambio manuale a cinque marce e da 110 cavalli (175 e 200 Nm di coppia) disponibile sia con la trasmissione manuale (un rapporto un più) sia con quella automatica Dsg a 7 velocità e il millecinque da 150 cavalli e 250 Nm di coppia.

Decisamente brillante, soprattutto per le panoramiche autostrade dei Paesi Baschi nei dintorni di Bilbao e della vicina Cantabria dove si paga per viaggiare più spesso a 80 all'ora che non a 120, la Arona da 150 cavalli è divertente da guidare. Grazie alle sue proporzioni, è anche facile da parcheggiare e comoda da abitare. Con il millecinque magari è bene prestare un po' di attenzione a quanto si schiaccia sul pedale dell'acceleratore perché la velocità massima è di 210 km/h e si fa presto a superare i limiti. Lo spunto da 0 a 100 avviene in 8,4 secondi. La visibilità è buona e anche lo schermo centrale per la navigazione in posizione rialzata è funzionale e non disturba la vista quando si guida. I consumi dichiarati nel ciclo misto sono tra i 6,1 e 6,6 l/100 Km: al termine della prova, che ha incluso anche trafficati tratti cittadini, il computer di bordo ne indica 6,7. Siamo in campana.

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Martedì 27 Luglio 2021 - Ultimo aggiornamento: 28-07-2021 20:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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