Il nuovo Kia Sorento

Kia, il Sorento è solo ibrido: la 4^ generazione del Suv utilizza esclusivamente la tecnologia
a recupero di energia

di Giampiero Bottino
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MILANO - «È un modello importantissimo per Kia, è l’artefice della rivoluzione che ha aperto il mercato dei Suv di segmento D a una più ampia fascia di clienti». Così Giuseppe Bitti, amministratore delegato di Kia Motors Company Italy, sintetizza il ruolo del Sorento mettendone in risalto alcune delle performance più significative realizzate da quando, nel 2002, è sbarcato nel nostro Paese: dal record di 1.600 contratti registrati in un solo mese (il febbraio dell’anno successivo) al 24% di quota nel segmento di competenza conquistato nel 2005, ai 36.314 esemplari consegnati ai clienti italiani nell’arco delle tre generazioni che si sono finora succedute.

E che rappresentano in un certo senso la cartina di tornasole dell’accelerazione del brand coreano che si è ormai lasciata alle spalle l’iniziale immagine di costruttore “low cost” per confrontarsi con la concorrenza premium per quanto riguarda stile, qualità (certificata dai sette anni di garanzia della casa) e tecnologia. Un percorso nel quale la quarta generazione si inserisce con uno stile moderno e aggressivo che alle proporzioni equilibrate aggiunge una silhouette filante che ne accentua la sportività e alleggerisce l’aspetto di un veicolo dalle dimensioni importanti, almeno secondo gli standard europei, testimoniate dalla lunghezza di 4,81 metri.

L’anatroccolo del 2002 (non necessariamente brutto, ma dal look essenziale teso a evidenziarne il carattere robusto e spartano più che l’avvenenza) è diventato un cigno slanciato ed elegante, capace di accogliere i suoi ospiti in un salotto spazioso e accogliente coccolandoli con le tecnologie più avanzate al servizio non solo del comfort – che si è fatto apprezzare nella prova su strada – e della sicurezza, ma anche della connettività che rappresenta un elemento sempre più essenziale sulle auto moderne e che nel caso specifico ha un ruolo importante nel ringiovanire un target la cui età media dovrebbe scendere sotto i 50 anni rispetto agli oltre 55 del modello precedente.

Già al primo impatto il nuovo Sorento si presenta con le carte in regola per competere in un ambito non facile, che vede le vendite di Suv medio-grandi in progressivo calo sotto le “spallate” dei “cugini” di taglia compatta, ormai diventati – non solo in Italia – i protagonisti principali del mercato. Per emergere in una situazione competitiva complicata, Kia Italia punta su un’offerta distintiva rispetto ad altre filiali europee. 

Esce infatti di scena il 2.2 turbodiesel da 202 cv che lascia il posto a una gamma esclusivamente ibrida. Ne fanno parte la versione full-hybrid già disponibile in concessionaria e la declinazione plug-in che arriverà a febbraio 2021. I due modelli condividono il turbo 1.6 a iniezione diretta di benzina T-Gdi da 180 cv della nuova famiglia SmartStream, e a fare la differenza provvede la componente elettrica che vede il motore elettrico da 44,2 kW (60 cv) abbinato alla batteria agli ioni di litio da 1,49 kWh, mentre nel caso del Sorento Phev si parla di 66,9 kW (92 cv) e 13,8 kWh, per un sistema da 265 cv complessivi contro i 230 del full-hybrid.

Altra decisione originale di Kia Italia è stata quella di offrire il nuovo Sorento solo nella configurazione a 7 posti che di solito rappresenta un’opzione, ma che in questo caso trova giustificazione nel fatto che i sedili della terza fila scompaiono perfettamente nel vano bagagli senza penalizzare la capacità di carico che resta ai vertici della categoria, grazie anche alla razionalità della nuova piattaforma Suv «N3»: con cinque persone a bordo, i bagagli hanno a disposizione 813 litri nel caso del full hybrid e 809 per il plug-in.
 

Ricche e complete le dotazioni tecnologiche che trovano l’espressione più appariscente nei due grandi schermi (12,3 e 10,25 pollici rispettivamente) del quadro strumenti digitale e del display del sistema di infotainment che consente tra l’altro di gestire la connettività e i servizi della più recente evoluzione della piattaforma telematica Uvo Connect, mentre la giungla delle sigle che identificano i sistemi di assistenza alla guida comprende praticamente l’intero “scibile” automobilistico in questo campo che in un certo senso rappresenta un antipasto della futura guida autonoma.

Nel listino italiano il Sorento Hybrid figura con gli allestimenti Business (l’unico disponibile anche a due ruote motrici), Style ed Evolution che invece hanno solo la trazione integrale abbinata all’inedito Terrain Mode che ottimizza la motricità su ogni tipo di fondo stradale. Il prezzo delle tre versioni parte rispettivamente da 44.500, 50.500 e 54.500 euro, per un obiettivo di vendita che Bitti indica prudenzialmente in 1.000 unità nel 2021, con la speranza che l’emergenza Covid non metta ancora i bastoni tra le ruote.

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Giovedì 15 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 16-04-2021 17:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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