la Rolls-Royce Ghost II

La prova della Rolls-Royce Ghost II, la quattro porte da sogno dello Spirit of Ecstasy

di Mattia Eccheli
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AIX EN PROVENCE – Talvolta incredibilmente sbarazzina nei colori, quasi come una utilitaria, la Rolls-Royce Ghost II è invece una imponente berlina a quattro posti da prendere terribilmente sul serio. Naturalmente per il costo, che non è inferiore ai 275.000 euro, tasse escluse, e inevitabilmente per il marchio che porta e per la tradizione che ha. Il costruttore di Goodwood, dove 2.500 persone si occupano da anni con cura maniacale anche della produzione, sostanzialmente artigianale, ha fatto guidare nel sud della Francia l'aggiornamento della seconda generazione, sempre equipaggiata con il pauroso biturbo V12 a iniezione diretta da 571 Cv di potenza e 850 Nm di coppia, che lievitano rispettivamente a 600 e 900 nella declinazione Black Badge a (più) alte prestazioni, a listino a partire da 327.500 euro, sempre imposte a parte.

La macchina quasi “galleggia” sulla strada con le sue sospensioni autolivellanti capaci di assorbire ogni asperità e conferire una sensazione da “tappeto volante”. Dispone delle quattro ruote sterzanti e della trazione integrale che la rendono comoda da abitare e almeno altrettanto da guidare. A quanto pare i sempre più giovani clienti del marchio (con un'età media di 44 anni Rolls-Royce è scesa addirittura sotto quella di chi opta per la Mini, altro marchio del gruppo Bmw) adorano guidare personalmente invece che affidarsi allo chaffeur e apprezzano le caratteristiche di questo modello, il più “sportivo” della gamma per via dell'aerodinamica (meno di 1,6 metri di altezza) e della scelta specifica di non equipaggiarla con sistema di guida autonoma troppo invadenti.

Lo Spirit of Ecstasy, da tempo a scomparsa, distingue oltremodo una macchina leggermente rivista nel design, con una linea orizzontale per i fari e una griglia illuminata all'anteriore, nuovi cerchi da 22'' e con soluzioni già adottate sull'elettrica Spectre al posteriore. Dentro l'abitacolo, oltre a una elegante barra trasparente all'interno del quale sono stati inseriti lo schermo per l'infotainment, l'orologio analogico e lo stesso stemma del costruttore, sono stati impiegati anche nuovi rivestimenti ecosostenibili: nel caso dei sedili ne è stato utilizzato uno derivato dal bambù, il tessuto Duality Twill, che impone addirittura 2,2 milioni di punti di cucitura. Il tetto stellato offerto da Rolls-Royce è personalizzabile e rappresenta una delle infinite possibilità per rendere unica un'auto già terribilmente esclusiva. A seconda dei casi, può costare anche più di una city car, in ogni caso non meno di 15.000 euro.

Peso e dimensioni – rispettivamente quasi 2.600 chilogrammi e poco meno di 5,55 metri – si sentono tutte, anche se la Ghost è incredibilmente facile da guidare, almeno dopo aver preso le misure al cofano anteriore, anche grazie alla presenza dello Spirit of Ecstasy. È silenziosa come ci si aspetta da una limousine di questo genere, anche se quando si affonda il piede sull'acceleratore all'interno dell'abitacolo arriva il rombo del generoso motore, rigorosamente non elettrificato. La frenata è particolare, perché è parecchio morbida e occorre spingere molto più di quanto si è abituati per ottenere il medesimo risultato. I consumi sono da brivido: con un litro è difficile percorrere 6,5 chilometri (sia nel dichiarato, sia nel test) e con un pieno (90 litri) non si va comunque troppo lontani. Chi compra una Rolls-Royce non ha tuttavia questo parametro come riferimento. Per questo non deve sorprendere che il modello più venduto è ancora più grande e pesante, il Suv Cullinan da quasi 5,8 metri. Naturalmente anche più costoso. Sui volumi totali del marchio (da record nel 2023, 6.032 unità a livello globale) ha inciso per circa la metà. Ma questa è un'altra storia.

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Giovedì 14 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 21:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA