La nuova Lexus RX L

Lexus RX L, efficienza e comfort: ora il salotto è anche a sette posti

di Lorenzo Baroni
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ZURIGO - Se oggi si parla molto di motorizzazioni ibride il merito va senza dubbio a Toyota, prima casa a produrre in grandi volumi auto a recupero di energia grazie alla Prius apparsa alla fine degli anni ’90 e ancora oggi l’auto ibrida più venduta al mondo. Ma se il brand Lexus, marchio di lusso del gruppo di Nagoya, oggi può vantare il grande primato di avere una gamma al 100% Hybrid il merito va in gran parte al Suv Lexus RX, il primo sport utility ibrido del mercato ma anche il primo ibrido di Lexus capace di raggiungere grandi volumi di vendita.
Il Suv premium di Lexus apparve sul mercato nel 1998 con il nome di RX (radiant crossover) ma per la prima RX ibrida dobbiamo aspettare il 2004 con l’arrivo della seconda generazione. Dal 2017 siamo però di fronte alla quarta generazione di RX che proprio in questa estate 2018 si arricchisce di una variante proponendo la RX L Hybrid, dove la lettera “L” sta ad identificare una versione allungata nella carrozzeria e dotata al suo interno di ben 7 posti contro i 5 posti della versione standard.
 

Un modello molto apprezzato e strategico per il mercato italiano dove il marchio giapponese vanta ben 14.000 unità vendute. Nel nostro paese Lexus RX L Hybrid 7 posti sarà disponibile in due allestimenti al prezzo di 74.150 euro per la versione Executive e 81.150 euro per la versione Luxury. Rispetto alla versione standard la RX L vede riprogettata parte della sua struttura con il posteriore fortemente rivisitato, il tutto senza compromettere le linee atletiche da coupé. Il nuovo RX presenta la tradizionale griglia a clessidra impreziosita da eleganti inserti cromati, gruppi ottici a Led con dettagli a forma di L. Il nuovo RX L Hybrid è più lungo di 110 mm rispetto al modello standard, ben 5.000 mm. Proporzioni importanti alla base del comfort dedicato al sesto e al settimo occupante. L’altezza complessiva è stata aumentata a 1.700 mm, mentre la larghezza è stata mantenuta a 1.895 mm.

La forma dei parafanghi enfatizza le linee muscolose del nuovo RX L Hybrid, dalla forma ispirata a quella di un diamante che inizia dalla griglia anteriore e si sviluppa fino alla coda della vettura con il montante posteriore di colore nero. Elegantissimi come sempre gli interni, il giusto compromesso tra lusso e funzionalità, artigianalità e rifiniture di pregio. I sedili avvolgenti non solo garantiscono il massimo del comfort, ma assicurano anche un buon sostegno laterale in curva. Sul posteriore l’accesso alla terza fila di sedili è agevolato da un meccanismo che consente lo slittamento in avanti della seconda fila. I sedili della seconda fila sono semplici da reclinare con una funzione one-touch e adottano una configurazione 40/20/40. Grazie alla funzione di ribaltamento elettrico della terza fila di sedili si viene a creare un pianale di carico completamente piatto lungo 1.067 mm.

In più, per facilitare le operazioni di carico e scarico, RX L Hybrid è disponibile propone di serie sull’allestimento Luxury un portellone elettrico intelligente che permette l’apertura semplicemente avvicinando la mano al logo Lexus. Infine il sistema di infotainment è il Lexus Premium Navigation con display da 12,3 pollici collocato sulla plancia in posizione centrale. Dal punto di vista meccanico la tecnologia Lexus Self-Charging Hybrid è la stessa utilizzata sull’attuale RX Hybrid e unisce l’iniezione diretta ad un propulsore benzina 3.5 V6 capace di erogare una potenza massima di 193 kW/262 cavalli a 6.000 giri/min. e una coppia di 335 Nm a 4.600 giri/min. Valori che uniti a quelli sviluppati dall’unità elettrica incrementano la potenza totale fino a 230 kW/313 cavalli.

Contenuti i consumi, 6,0 l/100 km, con emissioni di CO2 che si attestano sui 138 g/km. In movimento tutto questo si traduce in una guida fluida e dolce, ma capace ottime accelerazioni grazie ai tre motori (due anteriori e uno posteriore), il tutto in un ambiente silenzioso ovattato e privo di vibrazione. Molto piacevole infine nella guida rilassata la possibilità di viaggiare a “motore spento” perché durante i transitori o alle piccole aperture del gas l’auto utilizza solo i motori elettrici lasciando spento quello alimentato a benzina.
 

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Giovedì 28 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 30-06-2018 10:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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