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Chi ben comincia è già a metà dell’opera, ma se si inizia come ha fatto MG in Italia, ci si domanda dove voglia arrivare questo marchio di nobili natali inglesi e che dal 2007 fa parte del gruppo cinese SAIC. Quella che infatti fu la Morris Garages, fondata nel 1924 a Oxford, non è più un brand di nicchia che sfornava roadster da un fabbricato in mattoni rossi o da una fabbrica uscita dai romanzi di Dickens, ma un costruttore che, partendo da zero nel 2020, oggi in Italia ha 67 concessionari, 125 punti di assistenza, un magazzino ricambi in procinto di partire e nei primi tre mesi dell’anno è cresciuto di un altro 107% nelle immatricolazioni conquistando una quota del 2,2% di quota. L’obiettivo è arrivare al 3% entro dicembre ed è chiaramente a portata di mano perché la MG3 è la vettura giusta al momento giusto, in un segmento che vale oltre il 20% del mercato, quello delle berline 5 porte con lunghezza intorno ai 4 metri.
La nuova nata a dire il vero è un po’ più lunga delle sue rivali (4 metri e 11), ma ha dalla sua una tecnologia vincente come il full hybrid – quello che permette di muoversi in elettrico per alcuni tratti senza fermarsi a ricaricare – e un prezzo che parte da meno di 20mila euro con il quale può dare fastidio anche alle concorrenti mild-hybrid e non elettrificate. Lo stile è tipicamente asiatico e l’abitacolo è realizzato senza fronzoli e materiali di origine animale, ma è spazioso il giusto e anche il bagagliaio ha una capacità che va da 293 a 983 litri, ma non c’è lo schienale posteriore frazionato. Il volante ha un’impugnatura morbida e massiccia, ma si può regolare solo in altezza, e la strumentazione digitale è composta da un display da 7” e dallo schermo a sfioramento da 10,25” del sistema infotelematico accompagnato da tasti fisici. Già sull’allestimento Standard ci sono il navigatore, il Bluetooth, Apple Carplay e Android Auto anche se serve ancora il cavo. A tal proposito, ci sono ben 4 prese USB (due di tipo A e altrettante di tipo C) e la metà è dedicata a chi siede dietro che ha persino due bocchette per la climatizzazione automatica con filtro per PM2.5 e attivabile pure in remoto, anch’essa di serie come gli utili sensori di parcheggio posteriori. Prerogativa del Comfort sono il sistema di visione a 360 gradi, i fari a Led, il volante con tasti multifunzione e i cerchi in lega da 16”.
Sul Luxury ci sono anche i sedili in similpelle e il volante riscaldati, lo sblocco della vettura senza chiave e la dotazione dei sistemi di sicurezza è completata dall’allerta per i punti ciechi, il traffico trasversale posteriore e l’allontanamento della corsia.n hggòi serie su tutte: la frenata d’emergenza, il cruise control adattivo che osserva anche i limiti di velocità e l’assistenza al traffico in città. La parte più interessante è però il sistema Hybrid+ che è composto da un motore 1.5 a ciclo Atkinson da 102 cv e una trasmissione automatica bimodale a 3 rapporti che integra due motogeneratori dei quali quello di trazione eroga 100 kW (136 cv) e 425 Nm. Il sistema produce una potenza complessiva di ben 195 cv con un bilancio tra prestazioni (0-100 km/h in 8 s.) e consumi (4,4 litri/100 km pari a 100 g/km di CO2) al vertice della categoria. Il sistema può funzionare in 4 modalità: in elettrico fino a 50 km/h; in serie da 50 km/h a 80 km/h con il motore a pistoni che fornisce potenza supplementare o ricarica la batteria da 1,83 kWh di capacità; in serie/parallelo fornendo anche spinta alle ruote e infine in parallelo a velocità superiori o quando il guidatore chiede il massimo delle prestazioni. C’era dunque grande curiosità nel provare questa MG3 Hybrid+ e la prima impressione è che, più che di ibrido, si possa parlare di bi-elettrico.
La cinesina infatti scatta e risponde bene sfruttando in città quasi esclusivamente il motore elettrico, anzi impostando il recupero di energia sulla modalità più intensa tra le 3 disponibili, si ha l’impressione di guidare un’auto ad emissioni zero. Quando si chiede di più e si cresce di andatura, il motore ad elettroni continua a fornire una spinta consistente, utile soprattutto nei sorpassi, accompagnando il 4 cilindri senza far sentire la presenza di soli tre rapporti al cambio. Ad aggiungere pepe c’è un assetto che sembra pensato per curve e controcurve, ma paga dazio su pavé e tombini. In attesa degli incentivi, la MG3 Hybrid+ parte da 19.990 euro con un finanziamento che prevede una rata unica di 99 euro per tutti gli allestimenti, anche se con anticipi diversi e una durata di 48 mesi per la versione Luxury rispetto ai 36 della Standard e della Comfort. In arrivo c’è una versione con il solo motore termico con un listino ancora più aggressivo, intanto le prime consegne inizieranno a giorni.